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LA RIVOLUZIONE RUSSA, Il ruolo dei soviet: I soviet (consigli proletari)…
LA RIVOLUZIONE RUSSA
La Rivoluzione d’Ottobre
Insurrezione bolscevica (7 novembre 1917): I bolscevichi presero il potere assaltando il Palazzo d’Inverno, sede del governo provvisorio. L’evento fu sancito dal Congresso panrusso dei soviet.
Primi decreti: Venne proclamata la pace immediata e la redistribuzione delle terre ai contadini. Lenin formò un governo composto esclusivamente da bolscevichi.
Conflitti politici: Alle elezioni della Costituente (novembre 1917), i bolscevichi ottennero meno di un quarto dei voti. La Costituente fu sciolta nel gennaio 1918, consolidando la dittatura bolscevica.
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Da febbraio a Ottobre
Rivoluzione di Febbraio (marzo 1917): La caduta del regime zarista fu causata dalle rivolte operaie e dei soldati a Pietrogrado. Seguì la formazione di un governo provvisorio liberale, guidato dal principe Georgij L’vov, con l’obiettivo di continuare la guerra e modernizzare il paese.
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La Terza Internazionale
Fondazione del Comintern (1919): Lenin creò un’organizzazione internazionale per coordinare i partiti comunisti e rompere con la socialdemocrazia europea.
Obiettivi: Si cercò di esportare la rivoluzione, ma i partiti comunisti rimasero minoritari rispetto ai socialisti in Europa occidentale.
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Il ruolo dei soviet: I soviet (consigli proletari) emersero come poteri paralleli al governo. Lenin, tornato dall’esilio nell’aprile 1917, diffuse le "Tesi di Aprile", chiedendo pace, redistribuzione della terra e controllo operaio della produzione.
Forze politiche: Menscevichi e socialisti rivoluzionari appoggiarono il governo, mentre i bolscevichi si opposero, sostenendo che solo la classe operaia e i contadini poveri potevano guidare la trasformazione della Russia.
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Crescita bolscevica: Dopo il fallito colpo di stato di Kornilov a settembre, i bolscevichi guadagnarono consenso e ottennero la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e Mosca.
Conflitto con la Polonia: Nel 1920, l’Armata Rossa avanzò fino a Varsavia, ma fu respinta. La pace del 1921 stabilì confini sfavorevoli per l’URSS.
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