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ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO, I DIRITTI ASSOLUTI = DIRITTI DELLA…

- - - - Il diritto alla reputazione, ovvero il diritto che non si diffami e non si parli male di se, ed è la buona opinione che hanno i consociati su una persona.
        
        Questo diritto può essere leso anche quando si dice una cosa vera, e non soltanto una cosa falsa o bugia per diffamare l’altro. Anche in questo caso la pubblicazione di una notizia vera è consentita se socialmente utile.
        
        le espressioni con cui la notizia viene divulgata è fondamentale = anche se un fatto è vero, ma il linguaggio utilizzato NON è CONSONO, allora persiste l’illecito (ECC. Satira).
      - Il diritto alla salute
        
        Non è possibile che l’illecito non si perpetri in futuro, dunque l’ordinamento si attiva e si concentra principalmente sul risarcimento danni.
        
        in alcuni casi è possibile fermare il perpetrazione dell’illecito, ad esempio nei confronti di una ditta che emette nell’aria sostanze nocive
      - Il diritto d’immagine, cioè la rappresentazione grafica della propria persona
        
        È trattata nell’articolo 10. Il diritto all’immagine impedisce di pubblicare liberamente l’immagine propria o diretti congiunti, se non in casi previsti dalla legge e MAI CON PREGIUDIZIO AL DECORO (cioè lesione alla reputazione).
        
        la pubblicazione dell’immagine è consentita in quei casi di PUBBLICA UTILITÀ, come ad esempio il diritto di cronaca.
        
        se una persona viene ritratta mentre fa qualcosa che lede la sua reputazione, la pubblicazione di tale immagine è consentita se la visione di essa è SOCIALMENTE UTILE.
      - Il diritto alla privacy (codice sul trattamento dei dati personali)
      - Il diritto al nome, che sancisce il diritto ad averne uno e a pretendere che sia unico.
        
        È definito negli articoli 6 e 7, nel capo relativo alla persona fisica. Nel diritto al nome sono contenute due pretese:
        
        il diritto che nessuno ci impedisca di usare il nostro nome come dato identificativo
        
        Il diritto che che nessuno possa usare il nome di qualcuno senza che sia dato il consenso
      - FONTI DEI DIRITTI DELLA PERSONALITÀ:
        
        Codice Civile: Diritti datati (es. il diritto al nome)
        
        Codice Penale: Diritto alla reputazione implicito nel codice penale sulla base dei reati di diffamazione.
        
        Costituzione: Diritto alla salute (art. 32). Tutti i diritti pero hanno tutela costituzionale.
      - I diritti funzionano cosi: Una legge definisce il contenuto, ovvero spiega cosa il titolare del diritto può aspettarsi dagli altri, e la reazione dell’ordinamento in caso di violazione. In caso di violazione la parte lesa può rivolgersi a un GIUDICE A TUTELA del proprio diritto:
        
        ATTORE = colui che esercita la richiesta
        
        CONVENUTO = è la parte accusata di aver violato tale diritto
        
        CESSAZIONE DEL FATTO LESIVO = Chiedere che il comportamento che causa il problema venga bloccato
        
        RICHIESTA DI RISARCIMENTO DEL DANNO = Chiedere un compenso per il danno già subito.
        
        AZIONE = è l’atto a tutela del proprio diritto
    - - Nel codice civile moderno i diritti reali si trovano a partire dell’articolo 810, all’inizio del Libro III della proprietà.
        
        All’ART. 812, vi è una distinzione tra BENI MOBILI ED IMMOBILI.
        
        beni immobili = il suolo, le sorgenti, i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici, e le altre costruzioni incorporate nel suolo.
        Beni mobili = tutti gli altri non inclusi nella definizione precedente.
        
        All’ART. 815,
        
        Alcuni beni mobili, come le automobili o gli aerei, devono essere registrati in appositi registri pubblici:
        
        Le automobili sono registrate al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
        
        Gli aerei nel registro aeronautico.
        
        Questo significa che non tutte le regole che valgono per i beni mobili normali si applicano a questi beni registrati.
        
