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SQUARCIONE, MANTEGNA, BELLINI, ANTONELLO DA MESSINA, ZOPPO, COSME'…
SQUARCIONE
non fu un grande artista, ma riconosceva il talento nei giovani.
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MANTEGNA
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culto per l'antico, le sue figure sembrano scolpite come le statue di Donatello.
Preferisce una visione dal basso, perchè rende le figure ancora più possenti.
fa rivivere l'antico a Padova. Si sposta a Verona: le sue forme sono più morbide, maggior fusione di luce e colore. i bambini del Mantegna hanno un aspetto eroico.
a Mantova dipinge la Camera degli Sposi per i Gonzaga. Dipinge un oculo in prospettiva con putti alati in bilico, ancelle e un pavone che guardano dall'alto.
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BELLINI
fu capace di rinnovare senza rinnegare la tradizione artistica veneziana che prevedeva il colore orientale e la spiritualità bizantina.
ha un gusto per i dettagli un po' fiammingo: insiste sui dettagli anatomici. punta sulla dolcezza di sentimenti e non sulla disperazione.
sua caratteristica è il paesaggio, che con i suoi colori e la sua luce sembra che partecipi al dolore dei soggetti
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ANTONELLO DA MESSINA
imita i fiamminghi, i suoi quadri sono controversi, più trasparenze e luminosità di Colantonio.
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intende unificare la ricchezza dei dettagli, diffusione della luce e sottigliezza pittorica fiamminga con la grandezza dell'arte italiana.
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ZOPPO
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marca molto l'anatomia dei personaggi, posizioni molto plastiche, il tono è sentimentale
COSME' TURA
Imitazione di Squarcione e Donatello. ha un gusto fantasioso, scene molto espressive.
fonda la scuola Ferrarese. la sua caratteristica era quella di trasfigurare ogni materiale in gemma o pietra dura. la prospettiva è razionale e la visione è fantastica. Cosmè porta ad una tensione surreale gli elementi stilistici decorativi imparati.
Maestro Colantonio
attenzione ai volumi, agli spazi, cura dei dettagli. imita i pittori fiamminghi. pittura a tempera.
dall'ambiente aragonese aggiunge alla sua pittura il pavimento a maioliche inerpicato in verticale, aureole traforate, pieghe rigide e geometriche delle vesti. fondo oro, angeli con ali a punta.