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MODULO 2: APPROCCIO SOCIOLOGICO I - Coggle Diagram
MODULO 2: APPROCCIO SOCIOLOGICO I
XIX-XX→ maturazione
della teoria sociale come risposta interpretativa alla complessità sociale
ANALISI:
passaggio da→ studio del singolo con i suoi caratteri fisici, psichici ed ambientali
a→ considerazione della struttura sociale nella sua interezza e complessità e quindi a quali risposte la società avrà nei confronti dei singoli
SOCIOLOGIA CLASSICA:
ogg. di studio→ la coesione sociale, i
suoi equilibri e le sue variabili principali, tra cui le rappresentazioni collettive
esplora e dà conto delle modalità e delle
ragioni del formarsi di ogni società, del suo strutturarsi e permanere nel tempo, del manifestarsi al suo interno delle forze che garantiscono la coesione o quantomeno l’ordine e la coesistenza delle parti che la compongono
studia anche le rotture dei legami, le trasgressioni delle regole condivise, così come i conflitti fra persone e gruppi
agire sociale= prodotto del mutamento continuo delle caratt. personologiche e delle condizioni ambientali
ambiente sociale:
insieme delle condizioni fisiche, sociali, culturali ed economiche, influenti sul comportamento individuale
considera l’uomo nella permanente unità e continuità con la famiglia, il gruppo sociale, lo Stato a cui appartiene
ricomprende tutte quelle occorrenze non abituali per il soggetto ma che rivestono interesse per la qualità e intensità di elementi di contrasto e di squilibrio in grado di influenzarlo
scienza che ha al centro delle sue analisi
quanto tiene insieme gli individui, i modi in cui i legami si definiscono e mutano nelle forme, che cosa assicura l'ordine e la stabilità indispensabile all’esistenza stessa di una società
secondo Emile Durkheim
delitto= fatto normale sociale→ necessario x l'evoluzione della morale e del diritto
criminale= agente regolare della vita sociale
ogni azione è analizzata all’interno di un sist. di valori e di norme che regolano e controllano i comp.=> nessuna manifestazione ha significato se non si hanno presenti e non sono considerate le regole costituenti
il sist. delle norme sociali
→ le ragioni della devianza e del crimine sono
rinvenibili nel deficit di valori, di regole, di controllo sociale
l'indagine del crimine e della devianza va svolta sia su aspetti psicologici (storia del sog.) che sociologici (sist. sociale)
1897, in quest'opera "Il suicidio" ha introdotto il concetto di ANOMIA:
condizione moralmente degradata, per cui alcune categorie di persone hanno uno scarso controllo sui propri comp.
indica la mancanza o carenza di norme sociali, di regole che regolano il comportamento individuale
è l'inverso della solidarietà sociale e può derivare dalla disgregazione dei valori condivisi, generando conflitto e devianza
caduta di istanze normative etico-morali e perdita di significato di tali norme=> segnale di uno stato di crisi all'int. della strut. sociale
senza la guida di regole chiare→ non possono inserirsi nella struttura della società e hanno
difficoltà nell’adattarsi ai cambiamenti delle condizioni di vita, sono insoddisfatti e frustrati
comp. deviante: inevitabile in
ogni struttura sociale, e negativo solo se supera certi limiti, perché in virtù dell’essenza stessa della società è naturale che emergano fattori di disorganizzazione per i quali avviene il rinnovo di valori nelle regole
reato: è necessario xchè è vincolato alle condizioni fondamentali di ogni tipo di vita sociale→ infatti le condizioni a cui è legato sono indispensabili alla evoluzione della morale e del diritto
criminalità contribuisce all’evoluzione della coscienza morale e del diritto, della società
3 tipi di deviante:
deviante biologico→ è presente in una società organica, in cui vi è
una divisione del lavoro spontanea, è in rapporto alla deformità
bio-psicologica che, a causa delle eredità genetiche e dei fattori ambientali, costituirebbe l’esempio isolato di una coscienza individuale in disaccordo con la coscienza collettiva
ribelle funzionale→ porta alla luce la vera coscienza collettiva, ha il
compito di ribellarsi alla forzata divisione del lavoro ed alle diseguaglianze sociali ad essa collegate; questo tipo di deviante non è un deviante in senso assoluto (biologico) ma è etichettato come tale
deviante disadattato→ è inadeguatamente socializzato in una società malata
concetto di ANOMIA ripreso e adattato da R. Merton → x spiegare la devianza come risultato della mancata integrazione tra mete culturali e mezzi legittimi per raggiungerle
nell'opera "Teoria e struttura sociale" del 1959 espone la teoria della tensione: afferma che determinati segmenti della popolazione per la loro posizione all’interno della struttura sociale avevano opportunità limitate o talvolta addirittura negate per ottenere successo, subendo così frustrazioni e vivendo tensioni tali da farli deviare dalle mete e/o dai mezzi legittimi della società
5 modalità di adattamento individuale:
1 conformità→ unica risposta non deviante, è quando il soggetto accetta
sia i mezzi a disposizione sia le mete socio-culturali perché si trova in una condizione sociale che gli consente l’accesso
2 rinuncia→ si verifica quando ai soggetti è impedito il
raggiungimento delle mete, pertanto rifiutano i mezzi legittimi e le mete prefissate.
