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CAPITOLO 6
LA FINE DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE, image
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COSTANTINO
- In Oriente Galerio nominò come suo successore sia Massimino Daia che il più grande generale dell’esercito, Licinio.
- In occidente, invece, quando morì Costano Cloro, le sue truppe fecero valere il principio dinastico e proclamarono imperatore suo figlio Costantino al posto di Flavio Severo (l’erede designato).
- Si creò uno scontro tra Costantino voluto dalle legioni e Massenzio, (figlio dell’ex augusto Massimiano) voluto dai pretoriani.
- La prima battaglia avvenne a Verona e Costantino si impadronì della parte settentrionale dell’Italia. Successivamente, ci fu un altro scontro molto importante a Ponte Milvio in cui ancora una volta vinse Costantino contro Massenzio.
- Aspirando al potere assoluto nell’impero, pensò di abbracciare una politica di alleanze matrimoniali. Convinse, infatti, la propria sorellastra Costanza a sposare Licinio, abile generale, il quale sconfisse Massimino Daia.
- Restarono, così, al potere, solo Costantino (parte occidentale) e Licinio (parte orientale).
- Costantino diede vita all’Editto di Milano, chiamato anche editto di tolleranza che sanciva la libertà di culto per i cristiani.
Licinio si oppose e scoppiò una guerra in cui Licinio perse la vita e Costantino unificò l’impero
- Costantino fu il primo a praticare una politica di cesaropapismo: cioè si preoccupò di controllare sia il potere politico che religioso.
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RIFORMA DELL'ESERCITO
1.Creò due tipi di reparti: i limitanei, cioè le truppe che operavano lungo il limes (il confine) e poi c’erano i comitatensi posti a difesa delle città che non avevano legioni per difendersi.
- L’esercito arrivò ad essere composto da 600.000 militari, arruolando anche i contadini e i barbari.
Un esercito così consistente causò un cospicuo *aumento delle tasse
- Diocleziano decise di tassare tutta l’Italia tranne la città di Roma e stabilì un censimento caratterizzato da due tasse:
- IUGATIO: tassa basata sulla quantità di terreno che veniva arata da due buoi in una giornata.
- CAPITATIO: tassa basata sul numero di lavoratori impiegati in una certa attività.
- Questa riforma era folle perché stabiliva delle cifre a priori senza tenere conto delle variabili del clima e delle calamità naturali.
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Introdusse anche il culto della Proskynesis: cioè l’uso di inginocchiarsi davanti al sovrano, in segno di adorazione.
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Quando Diocleziano e Massimiano abdicarono, il potere passò ai due cesari.