Hitler ordina subito lo scioglimento della Spd e dei sindacati socialisti; altri partiti sono indotti o costretti all’autoscioglimento. Il partito cattolico dello Zentrum si scioglie dopo che Hitler ha firmato un Concordato con la Chiesa cattolica. La radio e i giornali sono sottoposti al completo controllo del Partito nazista. Gli oppositori politici vengono arrestati e cominciano a essere rinchiusi in luoghi appositi, chiamati Konzentrationslager (campi di concentramento), il primo dei quali viene aperto a Dachau nel marzo del 1933. Nel maggio del 1933 i sindacati ancora esistenti sono costretti a confluire nell’unica organizzazione ammessa, la Deutsche Arbeitsfront (Fronte tedesco del lavoro, Daf), sindacato controllato dal Partito nazista. Nel luglio del 1933, infine, Hitler emana un decreto col quale il partito Nazista viene proclamato l’unico partito legalmente ammesso. Nel novembre del 1933 si tiene un’elezione plebiscitaria sulla base di una lista unica nazista, che ottiene un risultato forzatamente trionfale (92% dei voti).