Sono rinunciatari i retreatists, coloro che battono in ritirata, e
gli aliens in senso stretto, gli estranei e i contrari
3 ribellione→ avviene quando i soggetti rifiutano e si ribellano contro
l’ordine sociale, e cercano di introdurre nuove mete e adottare nuovi mezzi.
Costoro sono gli appartenenti a gruppi radicali e rivoluzionari
4 innovazione→ avviene quando il soggetto rifiuta solo i mezzi
istituzionalizzati e li sostituisce con altri illegittimi o criminali per raggiungere le mete di successo
5 ritualismo→ è proprio di coloro che falliscono nel raggiungere il successo
e abbandonano qualsiasi ulteriore sforzo
1893, anche in quest'opera "La divisione del lavoro sociale" applica il concetto di anomia:
mancanza di regole che assicurano un’efficace divisione del lavoro fra enti impersonali, come differenti settori dell’economia
mancanza di regole in una società moderna caratterizzata dalla solidarietà organica
anni '20 del 1900, tra prima e seconda guerra mondiale:
emergono i principali social problems che caratterizzano le grandi città americane
La Scuola di Chicago fondata da studiosi come R.E. Park, W.J. Thomas, F. Znaniecki, H.D. McKay e C.R. Shaw→ affronta la questione della criminalità attraverso studi e ricerche nella città di Chicago, riprendendo il concetto di anomia e disorganizzazione sociale
La città, la sua configurazione urbanistica, le relazioni sociali tra i gruppi che la compongono, l’immigrazione, i fenomeni e i gruppi devianti, intesi come problemi sociali, sono terreno e oggetto di sfida intellettuale e di ricerca
Le ricerche sulla città, su un quartiere, un gruppo etnico,
un ghetto, una banda, una comunità di marginali, sono condotte coniugando e facendo interagire dati quantitativi e qualitativi
la Scuola di Chicago spiega la devianza dalla patologia individuale ai fattori sociali→ l’allontanamento dalle norme è conseguenza dalla carente influenza del controllo sociale sull’individuo posto in una situa di disorganizzazione sociale
Park:
fondatore della Scuola di Ecologia urbana
introduce il concetto di "contagio sociale"→ quando gli abitanti della città si associano con altri, sviluppano stili di vita e valori comuni, rafforzano e giustificano i propri comportamenti; I devianti, che si concentrano territorialmente nelle zone di transizione, con particolare riferimento agli immigrati, sono tali a causa della crisi e/o assenza delle istituzioni tradizionali della comunità, della famiglia, delle relazioni sociali primarie
individua la figura del "marginal man"→ nuovo tipo di personalità, un ibrido culturale, un tipo di uomo che vive all’interno di una vita culturale e della tradizione di due popoli diversi e ad essa partecipa intimamente, che non arriva mai a rompere, anche quando gli è possibile, con il proprio passato e con la propria tradizione e che non è mai completamente accettato, a causa dei pregiudizi razziali, nella nuova società in cui egli cerca di trovare un posto; vive sul confine di due culture e di due società, che non si sono mai completamente fuse e interpenetrate.
