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LE FORZE IN GIOCO: IL VATICANO E GLI ANTIFASCISTI - Coggle Diagram
LE FORZE IN GIOCO: IL VATICANO E GLI ANTIFASCISTI
I patti lateranensi (1929)
Mussolini fece un accordo con la chiesa per risolvere il problema nato nel 1870, quando a Roma è stata conquistata dall’Italia
Con i patti lateratensi si stabilì che
La chiesa avrebbe avuto un piccolo stato indipendente: La città del Vaticano
L’Italia avrebbe pagato 2 miliardi di lire alla chiesa per i beni persi nel 1870
La religione cattolica diventava religione di Stato e il suo insegnamento veniva esteso nelle scuole
I matrimoni religiosi valevano anche per lo Stato, e i preti non dovevano fare il servizio militare
Il Papa riconosce il regno d’Italia con Roma come capitale
Mussolini ottenne molto consenso dai cattolici e fu chiamato dal Papa “uomo della provvidenza”
Opposizione al fascismo
All’inizio (1922-1925) Chi era contro il fascismo poteva ancora protestare apertamente, anche se rischiava minaccia violenze
Alcuni oppositori furono uccisi
Giacomo Matteotti
Giovanni Minzoni
Giovanni Amendola
Dopo il 1925 ogni forma di opposizione fu vietata
Gli antifascisti agirono in segreto (clandestinamente)
Antonio Gramsci (leader comunista) fu arrestato e morì in carcere
Gli esiliati (i fuoriusciti)
Molti oppositori dovettero lasciare l’Italia, andando soprattutto in Francia
Tra loro c’erano politici come Sandro Pertini e intellettuali come Pietro Gobetti
Alcuni furono uccisi anche all’estero, come fratelli Rosselli, assassinati in Francia