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VITA DI GABRIELE D'ANNUNZIO - Coggle Diagram
VITA DI GABRIELE D'ANNUNZIO
1863: nasce a Pescara da famiglia borghese benestante
Studia a Prato
1879: a soli 17 anni pubblica il suo primo lavoro, una raccolta di poesia intitolata "Primo vere"
Dopo il diploma va ad abitare a Roma, si iscrive all'Università, ma abbandona presto gli studi
Gli piace la vita mondana, e scrive per alcuni giornali, raccontando proprio la "cronaca mondana"
1897: si candida al Parlamento e viene eletto con l'estrema Destra
Nel giro di pochi anni si stanca, e nel 1900 si lega all'estrema Sinistra
In questo periodo, la sua fama cresce fino a diventare un fenomeno sociale, il "dannunzianesimo"
1910: deve fuggire dall'Italia in Francia per sfuggire ai creditori; si trasferisce prima a Parigi, poi sulla costa dell'Oceano Atlantico
Vive al di sopra dei suoi mezzi: guadagna molto, ma spende molto di più per circondarsi di cose lussuose
1891: si trasferisce a Napoli: in questo periodo pubblica anche alcuni testi "scandalosi" per l'epoca, perché di carattere erotico
Legge le opere del filosofo Nietzsche e si avvicina al "superomismo"
Conosce la famosissima attrice Eleonora Duse, con cui inizia una relazione sentimentale
Per stare più vicino alla Duse si trasferisce a Firenze
1914: scoppia la Prima Guerra Mondiale
Torna in Italia per fare propaganda interventista
Nel 1915 si arruola in aviazione: grazie all'aeroplano parteciperà ad alcune imprese di grande clamore, come la "Beffa di Buccari" e il "Volo su Vienna"
Perde un occhio per una ferita mal curata, e per lungo tempo è costretto a dettare le sue opere
Terminata la guerra, diventa un difensore degli ex combattenti: parla di "vittoria mutilata", perché l'Italia non aveva ottenuto tutte le conquiste territoriali sperate e promesse
1919: con alcune centinaia di volontari occupa la città di Fiume (oggi in territorio croato)
Fine 1920: viene scacciato con le armi da Fiume, e cerca di proporsi come "Duce degli Italiani"
A sbarrargli la strada trova Benito Mussolini, un politico più abile e spregiudicato di lui
1921: si ritira a vivere a Gardone Riviera: Mussolini e il fascismo, anche se lo chiamano "Padre della Patria", sono ben contenti di questo suo auto-isolamento
Muore a Gardone Riviera, nel suo "Vittoriale degli Italiani", nel 1938