        Universalità di mobili:
        
        Questo termine si riferisce a un insieme di beni mobili che appartengono a una sola persona e che hanno un’utilità o una destinazione comune. Ad esempio:
        
        Una biblioteca personale è composta da molti libri (beni separati), ma questi formano un insieme unico con una destinazione specifica.
        
        I libri possono essere venduti uno alla volta, ma in genere si suppone che vengano ceduti tutti insieme, come un "pacchetto".
        
        In pratica, è una distinzione che tiene conto sia dell'importanza della registrazione per certi beni sia dell'idea che alcuni gruppi di oggetti abbiano un valore maggiore se considerati nel loro insieme.
        
        I diritti reali si distinguono in altre due categorie:
        
        DIRITTI DI GODIMENTO (Libro III)= danno il diritto di godere di una cosa. Il principale diritto reale di godimento è la proprietà. Che permette di disporre di una cosa IN MANIERA ESCLUSIVA.
        
        ART. 873
        
        Non si può costruire senza rispettare almeno 3 metri di distanza da altri edifici.
        
        ART. 900
        
        Non è permesso aprire finestre o varchi ovunque, anche se si è proprietari.
        
        ART. 833
        
        DIVIETO DI ATTI EMULATIVI: il proprietario non può compiere atti che abbiano l'unico scopo di danneggiare altre persone. Questo principio è legato al concetto di buona fede oggettiva, cioè la necessità di esercitare i propri diritti in modo corretto, senza abusarne per ottenere vantaggi indebiti.
        
        ART. 869
        
        La pubblica amministrazione può imporre limiti all'uso della proprietà, ad esempio attraverso piani regolatori comunali. Questi piani stabiliscono se un terreno è edificabile o destinato ad altro uso (es. verde pubblico).
        
        ART. 832
        
        È la descrizione della proprietà, nella prima norma del Titolo II del Libro III. Il proprietario ha diritto di godere e disporre (concedere ad altri di utilizzarla o trasferire la proprietà – art. 1060) delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico. Questa definizione non significa quindi che la proprietà non ha limitazioni: queste hanno fonte unicamente nella legge e si trasferiscono di proprietario in proprietario (es. costituzione della servitù).
        
        DIRITTI DI GARANZIA (Libro VI)= sono accessori al servizio di un altro diritto di natura relativa. Il contenuto consiste nella possibilità di RIVALERSI (far vendere) la cosa e soddisfarsi con ricavato in caso di inadempimento -> Il diritto di garanzia permette al titolare (come una banca) di rivalersi su un bene specifico (ad esempio, una casa) per soddisfare un credito, se l'obbligazione non viene rispettata => Se una persona prende un mutuo per comprare una casa, il mutuo è un obbligo relativo (un debito verso la banca). La banca può iscrivere un'ipoteca sulla casa, che è un diritto reale di garanzia. Se il mutuo non viene pagato (inadempimento), la banca può espropriare e vendere la casa Anche questi diritti seguono la cosa: la proprietà se ceduta non comporta cessazione del diritto di garanzia, ma perdura al passaggio.
        
        IPOTECA di beni immobili e beni mobili registrati ART. 2808
        
        Qui non è necessario consegnare fisicamente il bene al creditore.Per tenere traccia di quali beni immobili sono ipotecati, esiste un registro immobiliare pubblico, che chiunque può consultare per sapere se un immobile è gravato da un’ipoteca. Questo protegge i futuri acquirenti, che possono controllare se la casa o il terreno che vogliono comprare è già vincolato a un debito.
        
        PRIVILEGI REGISTRATI ART. 2745 e seguenti, disciplinati sempre nel libro VI: Questi sono diritti che la legge riconosce a certi creditori, dandogli una "priorità" nel recupero dei soldi quando un debitore (come un imprenditore) non riesce a pagare. La legge stabilisce che alcuni creditori hanno un trattamento preferenziale, come ad esempio i dipendenti di un imprenditore che va in fallimento: loro sono privilegiati rispetto ad altri creditori e vengono pagati prima.
        
