Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

RESPIRATORIO PT2, CONTINUAZIONE 2, CONTINUAZIONE 5, CONTINUAZIONE 4,…

- - - - IMP PER OSTRUZIONI
  - - - POI CONVEZIONE
        
        POI CAPILLARI DIFFUSIONE
  - - - TOT 769mmHg
    - - CAMBIA IL NUMERO DI MOLECOLE PER UNITA' DI VOLUME
  - - - 21% O2 160mmHg
      - 78% AZOTO 600mmHg
  - - - PRESSIONE PARZIALE
      - COEFFICIENTE DI SOLUBILIZZAZIONE
    - - CO2 20 VOLTE PIU' SOLUBILE DI O2
- - - - SI SUDDIVIDE IN 2 TRONCHI
        
        VANNO NEI 2 POLMONI RAMIFICANDOSI IN CAPILLARI
        
        VASI SEMPRE PIU' GRANDI
        
        4 VENE POLMONARI VANNO NELL'ATRIO SX
  - - - COMPLIANZA ELEVATA
        
        QUANTITA' MAGGIORE DI SANGUE CON VARIAZIONI MENO SIGNIFICATIVE DI PRESSIONE
  - - - SE NO EDEMA
  - - - NO SCAMBIO OSSIGENO
    - - pO2 VASO ARTERIOSO MIN pSANGUE CHE ESCE DALL'ALBERO POLMONARE APPENA OSSIGENATO
  - - - PRESSIONE DIABOLICA 8mmHg
    - - IMPEDISCE EDEMA POLMONARE
        
        C'E' RISCHIO DI LIVELLO CRITICO
        
        AUMENTA PRESSIONE GITTATA CARDIACA
        
        AUMENTA PRESSIONE ARTERIOSA POLMONARE
    - - OLTRE 25mmHG ATRIO SX
        
        EDEMA
        
        INSUFFICIENZA DOVUTA A STENOSI VALVOLE
        
        INSUFFICIENZE VALVOLARI
        
        VA A VENTRICOLO SX
      - PRESSIONE INTERSTIZIALE PUO' DIVENTARE POSITIVA SE
        
        RIDUZIONE NEGATIVA PRESSIONE INTERSTIZIALE
        
        RIDUZIONE DRENAGGIO LINFATICO
        
        RIDUZIONE RICHIAMO OSMOTICO VERSO CAPILLARI POLMONARI
      - STENOSI MITRALICA CRONICA NON DA EDEMA adattamento
        
        ACUTA SI
    - - MINORE DEL TESSUTO PERIFERICO SOTTOCUTANEO -8mmHg
    - - ALTA
        
        PROTEINE CHE VENGONO DAI CAPILLARI 14mmHg
    - - RICHIAMANO ACQUA
        
        PRESSIONE NETTA DI FILTRAZIONE POSITIVA
- - - - PIU' CONCENTRATA
        
        ENTRA/ESCE RAPIDAMENTE
  - - - NO OMEOTERMI temperatura costante
      - PESCI
        
        ESTATE
        
        IPERVENTILAZIONE
        
        SOLUBILITA' RIDOTTA
        
        QUANTITA' DI O2 MINORE
    - - PESCI ACQUA DOLCE
        
        QUANTITA' O2 SUPERIORE
  - - - K=COEFFICENTE DI DIFFUSIONE
        
        DIPENDE DA
        
        GAS, T, FACILITA' AD ATTRAVERSARE MATERIA
        
        PIU' ALTO IN ARIA
        
        DISTANZA MASSIMA DI DIFFUSIONE
        
        1MM ACQUA, 1M ARIA
  - - - SE SI COMBINANO CON ALTRE MOLECOLE
        
        NON C'E' PIU' GAS
        
        ESEMPIO CO2
        
        IN ACQUA SI IDRATA
        
        FORMA ACIDO CARBONICO
        
        DISSOCIA IN BICARBONATO + PROTONI
        
        PRESSIONE PARZIALE CO2 SI RIDUCE
        
        O2
        
        QUANDO SI COMBINA CON HB
        
        NON CONTRIBUISCE PIU' ALLA PRESSIONE PARZIALE DELL'O2
- - - - SI UMIDIFICA
      - OCCUPA TUTTO LO SPAZIO
      - SE T AUMENTA
        