L’autore fa riferimento allo straniero, ma in tale definizione vi rientrano i sogg. emarginati e/o al margine della società
Thomas e Znaniecki:
ricerca sui contadini polacchi in Europa e in America, individuando le difficoltà incontrate nel nuovo mondo industrializzato ed urbanizzato
studiano le difficoltà degli immigrati polacchi, evidenziando come la disorganizzazione sociale possa portare a conflitti e comportamenti devianti→ differenze tra 2 generazioni
McKay e Shaw:
utilizzando il modello delle aree concentriche, dimostrano che il tasso di criminalità è influenzato dalle condizioni socio-ambientali
nell’opera "La città", insieme all'analisi ecologica dello sviluppo operano quella dell'aggregazione e dello spostarsi nello spazio e nel tempo urbani secondo il concetto di successione elaborato da E.W. Burgess, per cui quando una zona abitata da persone agiate inizia a deteriorarsi, queste ultime si trasferiscono in una zona
residenziale più lontana dal centro e le case vengono affittate da persone più povere
3 social problems:
1 criminalità
2 alcolismo
3 prostituzione
affrontati dalla scuola di Chicago attraverso lo studio di comunità
Cohen:
elabora la teoria della subcultura al cui centro vi è il deficit di opportunità
in linea con Merton, concordava che la devianza avesse origine dalla tensione tra obiettivi sociali e mezzi disponibili per raggiungerli
si discostava da Merton nel considerare il comportamento deviante come un adattamento collettivo, appreso e consolidato all'interno di un gruppo
si concentrava in particolare sulla devianza giovanile e sulle bande delinquenziali
1974 opera "Ragazzi delinquenti"
I comportamenti criminali dei giovani sono spesso commessi in gruppo, all'interno di bande che condividono una subcultura deviante
Queste subculture nascono quando i giovani, incapaci di risolvere i propri problemi individualmente, sperimentano tensioni, frustrazioni e risentimenti. Attraverso l'interazione con altri in situazioni simili, sviluppano standard di gruppo e un quadro di riferimento condiviso.
Le subculture devianti si manifestano principalmente nei quartieri più svantaggiati delle città, dove i giovani della classe operaia si sentono esclusi dalle opportunità di successo
I comportamenti devianti all'interno di queste subculture sono spesso caratterizzati da gratuità, malignità e distruttività, non sempre finalizzati alla ricerca di un utile materiale
Cohen, pur riconoscendo l'influenza della teoria di Merton, si concentra maggiormente sugli aspetti psicologici della devianza giovanile, come la frustrazione e le reazioni espressive
i giovani della classe operaia, trovandosi in una posizione di svantaggio sociale, sperimentano frustrazione da status, mancanza di opportunità e difficoltà nel raggiungere il successo secondo i criteri dominanti→ Questa frustrazione li porta a cercare un adattamento collettivo attraverso la formazione di subculture devianti, come le gang
queste subculture, caratterizzate da comportamenti spesso gratuiti e distruttivi, offrono ai giovani un senso di appartenenza e un modo per affrontare le tensioni e i risentimenti derivanti dalla loro posizione sociale
Cloward e Ohlin:
elaborano la teoria delle opportunità differenziali all'interno della loro opera "Teoria delle bande delinquenti in America" del 1968
dalla tensione mete-mezzi mertoniana a cui risponde l’adattamento collettivo di Cohen, introducono la struttura illegittima delle opportunità a cui si accede in modo differenziato
All’individuo che ritiene di non accedere ai mezzi legittimi, non vi è uguale accessibilità a qualunque mezzo illegittimo, perché la diversità dei quartieri e degli slums ove i ragazzi risiedono fa emergere distinte subculture devianti.
3 subculture:
1 subcultura conflittuale→ è propria di bande i cui membri ricorrono alla violenza per acquisire uno status.
2 subcultura criminale→ è quella i cui membri utilizzano mezzi illegali per procurarsi denaro.
3 subcultura astensionista→ qualifica la banda in cui si consumano droghe o comunque si adottano comportamenti scoraggiati dalle altre due subculture