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Italia Giolittiana - Coggle Diagram
Italia Giolittiana
L'Italia come molti paesi Europei conobbero un forte processo di Emigrazione oltreoceano
Le cause
La Grande Depressione di fine 800'
Grande mobilità globale nel mondo del lavoro
Agricoltura
Brasile
Argentina
Industria/miniera/edilizia
Stati Uniti
In età giolittiana paradossalmente i flussi aumentarono fino a raggiugere i 9 milioni di persone
La maggioranza di emigrati uomini portò alla disgregazione di famiglie ed intere società
Si ridusse la disoccupazione e aumentarono i salari
I viaggi in condizioni di semi schiavitù, l'organizzazione da parte di agenzie che proponevano viaggi prepagati che costringevano ad una condizione di totale subordinazione a causa di un debito ingente, portarono alla necessità di emanare leggi
Legge Crispi del 1901
Il viaggio era affidato alle compagnie di navigazione che dovevano garantire dignitose condizioni dei loro passeggeri in nave così come in porto
Alla morte di Umberto I sale al potere Vittorio Emanuele III
Puntò ad un ritorno alla legalità costituzionale
Il primo governo fu quello di Zanardelli, esponente della sinistra liberarale
Egli abolì la pena di morte, emanò il primo codice penale in Italia, riconobbe il diritto di sciopero e introdusse il principio della finalità rieducativa della pena
Al suo ritiro per malattia salì al potere Giovanni Giolitti
Egli puntò ad equilibrare le forze attraverso una intensa legislazione sociale e allo stesso tempo impulso all'industria
Gli scioperi vennero considerati eventi naturali della vita sociale ed economica e dovevano risolversi con un accordo tra lavoratori e padrone, lo stato aveva quindi un ruolo marginale
Agì attraverso riforme progressiste
Fu ampliata la legislazione in favore dei lavoratori anziani, invalidi e infortunati, e di donne e bambini
Favorì migliori salari
Questo al fine di favorire maggior domanda e quindi maggior produzione con un impulso all'economia
Introdusse il giorno di riposo settimanale
Introdusse l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni
Introdusse l'INA (istituto nazionale per le assicurazioni)
Trasferì l'istruzione dagli enti locali allo stato favorendo maggiore equità ed efficienza del sistema educativo alzando l'età obbligatoria a 12 anni
Distribuzione gratuita del chinino contro la malaria
Permisero un forte aumento demografico
Il suo operato permise maggior benessere
La lira assunse valore internazionale
L'economia fu risanata
Il bilancio arrivò addirittura in attivo
Aumentò il risparmio e quindi depositi monetari nelle banche
Attraverso una politica protezionista l'industria nazionale ebbe forte sviluppo
Meccanica
Chimica
Tessile
Alimentare
Automobilistica
Fiat
Gomma
Pirelli
Idroelettrica
Si sviluppo anche la rete ferroviaria
Venne statalizzata e venne allargata la sua estensione e costruiti nuovi trafori
Tale progresso però fu totalmente squilibrato a favore del nord Italia, mentre nel meridione rimasero condizioni di forte arretratezza sociale ed economica. Qui erano ancora i latifondisti a governare.
La politica interna di Giolitti
Egli tentò di coinvolgere anche operai e contadini nella vita politica
Questo al fine di coinvolgere le varie fazioni politiche i cui consensi erano fondamentali in questo clima di progresso economico
Cercò il coinvolgimenti del socialista riformista Filippo Turati eliminando così la componente rivoluzionaria socialista
Turati non accettò in quanto consapevole delle due anime del partito, quella progressista e quella massimalista, che costantemente si alternavano a controllo del partito. Accordarsi con Giolitti avrebbe significato perdere appoggio di parte del suo stesso partito
I massimalisti nel 1904 sostennero il primo sciopero generale nazionale
Questo evento condusse Giolitti a cercare l'appoggio nei cattolici in vista della crescita dei rossi
I cattolici all'epoca erano andati oltre l'isolamento politico voluto dal papa e tentarono un approccio liberale che Giolitti proponeva (Rerum Novarum 1891, Papa Leone XIII)
Apertura verso la libertà sindacale, la legislazione sociale, riforma tributaria, allargamento del suffragio
Nel mondo cattolico furono molti i movimenti nati a scopo politico
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Il loro ingresso in politica si colloca in un difficile momento di contrasto tra i conservatori e nazionalisti e i socialisti massimalisti
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Già nel 1874 Pio IX emanò il "Non expedit" che invitava i cattolici a non prender parte in alcun modo alla vita politica come risposta alla nascita non riconosciuta della nuova Italia
Nonostante i punti di contatto tra i programmi politici non si raggiunse mai un accordo
I riformisti sono rappresentati nella Confederazione Generale del Lavoro, sindacato nazionale nato nel 1906
La politica estera di Giolitti
Rifiutò l'approccio filo-tedesco dei governi precedenti, comprendendo la necessità di alleanze con Francia ed Inghilterra, anche in ottica coloniale
Ridusse la triplice alleanza ad un patto difensivo
Stabilì accordi con Francia e Inghilterra
Francia:
Marocco
Italia:
Cirenaica e Tripolitania
L'espansione coloniale nei confronti dei territori libici iniziò nel 1911
Questo fu possibile grazie ad un rafforzamento della politica e dell'economia italiana che non era più considerata una nazione debole
Giolitti era poco favorevole alla campagna
Si convinse per più motivi
Per accontentare Enrico Corradini ed il suo movimento nazionalista
Per allargare mercati e trovare materie prime
Per difendere l'Italia da un possibile ingrandimento dei territori occupati dagli stati Europei
Con alcune banali scuse, l'Italia dichiarò guerra all'Impero Ottomano a controllo della Libia
L'esercito sbarcò a Tripoli e occupo la costa per conquistare poi l'entroterra, nonostante la strenua resistenza dei locali
Gli italiani erano visti come invasori anziché liberatori e si svilupparono azioni di guerriglia represse con violenza
Per assicurare la vittoria, fu sferrato un attacco diretto ai turchi attraverso l'occupazione del Dodecaneso e l'occupazione di parte dello stretto dei Dardanelli
Venne firmata la pace di Losanna
L'Italia otteneva la Tripolitania e la Cirenaica ed il Dodecaneso come garanzia
La conquista materialmente non portò alcun vantaggio in quanto la nuova colonia si scoprì una "Scatola di Sabbia"
Fu però rafforzata la presenza dell'Italia nel Mediterraneo
I nazionalisti furono particolarmente incoraggiati
La guerra provocò una frattura nel partito socialista
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