        PRESSIONE PARZIALE VAPORE ACQUEO SUPERIORE
      - RUBA LE PRESSIONI PARZIALI ALL'OSSIGENO 20% E AZOTO 80%
        
        LIVELLO POLMONARE PER DIFFUSIONE
        
        VAPORE ACQUEO STABILE
        
        O2 AUMENTA 50mmHg
        
        DIFFUSIONE NEL SANGUE VENOSO
        
        CO2 AUMENTA 40mmHg
        
        DAL SANGUE VENOSO ALL'ALVEOLO
        
        CO2 RUBA PRESSIONE PARZIALE A O2
        
        QUOTA RIDOTTA CAMBIA
    - - QUANTITA' DI ARIA NELL'ORGANISMO MAGGIORE
  - - - DURANTE INSPIRAZIONE/ESPIRAZIONE -1+1mmHG
  - - - PRESSIONE PARZIALE 760mmHG
    - - AUMENTO DIFFUSIONE
      - EDEMA
- - - - BRONCODILATAZIONE/BRONCOCOSTRIZIONE
    - - VARIA IL DIAMETRO DELLE ARTERIOLE
  - - - VASOCOSTRIZIONE
        
        DIMINUZIONE ARRIVO ARIA LIVELLO ALVEOLARE
        
        SISTEMA RIDUCE PERFUSIONE
        
        OPPOSTO CIRCOLO SISTEMICO
        
        SE NEL TESSUTO PERIFERICO C'E' RIDUZIONE pO2
        
        VASODILATAZIONE
      - pO2 MIN 70 mmHg
  - - - RESISTENZA NON UNIFORME ALL'ARIA
        
        VIE AEREE COLLASSATE
        
        BRONCOCOSTRIZIONE
        
        INFIAMMAZIONE
    - - EMBOLI POLMONARI
      - COMPRESSIONE CAPILLARI POLMONARI
      - TUMORI
  - - - MAGGIORE VASODILATAZIONE ARTERIOLE POLMONARI
    - - MAGGIORE BRONCODILATAZIONE
  - - - RIDUZIONE O2 SANGUE pO2 DIMINUISCE, pCO2 INVARIATA
- - - - VIE AEREE SUPERIORI 150mmHg
        
        RUBATA DALLA CO2
    - - DIFFONDE MALE
        
        NO SISTEMI DI TRASPORTO
        
        PASSA PER LA PRESSIONE PARZIALE ELEVATA
        
        MA COEFFICIENTE DI DIFFUSIBILITA' META' DELL'O2
        
        O2 DIFFONDE CON HB
  - - - pO2 AUMENTA, pCO2 DIMINUISCE
    - - pO2 DIMINUISCE, pCO2 AUMENTA
    - - COORDINANO LA VENTILAZIONE
  - - - ARIA MESCOLATA CON QUELLA ALVEOLARE 100mmHg
    - - pCO2 ALVOLARE 40mmHg
- - - - IN BASE ALLA PRESSIONE PARZIALE
        
        O2 DALL'ALVEOLO AL SANGUE
        
        CO2 DAL SANGUE ALL'ALVEOLO
      - EDEMA
        
        ISPESSIMENTO/AUMENTO VELO LIQUIDO
    - - ENDOTELIO CAPILLARE
      - MEMBRANE BASALI
      - EPITELIO POLMONE
      - VELO LIQUIDO ALVEOLO
  - - - ATTRAVERSANO LIBERI LA MEMBRANA
- - - - pO2 40mmHG, pCO2 45mmHG
    - - CO2 DIFFONDE VERSO L'ALVEOLO
        
