IMPERIALISMO E COLONIALISMO

La febbre coloniale

Espansione europea: Tra il 1876 e il 1914, le potenze europee ampliarono i propri imperi coloniali. Gran Bretagna e Francia acquisirono vasti territori in Africa e Asia, mentre Stati come Germania, Belgio, Italia, Giappone e Stati Uniti si unirono alla corsa coloniale.

Motivazioni economiche: La ricerca di materie prime, mercati e opportunità di investimento spinse l’espansione, ma il commercio con le colonie rappresentava solo una piccola parte dell’economia globale.

Giustificazioni ideologiche: Il colonialismo fu sostenuto da ideali razzisti, nazionalisti e missionari, esemplificati dal "fardello dell’uomo bianco" di Kipling.

Esploratori e missionari: Figure come Livingstone e Stanley contribuirono a mappare il continente africano e a promuovere la penetrazione coloniale.

Colonizzatori e colonizzati

Violenza e sfruttamento: Le conquiste furono caratterizzate da massacri, lavori forzati e sfruttamento economico. Le infrastrutture e le tecniche moderne furono introdotte, ma a vantaggio dei colonizzatori.

Impatto culturale: La colonizzazione distrusse culture locali, imponendo modelli europei. Tuttavia, in Asia e Nord Africa, le tradizioni più forti riuscirono a integrare alcune influenze europee.

Risveglio nazionalista: L'educazione europea creò élite locali che avviarono movimenti nazionalisti per l'indipendenza.

Espansione in Asia

Dominio britannico in India: Dopo la rivolta dei Sepoys (1857), l'India passò sotto il controllo diretto della Corona, con riforme infrastrutturali e militari.

Penetrazione francese in Indocina: La Francia espanse il controllo nella regione con conflitti contro la Cina e i regni locali.

Concorrenza russo-britannica: Russia e Gran Bretagna si contesero l’Asia centrale. La Transiberiana consolidò l’espansione russa verso il Pacifico.

Movimenti anti-occidentali in Cina: La guerra sino-giapponese (1894-1895) e la rivolta dei Boxers (1900) evidenziarono la resistenza cinese e il crescente nazionalismo.

Imperialismo americano

Espansionismo economico: Gli USA adottarono un "imperialismo informale" basato sull’esportazione di merci e capitali.

Guerra ispano-americana (1898): Portò al controllo di Cuba, Porto Rico e Filippine, segnando l’ingresso degli Stati Uniti come potenza globale.

La spartizione dell'Africa

Conquista europea: Tra il 1880 e il 1914, il continente africano fu quasi interamente spartito tra le potenze europee. La conferenza di Berlino (1884-1885) stabilì regole per l’occupazione coloniale.

Sfruttamento e violenze: Le risorse furono depredate e le popolazioni locali sottomesse. Il Congo belga fu un caso emblematico di brutale sfruttamento.

Conflitti tra potenze: Episodi come l’incidente di Fashoda (1898) illustrano le rivalità tra Gran Bretagna e Francia.

Il Sudafrica e la guerra anglo-boera

Nazionalismo boero: Discendenti di coloni olandesi, i boeri resistettero all’espansione britannica, culminando nella guerra anglo-boera (1899-1902).

Unione Sudafricana: Dopo la sconfitta dei boeri, fu creata una colonia autonoma britannica, con una politica di segregazione razziale.