''Le creme e i cosmetici che usano le donne eleganti e alla moda, nonché i famosi 'diritti della donna' - per chi invece di partorire vuole una vita pubblica quasi ancora più ripugnante - ci hanno regalato una nuova donna dove difficilmente per trovare eventuali differenze rispetto al sesso più forte. Una donna il cui sorriso è dipinto di lapislazzuli, i cui occhi esprimono il cosiddetto malessere moderno, l'insoddisfazione di chi non sa che la vita inizia e finisce (!) nel suo grembo. L'insoddisfazione della donna moderna, annoiata, noiosa e stupida.
La donna fascista, 1935.''