        COEFFICIENTE 20 VOLTE MAG DI O2
    - - TRA ALVEOLO E SANGUE VENOSO 60mmHG
        
        CO2 6mmHG
  - - - PRESSIONI PARZIALI IN EQUILIBRIO
    - - AUMENTA ANCHE LA VELOCITA' DEL SANGUE
- - - - SI ABBASSA pO2
        
        VASOCOSTRIZIONE
        
        IPERTENSIONE
        
        SFORZA IL CUORE DX livello polmonare
        
        RESISTENZA AUMENTATA
        
        SI ACCUMULA SANGUE NEL CIRCOLO PERIFERICO, SISTEMICO
        
        EDEMA AL PETTO
        
        FATICA A LIVELLO RESPIRATORIO
      - SI ABBASSA P ALVEOLARE
- - - - TOSSE IN AMBIENTE CHIUSO
        
        OSTRUZIONE VIE AEREE INFERIORI
    - - VASOCOSTRIZIONE
        
        IPERTENSIONE POLMONARE
        
        IPERTROFIA CUORE DX
- - - - DA PROCESSO INSPIRATORIO A ESPIRATORIO
        
        MODULARE LA DISTENSIONE DEL SISTEMA ALVEOLARE
        
        EVITARE SOVRADISTENSIONE
    - - COMPLESSO PRE-BOTZINGER come nodo sa
        
        GENERA L'IMPULSO DI DEPOLARIZZAZIONE
        
        SISTEMI MIDOLLO ALLUNGATO
    - - PONTE
        
        CENTRO PNEUMOTASSICO
        
        NEURONI INSPIRATORI
      - BULBO
        
        GRUPPO RESPIRATORIO DORSALE, VENTRALE
        
        NEURONI INSPIRATORI, ESPIRATORI
  - - - CENTRI NEL MIDOLLO ALLUNGATO
        
        MECCANOCETTORI, PROPIOCETTORI
    - - VARIAZIONE VENTILAZIONE
        
        CORRELATA A PCO2 E PO2
    - - AUMENTO PCO2
        
        GENERA PROTONI acidificazione
  - - - INVIA SEGNALI A M INSPIRATORI CON CONTRAZIONE diaframma, intercostali esterni
        
        SOTTO SFORZO NE ATTIVA DI PIU' scaleni, sternocleidomastoidei
        
        SI ATTIVA ANCHE LA PARTE VENTRALE
      - INATTIVO DURANTE ESPIRAZIONE
        
        MUSCOLI RILASSATI
    - - RESPIRAZIOINE INIBITA
        
        ATTIVAZIONE M INSPIRATORI
        
        RILASSAMENTO M ESPIRATORI
    - - RILASSAMENTO M INSPIRATORI
        
        ATTIVAZIONE M ESPIRATORI addominali
        
        COMPRIMONO I VISCERI
        
        SCHIACCIANO IL DIAFRAMMA
        
        RITORNO RAPIDO
      - DORSALE E VENTRALE INIBITI INSPIRATORIA
        
        ATTIVA VENTRALE ESPIRATORIA
        
        CONTRAZIONE M ESPIRATORI
        
        ESPIRAZIONE PIU' RAPIDA ED EFFICACE
- - - - INIBIZIONE NERVO VAGO recettori piccoli bronchi di distensione
        
        INTERRUZIONE FASE INSPIRATORIA
        
        ATTIVAZIONE FASE ESPIRATORIA
        
        INIBIZIONE VAGO CUORE
        
        AUMENTO FREQUENZA CARDIACA simpatico
        
        IN INSPIRAZIONE SI CHIAMA ARITMIA SINUSALE RESPIRATORIA
        
        BRONCODILATAZIONE
        
        RIDUZIONE RESISTENZA
        
        AUMENTO GITTATA CARDIACA MOMENTANEA
        
        SANGUE A LIVELLO POLMONARE IN INSPIRAZIONE DI RICAMBIO ARIA
- - - - CONTRAZIONE MUSCOLO DIAFRAMMATICO
        
        CHIUSURA GLOTTIDE
        
        ARIA NON ENTRA NEL POLMONE
        
        QUANDO LA GLOTTIDE SI RILASSA
        
        ARIA ENTRA BRUSCAMENTE NEL POLMONE
        
        RUMORE SINGHIOZZO
        
        1 more item...
        
