Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E DELLA CONDOTTA - Coggle Diagram
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E DELLA CONDOTTA
INTRODUZIONE
condizioni che comportano problemi di autocontrollo delle emozioni e del comportamento (comportamenti che violano i diritti degli altri, o contrasto significativo con norme sociali e autorità)
DSM-5 estrapola questi disturbi dall'ADHD perchè hanno una traiettoria di sviluppo diversa e più grave
quadri esternalizzanti del comportamento e della condotta
producono difficoltà nelle relazioni con gli altri ed esprimono un'organizzazione problematica della personalità
classificazione secondo il DSM-5
DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO (DOP)
DISTURBO ESPLOSIVO INTERMITTENTE
DISTURBO DELLA CONDOTTA (DC)
DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA'
CLEPTOMANIA
PIROMANIA
DISTURBO DEL COMPORTAMENTO DIROMPENTE, DEL CONTROLLO DEGLI IMPULSI E DELLA CONDOTTA CON ALTRA SPECIFICAZIONE O SENZA NESSUN ALTRA SPECIFICAZIONE
importante compiere un'attenta analisi: delle caratteristiche neuropsicologiche del ragazzo, delle modalità dei primi rapporti con caregiver, modalità educativa
DISTURBO DELLA CONDOTTA (DC)
è un comportamento caratterizzato dalla persistenza dell'assenza del rispetto per i diritti delle altre persone e mancato adeguamento alle regole sociali e familiari (vanno incluse forme di bullismo persistenti)
2 forme (+ precoce è l'insorgenza + è grave -> ma prima viene effettuato un intervento preventivo si può interrompere il percorso evolutivo verso un comportamento antisociale, disturbo resistente al trattamento)
ESORDIO NEL PERIODO INFANTILE: insorgenza precoce del disturbo (2-3 anni), in determinati periodi maggiore espressività dei sintomi in altri meno
aggressività: comportamento fisiologico e comuni nei bambini (che nella crescita tendono ad essere inibiti) --> alcuni bambini non riescono a sviluppare queste capacità di comprensione dell'altro e utilizzano l'aggressività in maniera esagerata per difendersi e far valere i propri desideri
ESORDIO NELLA FASE ADOLESCENZIALE (che può portare a quadri molto gravi come il disturbo di personalità antisociale)
soggetti con questo disturbo hanno scarse capacità di empatizzare -> non si percipiscono come problematici (egosintonici) ritengono gli altri offensivi e minacciosi nei loro confronti e così giustificano il loro comportamento
criteri diagnostici
pattern di comportamento ripetitivo e persistente in cui vi è assenza del rispetto per i diritti delle altre persone e mancato adeguamento alle regole sociali e familiari --> aggressione o minacce gravi a persone o animali, distruzione della proprietà, furto, gravi violazioni di regole familiari o sociali
compromissione funzionale (scolastica, sociale)
se > 18 anni bisogna escludere quadro antisociale di personalità
specificare se esordio infanzia, adolescenza, età adulta
gravità in base a contesti: lieve (1), moderata (2), grave (>3)
eziologia
fattori di rischio: temperamentali (immaturità emotiva e cognitiva), ambientali (rifiuto e trascuratezza dei genitori, disciplina rigida, abusi, criminalità genitoriale)
fattore genetico: ereditarietà del comportamento antisociale -> predisposizione ereditaria ma associata a determinati modelli familiari
amigdala e aree frontotemporali ipoattivate e maggiore attività dei neurotrasmettitori che veicolano meccanismi aggressivi
modelli familiari e sociali (+ significativi per determinare insorgenza DC): alti livelli di depressione/antisocialità/indisponibilità di supporto affettivo ed educativo dei genitori, problematiche psichiatriche, gravi problemi di coppia, instabilità del contesto familiare
diagnosi differenziale
DOP (comportamenti meno gravi), ADHD (non c'è violazione dei diritti degli altri), disturbo esplosivo intermittente (non c'è premeditazione ma impulsività)
DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO (DOP)
comportamento persistente e ripetitivo marcatamente ostile, provocatorio, oppositivo in assenza di attività antisociali e aggressive
manifestazioni + frequenti: sfide, insulti, opposizione alle regole, irritabilità
criteri:
pattern di umore collerico/irritabile, comportamento polemico/provocatorio, vendicativo
compromissione funzionale (sociale, scolastica)
se > 18 anni escludere disturbo antisociale di personalità
comorbilità: raramente si manifesta come disturbo singolo, associato a: ADHD, disturbo dell'affettività, disturbo di personalità
fattori di rischio: temperamentali (problemi di regolazione emotiva, scarsa tolleranza alle frustrazioni), ambientali (famiglie con pratiche educative rigide, incoerenti o negligenti), genetici (anomalie corteccia prefrontale e amigdala)
interventi
bambini con alti livelli di tratti insensibile-emotivo possono beneficiare di una alfabetizzazione emotiva e riconoscimento emotivo (psicoeducazione)
obiettivi: diminuire comportamenti disfunzionali, intervenire nei vari contesti di vita, modellarsi sulle caratteristiche del soggetto, lavoro in equipe
DISTURBO ESPLOSIVO INTERMITTENTE
disturbo del controllo degli impulsi caratterizzato da esplosioni di rabbia incontrollata sproporzionata e non premeditata (non finalizzate ad un obiettivo) che può compromettere funzionamento e che causano marcato stress all'individuo
questa diagnosi può anche essere fatta in aggiunta ad altre come ADHD, autismo, ma anche DC e DOP (quando oltre all'aggressività manifestata abitualmente sono presenti anche episodi aggressivi impulsivi)
eziologia: importante capire vissuto familiare persona, familiarità soprattutto con genitori con disturbi dell'umore o dipendenza da sostanze, alterazioni sistema neurologico e nel metabolismo della serotonina