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LEZIONE 11 - Coggle Diagram
LEZIONE 11
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Dopo anni di crisi e rivolte, nel 284 Diocleziano divenne imperatore.
Proveniente da umili origini, governò per vent'anni e rafforzò il potere centrale dell'impero romano.
Le sue riforme non furono rivoluzionarie, ma completarono tendenze già esistenti.
Diocleziano trasformò l'impero in un "dominato", dove l'imperatore era un "signore assoluto" (dominus), venerato come una figura sacra e inaccessibile.
La sua riforma più importante fu la tetrarchia, cioè la divisione dell'impero in quattro parti governate da due Augusti (Diocleziano e Massimiano) e due Cesari (Galerio e Costanzo Cloro).
Questa soluzione serviva a risolvere il problema della successione e a controllare meglio il vasto territorio.
Ogni sovrano aveva una zona specifica di competenza, con sedi di potere più vicine alle aree critiche, come Nicomedia, Milano e Treviri.
Diocleziano riorganizzò anche l'impero, dividendo le prefetture in diocesi e queste ultime in province,
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