        AMPLIA VOLUME POLMONARE
- - - - POLIOMIELITE
        
        DISTRUZIONE MOTONEURONI M SCHELETRICI
      - AVVELENAMENTO TOSSINA CLOSTRIDIUM BOTULINUM
        
        BLOCCA RILASCIO ACETILCOLINA NEL TERMINALE NERVOSO
- - - - PROFONDA INSPIRAZIONE A GLOTTIDE DILATATA
      - ESPIRAZIONE FORZATA A GLOTTIDE CHIUSA muscoli espiratori
        
        IL POLMONE NON PUO' SGONFIARSI
        
        PRESSIONE TRANSPOLMONARE AUMENTA
        
        GLOTTIDE APERTA BRUSCAMENTE
        
        ARIA NEGLI ALVEOLI ESCE VELOCE
      - CONTROLLATO CON
        
        SEDATIVI CENTRALI/PERIFERICI
        
        BLOCCANO LA TRASMISSIONE DELLE FIBRE NERVOSE iperpolarizzandole, uscita k+
        
        MUCOLITICI
        
        DEGRADANO IL MUCO
      - 2 TIPI
        
        GRASSA
        
        PRODUZIONE MUCO
        
        LA TOSSE LO PORTA AVANTI NELL'ALBERO RESPIRATORIO
        
        VIENE DEGLUTITO/ESCE DAL NASO
        
        NO SEDATIVI
        
        SECCA
        
        NO FUNZIONIE REALE
        
        SI STIMOLO CHE ATTIVA LE FIBRE
    - - SEGNALI CON VIE AFFERENTI
        
        DIVERSI NERVI A SECONDA DELLA POSIZIONE
        
        INSPIRAZIONE FORZATA
        
        CHIUSURA GLOTTIDE
        
        ESPIRAZIONE
- - - - NON RAGGIUNTE DIRETTAMENTE DAL SANGUE
        
        SNC ISOLATO DALLA MEMBRANA EMATOENCEFALICA
      - VARIAZIONI PH
        
        AUMENTO PCO2
        
        GAS LIPOSOLUBILE ATTRAVERSA LA MEMBRANA
        
        ACIDIFICATO DA BICARBONATI E PROTONI
        
        ATTIVAZIONE CHEMOCETTORI
        
        AUMENTO VENTILAZIONE, FREQUENZA RESPIRATORIA
    - - SISTEMI DI RILEVAMENTO PCO2,PO2,PH
        
        BIFORCAZIONE CAROTIDEA, ARCO AORTICO
        
        SANGUE USCITO DAL VENTRICOLO SX
        
        POI PERIFERIA O CERVELLO
        
        GLOMI
        
        SENTONO LA PRESSIONE ARTERIOSA
        
        MODULANO LA GITTATA CARDIACA
        
        LIVELLO AORTICO O CAROTIDEO
        
        DIVERSI NERVI PER IMPULSO SNC
        
        PCO2 SENSORE PRINCIPALE
        
        ARTERIOSO 40MMHG
        
        SE AUMENTA DI POCO, LA VENTILAZIONE AUMENTA
        
        INFUSIONE BICARBONATO DI SODIO
        
        STABILIRE CHI FA VARIARE LA VENTILAZIONE
        
        CO2
        
        CONCENTRAZIONE DI PROTONI
        
        SENSIBILITA' O2 BASSA
        
        ARTERIOSO 100MMHG
        
        SISTEMA PO2 RISPONDE SOLO CON 60MMHG
        
        AUMENTO VENTILAZIONE
        
        NON SENTITO DAL SISTEMA
        
        CURVA SATURAZIONE HB 92%
        
        1 more item...
- - - - SCAMBIO O2 CON AMBIENTE cessione co2
      - ORGANO DELLA RESPIRAZIONE
    - - 2 MEMBRANE MORBIDE INTERNE
        
