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GIOVANNI VERGA, a Milano poi entra in contatto con gli ambienti letterari…
GIOVANNI VERGA
I MALAVOGLIA (1881)
è il primo romanzo del CICLO DEI VINTI = progetto incompiuto che vuole rappresentare il destino che accomuna persone di classi sociali diverse, che vedono il fallimento delle loro aspirazioni
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PREFAZIONE
prefazione impersonale e scientifica, che costituisce il documento più articolato che Verga ci ha lasciato sul Verismo.
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- stile impersonale e un linguaggio vicino al parlato popolare.
- usa spesso proverbi e modi di dire per rafforzare l'autenticità del racconto.
- non giudica quello che vede, vuole documentare la realtà attraverso un punto di vista oggettivo ed esterno.
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CAP 2: MENA E LE STELLE
si concentra sull'acquisto del carico di lupini da parte di Padron 'Ntoni, per migliorare la situazione economica della famiglia.
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DISCORSO INDIRETTO LIBERO: punto di vista del narratore = con quello dei personaggi. Riporta i pensieri senza alcuna introduzione.
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ROSSO MALPELO 1880
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narra le vicende di Rosso Malpelo: ragazzo dai capelli rossi, considerato un simbolo di sfortuna e malvagità secondo le superstizioni popolari.
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L'unico legame affettivo che ha è con suo padre, Mastro Misciu Bestia. Muore e Malpelo resta solo, accettando un lavoro pericolosissimo dal quale non farà ritorno, simbolo della sua esistenza condannata.
Emarginazione e pregiudizio: Malpelo è vittima di giudizi sociali basati sul suo aspetto e sull’ambiente degradato in cui vive.
TEMATICHE
Fatalismo: visione pessimistica dell’esistenza, in cui il destino dei poveri sembra immutabile.
Condizione umana e sfruttamento: descrive lo sfruttamento lavorativo e l'indifferenza della società.
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Verga elimina qualsiasi giudizio personale o commento dell'autore. Racconta la vicenda dal punto di vista della comunità o dei personaggi stessi, adottando il linguaggio e la mentalità del popolo di cui narra = ECLISSI DELL’AUTORE.
STRANIAMENTO → cioè il divario tra il punto di vista esplicito del narratore e il punto di vista implicito dell’autore.
LA LUPA 1890
La Lupa, è una donna passionale e selvaggia, che incarna la forza della natura e la potenza della sessualità.
novella della raccolta "Vita dei Campi" che esplora il mondo rurale siciliano e i suoi conflitti sociali ed emotivi
descritta come una figura animalesca, quasi priva di controllo sulle proprie emozioni, una donna che vive la propria vita fuori dagli schemi della moralità borghese.
La sua ossessione per il giovane Nanni, sfocia in un amore distruttivo che porterà alla rovina di entrambi. L'elemento tragico si svela nel finale, quando la Lupa perde la vita, consumata dalla sua stessa passione.
TEMATICHE
FATALITA': la Lupa sembra condannata a una fine tragica dal momento stesso in cui si innamora di Nanni. la Lupa non è capace di sottrarsi ai suoi istinti e, quindi, è destinata a distruggere se stessa.
Nonostante la sua forza e la sua passione, la Lupa è comunque una donna che non ha potere nella società.
LINGUAGGIO
linguaggio che riflette la durezza della vita dei contadini siciliani, ma allo stesso tempo sa evocare immagini potenti e sensoriali. La descrizione della Lupa e dei suoi sentimenti è piena di intensità emotiva
LA VITA
nasce a Catania nel 1840 in una famiglia borghese di antica discendenza nobiliare.
- studia legge poi abbandona uni x dedicarsi alla scrittura
- viene segnato dagli ideali Risorgimentali portati avanti dalla spedizione dei Mille
inizia a scrivere romanzi storici e romantici (le prime opere mostrano influenze romantiche e patriottiche)
- periodo fiorentino: inizia la vera storia dell'arte di Verga
torna in SICILIA dove scrive i suoi capolavori: La vita dei Campi, Rosso Malpelo, I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo
A Catania (1893) si allontana dalla vita pubblica e continua a scrivere senza però ricevere un gran riscontro
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LA ROBA 1883
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Il protagonista: contadino siciliano di nome MAZZARO', un uomo semplice, devoto al lavoro e la sua vita ruota attorno alla "roba".
La novella racconta la sua vita quotidiana, il suo attaccamento al suo piccolo patrimonio di terra, e il suo rapporto con la famiglia, in particolare con la moglie e i figli e la necessità di mantenere la propria "roba".
TEMATICHE
LA ROBA = rappresenta l'unico valore che il protagonista riconosce come essenziale per la propria vita.
Verga mette in evidenza come il protagonista, pur provando dolore per la morte della moglie, sembri più preoccupato di non perdere i propri beni.
miseria della vita contadina, che è strettamente legata alla fatica del lavoro.
l'attaccamento alla "roba" diventa un'illusione di controllo su una vita che appare priva di significato.
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LINGUAGGIO
asciutto e preciso. una descrizione realistica degli eventi e dei personaggi, senza cercare di suscitare emozioni forti nel lettore
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- a Milano poi entra in contatto con gli ambienti letterari dell'epoca maturando il suo stile verista