        PATTO COMMISSORIO = Questo è un accordo che la legge vieta. In pratica, sarebbe una situazione in cui, se non paghi il debito, il creditore può prendere il tuo bene come se fosse suo, senza passare per una vendita. La legge lo vieta perché sarebbe pericoloso: il creditore potrebbe avere più interesse che tu non paghi, così da ottenere un bene che vale più del debito. Questo sarebbe dannoso per l'economia, perché incentiverebbe il creditore a sperare nell'inadempimento del debito.
        
        l'articolo 2744 stabilisce che un creditore non può diventare automaticamente proprietario del bene in caso di inadempimento, ma deve passare per il processo di vendita, garantendo così la giustizia e l'equità.
        
        DIRITTO DI RITENZIONE = permette a un creditore di trattenere un bene che deve restituire, ma solo fino a quando il debitore non paga il suo debito. In pratica, se hai un debito con qualcuno e hai dato loro qualcosa in custodia, quella persona può trattenere il bene finché non adempirai al pagamento.
        
        La PROPRIETÀ può essere acquisita in due modi:
        
        A TITOLO DERIVATO = In questo caso, la proprietà passa da una persona a un’altra. È come un "passaggio di mano" e avviene in due modi principali:
        
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        A TITOLO ORIGINARIO = In questo caso, la proprietà non viene trasferita da un'altra persona, ma si "forma" direttamente nel patrimonio del nuovo proprietario. Non serve che il bene sia senza proprietario. I modi principali di acquisire la proprietà a titolo originario sono:
        
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        PEGNO di beni mobili ART. 2784
        
        Chi lo dà: Può essere il debitore (la persona che deve pagare un debito) o un'altra persona che offre il proprio bene come garanzia. Il debitore non deve essere per forza il proprietario del pegno che da.
        
        Cosa succede: Perché il pegno sia valido, il bene deve essere consegnato fisicamente al creditore (cioè la persona che ha concesso il prestito o il finanziamento).
        
        Perché è importante la consegna: La consegna serve per assicurarsi che il debitore non possa usare o vendere quel bene a qualcun altro mentre è ancora legato al debito.
        
        IL LEASING
        
        è un contratto di locazione a lungo termine che consente a un'impresa o a un individuo di utilizzare un bene, come un macchinario, senza doverlo acquistare direttamente. In cambio dell'uso del bene, il locatario (colui che usufruisce del bene) paga una serie di canoni periodici (mensili, trimestrali, ecc.) al locatore (colui che possiede il bene). Ci sono due principali tipi di leasing:
        
        Leasing operativo: È un contratto in cui il bene viene restituito al termine del contratto, senza che il locatario abbia l'opzione di acquistarlo. Questo tipo di leasing è spesso utilizzato per beni che si deprezzano rapidamente.
        
        Leasing finanziario: Il locatario ha l'opzione di acquistare il bene al termine del contratto, a una somma prestabilita, che può essere simbolica o basata sul valore residuo del bene. È più simile a un finanziamento e viene utilizzato soprattutto per beni durevoli come macchinari.
        
        ART. 821
        
        Si occupa della proprietà dei frutti => i frutti appartengono al proprietario della cosa che li genera. Frutti naturali (es. mele di un albero): Appartengono a chi possiede l'albero.
        
        ART. 820
        
        I FRUTTI sono beni che nascono spontaneamente da un altra cosa. A loro volta si distinguono:
        
        FRUTTI NATURALI = quelli che una cosa da per natura
        
        FRUTTI CIVILI = Sono il reddito che un bene produce grazie all'uso che ne fanno altre persone, generalmente attraverso un contratto. ad esempio L'affitto ricevuto per l'uso di una casa o di un appartamento.
        
        ART. 818
        
        Afferma che gli atti che hanno per oggetto la cosa principale hanno per oggetto anche le PERTINENZE, salvo disposizioni diverse.
        
        Le pertinenze sono una cosa destinata al servizio di una cosa principale, ad esempio le cantine o il garage per un appartamento.
        
        I diritti reali sono caratterizzati dal PRINCIPIO DI TIPICITÀ cioè che i diritti reali sono solo quelli descritti nel Codice Civile. Verso questo principio c’è molto astio, poichè si scontra con il concetto di multiproprietà: esse non vengono considerate come delle vere e proprie proprietà perché non presenti all’interno del Codice civile.
        