        DISIDRATAZIONE AUMENTA PERMEABILITA' O2
  - - - AUMENTO DIMENSIONE/VASCOLARIZZAZIONE CORIOALLANTOIDE
      - AUMENTO OUTPUT CARDIACO/EMATOCRITO
      - AUMENTO AFFINITA' HB
      - PO2 DIMINUISCE
        
        PCO2 AUMENTA
        
        AUMENTANO I GRADIENTI DI DIFFUSIONE
- - - - PCO2 AUMENTA
        
        QUANTITA' CO2 TRASPORTATA AUMENTA maggiore rispetto a ossigeno
        
        DA SANGUE VENOSO 50ML O2/100ML A 48ML CO2/100ML
    - - IONE BICARBONATO 70%
      - COMBINAZIONE CON PROTEINE SPOT HB 23%
      - DISCIOLTO NEL PLASMA 7% superiore a ossigeno
    - - IDRATAZIONE NEI GR
        
        DENTRO HANNO ANIDRASI CARBONICA PARTE EXTRACELLULARE
        
        PRODUZIONE BICARBONATO, PROTONI
        
        PROTONI SI LEGANO A HB funge da tampone evitando variazione del ph
        
        BICARBONATO ESCE TRAMITE ANTIPORTO CON CL
        
        NON SEMPRE PRESENTE
        
        CATALIZZATORE
        
        NON DECIDE LA DIREZIONE
        
        PROMUOVE
        
        REAZIONE DI IDRATAZIONE
        
        REAZIONE DI DISSOCIAZIONE
        
        DALL'ACIDO CARBONICO VERSO CO2
        
        IL SENSO DELLA REAZIONE DIPENDE DALLA QUANTITA' DI CO2 tessuti alta, si forma bicarbonato
  - - - CO2 DA PLASMA AD ALVEOLO
    - - SCAMBIO CON IONI CL
        
        BICARBONATO SI COMBINA CON IONI IDROGENO RILASCIATI DA HB
        
        ACIDO CARBONICO
        
        CO2 ATTRAVERSO ANIDRASI CARBONICA
        
        RESIDUI AMMINICI HB SI STACCANO DALLA CO2
        
        CO2 SI DIFFONDE FUORI DAL GR
        
        1 more item...
    - - PROCESSI DI LEGAME CON HB
- - - - RILASCIA UNA CERTA QUOTA DI CO2
        
        TERREBBE LEGATA SE L'OSSIGENAZIONE RIMANESSE INVARIATA AL 70%
    - - QUANTITA' CO2 MAGGIORE
      - PCO2 SANGUE VENOSO 45MMHG
        
        PARZIALMENTE OSSIGENATO 75%
      - PCO2 SANGUE ARTERIOSO
        
        COMPLETAMENTE OSSIGENATO
- - - - M INSPIRATORI ATTIVATI
        
        NERVO FRENICO DIAFRAMMA
        
        INTERCOSTALE ESTERNO
        
        NERVI SI DEPOLARIZZANO
      - ESPIRAZIONE
        
        NO ATTIVAZIONE MUSCOLI
        
        RILASCIAMENTO M INSPIRATORI
    - - INSPIRAZIONE/ESPIRAZIONE ATTIVE
        
        AUMENTA LA FREQUENZA
        
        NERVO CONTRAZIONE MUSCOLI INTERCOSTALI INTERNI
        
        SI ALTERNA AI MUSCOLI DELLA FASE INSPIRATORIA
  - - - MOVIMENTI INSPIRATORI/ESPIRATORI DI RILASCIAMENTO
    - - SENZA MEDIAZIONE DEI CENTRI SUPERIORI
        
