L'Illuminismo in Inghilterra non ebbe una grande diffusione poiché la rivoluzione culturale e politica inglese era già avvenuta nel Seicento. Tuttavia, nella seconda metà del Settecento, emersero due pensatori significativi, entrambi scozzesi. Adam Smith, che fu il teorico del liberismo economico e fondatore dell'economia politica, e David Hume, che criticò la nozione cartesiana dell'io pensante e sviluppò una visione della coscienza come risultato delle percezioni. Inoltre, nelle sue opere, Hume elaborò una critica razionale della religione, in particolare nei Dialoghi sulla religione naturale , pubblicati postumi.