        Il contenuto dei diritti reali su cosa altrui è presente nel Libro III, in particolare nel Titolo III
        
        ENFITEUSI = è il diritto reale su cosa altrui, più desueto, tipico delle società agricole per contrastare l’abbandono dei campi verso fine ‘800. L’idea era quella di dare una rendita ai proprietari terreni che trasferivano ad altri il diritto di coltivare la terra; a questo diritto corrispondevano due obblighi nei confronti del proprietario,
        
        OBBLIGO DI PAGARE UNA RENDITA PERIODICA
        
        OBBLIGO DI MIGLIORARE IL FONDO
        
        USUFRUTTO = L’usufrutto è invece un istituto ancora molto diffuso; stabilisce il diritto per l’usufruttuario di godere della proprietà altrui. Il proprietario perde il diritto fondamentale connesso alla proprietà. L’usufruttuario non deve versare alcuna rendita al proprietario, che detiene solo la nuda proprietà del bene.
        
        La legge impone che l’usufrutto valga per un tempo determinato o determinabile, solitamente per la durata della vita dell’usufruttuario (usufrutto vitalizio).
        
        Per le persone giuridiche, l’usufrutto non può durare più di trent’anni. Ad oggi è molto comune che un proprietario ceda a terzi la nuda proprietà mantenendone l’usufrutto. L’usufruttuario può godere della proprietà come meglio crede, anche cedere il suo diritto
        
        L’USO è una declinazione in scala minore del’usufrutto. In questo caso, il detentore del diritto non può cederlo a terzi, può goderne solo egli stesso.
        
        L’ABITAZIONE è un’altra declinazione in scala minore dell’usufrutto. In questo caso, il proprietario del diritto può solo abitarvi, non può costruirci un’attività commerciale come un negozio o ufficio.
        
        DIRITTO DI SUPERFICIE = ART. 952
        
        È un diritto reale di godimento su una cosa altrui.
        
        Di norma, il proprietario di un terreno è anche proprietario di tutto ciò che viene costruito su di esso.
        
        Con il diritto di superficie, però, una persona può costruire su un terreno altrui e diventare proprietaria dell’edificio, anche se non possiede il terreno.
        
        Durata temporanea: Può essere stabilito per un periodo definito.
        
        Quando scade, l’edificio torna di proprietà del proprietario del terreno Esempio: case popolari costruite su terreni dati in concessione.
        
        Proprietà sotto il suolo: Può riguardare anche costruzioni sotterranee, come autorimesse.
        
        Anche se il proprietario del terreno cambia, il diritto di superficie resta valido e invariato per chi lo detiene.
        
        LA SERVITÙ è una regola speciale che limita la proprietà di un terreno o immobile (chiamato fondo servente) per aiutare il proprietario di un altro immobile o terreno vicino (fondo dominante). ESEMPIO: In un condominio, i condomini hanno il diritto di parcheggiare in un cortile comune. Questo diritto limita il proprietario del cortile, che non può usarlo come vuole, perché serve ai condomini per parcheggiare.
        
        Il codice non dice esattamente cosa si può fare con la servitù, perché dipende dagli accordi specifici tra i proprietari.
        
        la servitù non può essere ceduta separatamente ma resta legata alla proprietà del fondo dominante: Immagina che Anna abbia una casa che si può raggiungere solo attraversando il terreno di Marco. Marco permette ad Anna di passare sul suo terreno per arrivare a casa. Questo è un diritto di passaggio, ed è una servitù. Non è Anna ad avere questo diritto come persona, ma è la casa che lo ha. Quindi, se Anna vende la casa, anche il nuovo proprietario avrà lo stesso diritto.
        
        I diritti reali di godimento su cosa altrui (come l'usufrutto o la servitù) possono essere creati principalmente in due modi:
        
        PER CONTRATTO = proprietari si mettono d'accordo, e formalizzano il diritto in un contratto. Ad esempio, il proprietario di un terreno concede al vicino il diritto di passare sul suo terreno.
        
        PER USUCAPIONE = Se qualcuno usa un diritto per un lungo periodo (come passare sempre su un terreno), senza essere fermato dal proprietario, potrebbe acquisire quel diritto in modo definitivo, secondo la legge. Questo si chiama usucapione.