        GESTIONE FONAZIONE, INSPIRAZIONE, ESPIRAZIONE
      - CORTECCIA CEREBRALE
        
        FINO AI MUSCOLI RESPIRATORI
- - - - METABOLISMO AUMENTA
        
        TEMPERATURA AUMENTA range 37-42 gradi
      - AUMENTO PCO2
        
        CON L'ACQUA SI IDRATA
        
        PRODUZIONE ACIDO CARBONICO
        
        DISSOCIA IN ACIDO E BICARBONATO
        
        RIDUCE IL PH
        
        HB MENO AFFINE
      - AUMENTO 2,3DPG
    - - POLMONE
        
        INFLUENZA MMINIMA PERCHE' PO2 100MMHG
        
        SATURAZIONE HB UGUALE CON AFFINITA' ALTE/BASSE
      - AUMENTA AFFINITA' CON HB
    - - AUMENTO
        
        HB MENO AFFINE
        
        A PARITA' DI PO2 CEDE PIU' O2
        
        CURVA A DX
        
        PIU' O2 AL MUSCOLO DURANTE ATTIVITA' FISICA
      - RIDUZIONE
        
        HB PIU' AFFINE
        
        CAPACITA' DI LEGARE O2 MAGGIORE
- - - - BICARBONATO
      - LEGATA A HB CON O2
  - - - 6 O2 + C6H12O6= 6 CO2 + 6H2O
        
        RAPPORTO 1:1
        
        SE ALTRE MOLECOLE grassi, proteine
        
        DIETA ONNIVORA RAPPORTO 4 CO2:5O2
  - - - DISCIOLTO NEL PLASMA 3%
        
        SOLA QUOTA CHE DETERMINA pO2
        
        QUANDO L'O2 LEGA HB NON DETERMINA PIU' pO2
      - SOTTRAE PRESSIONE PARZIALE SANGUE
        
        NUOVO OSSIGENO PASSA DALL'ALVEOLO AL SANGUE
      - DIPENDE DA pO2
        
        ELEVATA capillari polmonari O2 SI LEGA
        
        BASSA tessuti periferici O2 RILASCIATO
    - - EQUILIBRIO CON SANGUE VENOSO 40 E ARTERIOSO 100
    - - 2 SUBUNITA' ALPHA, 2 BETA
        
        CATENE PROTEICHE
        
        DENTRO C'E' IL GRUPPO EME
        
        CON ATOMO DI FERRO CHE LEGA O2
    - - TRASPORTO O2 DA ORGANI A TESSUTI
      - SERBATOIO O2
      - TAMPONE PH EMATICO
        
        PROTEINE FUNGONO DA TAMPONI
        
        LIBERANO PROTONI
        
        PH STABILE
      - TRASPORTO CO2
      - DIFFUSIONE O2 mioglobine stoccaggio ossigeno nel muscolo
      - TRASPORTO NON RESPIRATORIO CON NO vasodilatatore
    - - 15g/100ml SANGUE
        
        OGNI GRAMMO PUO' LEGARE 1,34ml O2
      - OGNI MOLECOLA DI HB PUO0 LEGARE 4 MOLECOLE DI O2 CON SATURAZIONE 100%
        
        A LIVELLO CAPILLARE HB CEDE 1 MOLECOLA
        
        15mL RIMANGONO NEL SANGUE VENOSO MISTO
        
        RISERVA PER AUMENTATO METABOLISMO
        
        SCENDE A 10mL
        
        SANGUE REFLUO DEL CUORE 10mL meno sotto sforzo
      - OGNI GR HA 300MILA MOLECOLE HB
    - - PERCENTUALE SATURAZIONE IN O2 DELL'HB IN FUNZIONE DELLA pO2
      - LEGAME DEBOLE
        
