Tra i collaboratori del Caffe ci fu anche Beccaria, autore di un opera basata sul sistema giudiziario, Beccaria desiderava rinnovare la società con le basi illuministiche cosi da essere fondata sull'uguaglianza e sulla chiarezza delle leggi, faceva nuova proposte per abolire la tortura e la pena di morte, con una netta distinzione tra peccato e reato, dove secondo lui è inutile torturare o uccidere perché questo non terrà lontani gli uomini dai crimini, ma ogni pena deve avere un fine rieducativo, cosi nel 1786 in Toscana la pena di morte venne abolita