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TRANSIZIONI EVOLUTIVE E PARENTING - Coggle Diagram
TRANSIZIONI EVOLUTIVE E PARENTING
i cambiamenti nel sistema genitore-figlio sono interdipendenti ovvero ogni cambiamento individuale diventa significativo anche a livello familiare
secondo gli psicologi sociali vi sono dei cambiamenti normativi, ovvero prevedibili e attesi che suddividono
le varie fasi del ciclo familiare (ruolo) nascita del primo figlio, adolescenza e la transizione all’età adulta
Fruggeri evidenzia il rischio di vincolare l’esperienza di ogni famiglia all’interno di queste fasi
ignorando variabili legate a eventi critici inattesi o a fattori macrostrutturali cioè sociali e culturali
questi cambiamenti modificano il funzionamento della famiglia indipendentemente dal fatto che siano inattesi o percepiti positivamente
questo passaggio richiede il bisogno di far fronte all'evento, con conseguenze su benessere o stress dei singoli
anche se ogni passaggio determina una crisi non sempre negativa che può attivare delle strategie
utili ad affrontare la nuova situazione familiare
per l'uomo e la donna la nascita del figlio stabilisce per loro il ruolo di padre e madre
ma vi sono dei cambiamenti psicologici molto complessi, poiché determina una crisi che include sia i singoli sia la relazione coniugale
nei primi mesi i neogenitori devono adattarsi alle esigenze del bambino, spesso tralasciando le loro esigenze
questa capacità di adattamento dipende anche dalla salute e dalle caratteristiche temperamentali del neonato
i primi 3 mesi dopo il parto sono un periodo critico per questo passaggio
nella madre durante le prime settimane vi può essere una diminuizione di autosima
successivamente però aumenta il suo senso di efficacia e cambia in positivo anche la percezione del temperamento del bambino
entrambi i genitori possono sentirsi inadeguati in particolare le madri
possono sentirsi esauste, in ansia e attraversare momenti di depressione
le donne sono più esposte a questo disturbo, soprattutto se già avuto in precedenza al parto
ma questi rischi sono alleviati quando la madre può contare sul coinvolgimento del partner
o sul supporto emotivo e pratico di familiari e amici
la depressione è collegata a sentimenti di impotenza e passività:
i genitori avvertono il loro ruolo in maniera negativa e provano ansia, tristezza, rabbia, senso di inadeguatezza
accompagnate da sentimenti di rifiuto e ostilità verso i figli, che possono sfociare in interazioni trascuranti
a volte provocano interazioni aggressive e violente soprattutto in presenza di problemi comportamentali dei bambini
Caprara, Regalia e Scabini hanno designato autoefficacia coniugale per indicare le convinzioni di ciascuno nel sapere
comunicare apertamente con il partner superando disaccordi sull'educazione dei figli, condividere attività comuni e mantenere buone relazioni con le famiglie d'origine
Un basso senso di auto efficacia coniugale potrebbe influenzare negativamente il parenting
un fattore di rischio è la giovane età del genitore, le gravidanze precoci spesso sono inattese
e coinvolgono ragazze provenienti da famiglie svantaggiate, destinante ad allevare da sole il figlio
Lo sviluppo psicologico ancora incompleto di queste ragazze può essere aggravato dallo stress della responsabilità genitoriale
che genera alti livelli di ansia, depressione e senso di impotenza rispetto alle adolescenti non madri
questo avviene perché non sono consapevoli delle vere esigenze del bambino
questo avviene anche nei padri giovani, per via delle preoccupazioni legate alla genitorialità