        DIPENDE DALLA PRESSIONE PARZIALE
        
        DEVE ESSERE VELOCE
        
        NO LEGAME FORME
        
        SATURA RAPIDAMENTE L'HB
        
        ANCHE CON PRESSIONI PARZIALI BASSE
        
        NON SI STACCA PIU'
        
        SOSTITUITO CON NUOVA HB PER LEGARE O2
- - - - SCAMBI O2, CO2 CON DIFFICOLTA'
      - SANGUE CHE ESCE POCO OSSIGENATO saturo a livello basso
    - - SATURA IL SANGUE CON HB
        
        POI I DUE SANGUE SI MESCOLANO
        
        SATURAZIONE INTERMEDIA CON VALORI BASSI
        
        CRITICA MIN 93
  - - - POLMONE SX SATURAZIONE OTTIMALE
        
        POLMONE DX 60%
    - - MESCOLANZA SANGUE SATURO/POCO SATURO
        
        SATURAZIONE MEDIA ELEVATA
- - - - 1) pO2 DA 0 A 20mmHg
        
        HB SATURAZIONE DA 0 A 25% una molecola ossigeno legata
        
        DELTA 20
      - 2) pO2 DA 20 A 40mmHg
        
        SATURAZIONE A 75% tre molecole di ossigeno legate
        
        DELTA 20
      - 3) pO2 DA 40 A 100mmHG
        
        DELTA 60
        
        SATURAZIONE 100% quattro molecole legate
        
        SERVONO DIFFERENZE ELEVATE pO2
        
        PER AUMENTARE DI POCO LA SATURAZIONE
    - - O,25,75,100%
        
        MIOGLOBINA O LEGATA O NO
  - - - PRESSIONI A LIVELLO POLMONARE 100mmHg MAMMIFERI
        
        HB SATURA
        
        SE AMGGIORE
        
        SATURAZIONE NON AUMENTA PIU'
    - - SATURAZIONE HB 90%
    - - SATURAZIONE HB 75%
        
        CURVA RIPIDA
        
        VARIAZIONI MINIME O2
        
        ELEVATE VARIAZIONE SATURAZIONE HB
        
        20% SE SFORZO
      - TESSUTI PERIFERICI
- - - - CURVA CON IPERBOLE
        
        LEGATA/NON LEGATA
    - - MIN 60mmHg TESSUTI PERIFERICI mioglobina più satura di hb, soprattutto 40mmHg
    - - RUBA O2 ALL'HB
    - - ACQUA CALDA
        
        pO2 BASSE
        
        BASTANO POCHI mmHg
        
        SATURAZIONE HB QUASI TOT
        
        O2 SI SCIOGLIE ANCORA PEGGIO
    - - AUMENTA
        
        AUMENTA CAPACITA' HB DI LEGARE O2
        
        ANCHE A pO2 RIDOTTO
        
        CURVA A SX
        
        AUMENTO PH EMATICO
        
        RIDUZIONE CO2, T
      - DIMINUISCE
        
        DIMINUISCE CAPACITA' HB DI LEGARE O2
        
        CEDE O2 ANCHE A pO2 UGUALI
        
        CURVA A DX
        
        LIVELLO POLMONARE PO2 100MMHG
        
        2 HB STESSA PERCENTUALE DI SATURAZIONE
        
        DIMINUZIONE PH EMATICO
        
        AUMENTO CO2, T
        
        PO2 40MMHG
        
        SATURAZIONE 75% SANGUE VENOSO
        
        HA CEDUTO 1 MOLECOLA SU 2 NEL SANGUE ARTERIOSO
        
        NEL TOPO LA ESSIONE E' MAGGIORE metabolismo più elevato
        
        INCAPACITA' DI CEDERE O2, GITTATA CARDIACA ELEVATA
        
        1 more item...
        
        TENDEZA AL CONSUMO O2 ACCELERATA
      - HB FETALE AFFINITA' PIU' ALTA PER O2
        
        RISPETTO A MATERNA
        
        RUBA O2 ALL'HB DELLA MADRE
        
        POI CEDE AI TESSUTI PERIFERICI DELL'EMBRIONE
        
        QUANTITA' MAGGIORE DI HB
        
        OUTPUT CARDIACO/MASSA CORPOREA MAGGIORE
        
        FREQUENZA/GITTATA AUMENTATI
        
        GITTATA SISTOLICA AUMENTATA
- - - - SETTI INTERALVEOLARI SI DISTRUGGONO
    - - SI RIDUCE LA TENDENZA DEGLI ALVEOLI A RIDURRE IL VOLUME raggio influenza
    - - INFIAMMAZIONE CRONICA
        
        DISTRUZIONE PROGRESSIVA ALBERO RESPIRATORIO
      - OSTRUZIONE CRONICA
        
        PRODUZIONE MUCO
        
        LIMITA IL MOVIMENTO CILIARE
        
        AUMENTO RESISTENZA VIE AEREE
        
        MAGGIORE LAVORO soprattutto espirazione
        
        DIMINUISCE IL DIAMETRO ALVEOLARE
        
        FLUSSO TURBOLENTO
        
        VIE AEREE COMPRESSE
        
        ARIA INTRAPPOLATA NEGLI ALVEOLI E LI SPACCA
        
        RIDUZIONE CAPACITA' DIFFUSIONE POLMONARE
        
        RAPPORTI VENTILAZIONE-PERFUSIONE ABNORMI
        
        RIDUZIONE CAPILLARI CON AUMENTO RESISTENZA
  - - - IPERSENSIBILITA' BRONCHIOLI A SOSTENZE ESTRANEE polline
  - - - O2 IMP PER OSSIDARE MOLECOLE E PRODURRE ENERGIA
    - - CONFUSIONE, IRREQUIETEZZA
    - - BASSA PO2 ARTERIOSA CON BASSA SATURAZIONE HB
        
        SATURAZIONE MIN 90
      - RIDOTTA CAPACITA' TRASPORTO O2 SANGUE
        
        ANEMIA
        
        RIDOTTA HB
      - RIDOTTA VASCOLARIZZAZIONE TISSUTALE
        
        INSUFFICIENZA
      - METABOLISMO CELLULARE ALTERATO
        
        AVVELENAMENTO ENZIMI TISSUTALI cianuro
    - - RIDOTTO O2 ARIA
      - IPOVENTILAZIONE POLMONARE disturbi neuromuscolari
    - - IPOVENTILAZIONE
        
        MAGGIORE RESISTENZA O RIDOTTA COMPLIANCE
      - RAPPORTI VENTILAZIONE-PERFUSIONE IRREGOLARI
  - - - SI SE IPOVENTILAZIONE/INSUFFICIENZA CIRCOLATORIA
      - NO SE IPOSSIA DA MANCANZA O2, CARENZA HB, AVVELENAMENTO ENZIMI OSSIDATIVI
      - NO CARENZA DIFFUSIONE O2 POLMONE, TESSUTI
    - - 80MMHG MASSIMA VENTILAZIONE fame d'aria
      - 100MMHG LETARGIA
  - - - ECCESSO HB NON LEGATA A O2
    - - CENTRALE POLMONE
      - PERIFERICA LACCIO AL DITO
- - - - FINE CON SMALTIMENTO ECCESSI CO2, O2
    - - DIPENDE DALL'ATTIVAZIONE SUI CENTRI DI CONTROLLO
        
        SISTEMI DI MONITORAGGIO NEI MUSCOLI
        
        POI MONITORAGGIO CHIMICO PO2, PCO2
  - - - NO FATTORE LIMITANTE
  - - - PO2, ACIDIFICAZIONE DIMINUISCONO/AUMENTANO
        
        ACIDIFICAZIONE DIPENDE DA ACIDOSI LATTINA attività anaerobica