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LA CONOSCENZA DELLA POLITICA E DELL'EDUCAZIONE 3 - Coggle Diagram
LA CONOSCENZA DELLA POLITICA E DELL'EDUCAZIONE 3
nel curricolo dei futuri reggitori dello Stato
non è contemplata l'arte, che Platone, nel II e III libro della Repubblica, giudicata severamente
Platone reputa necessaria la presenza di tali arti nel curricolo del giovane:
la poesia e l'epica in particolare
l'arte esercita il suo fascino sulla parte irrazionale dell'essere umano, lo confonde, può essere fonte di male ed errore
l'arte è, dunque, <<imitazione di imitazione>>, <<di tre gradi lontana dal vero>>
i giovani, al contrario, essi devono essere educati a contemplare la vera realtà dell'essere
nella Ione Platone sostiene apertamente che i poeti sono ispirati e posseduti dal dio Bacco
che nei loro riti si abbandonavano a danze sfrenate per colpa del vino
il poeta, nella sua attività non utilizza la ragione e, pertanto, è molto lontano dalla condizione del filosofo
il "furore divino" connesso alla poesia investe non soltanto l'autore ma anche il pubblico
IL MITO DELLA CAVERNA
per chiarire il percorso conoscitivo che il futuro governante deve sforzarsi di compiere
per giungere al vertice della sapienza filosofica
rappresenta una sorta di compendio del pensiero platonico in tutte le sue componenti fondamentali:
metafisica, gnoseologica, etico-politca
l'unico rimedio sarebbe quello di adattarsi gradualmente alla nuova visione
il mito è un'allegoria della formazione del filosofo
la caverna rappresenta il nostro mondo sensibile, esseri umani sono prigionieri dell'ignoranza
nel percorso del prigioniero liberato non è difficile scorgere il faticoso itinerario educativo del filosofo
superata la tentazione di vivere una vita felice e solitaria
il filosofo (lo schiavo liberato) fa ritorno tra i suoi simili per annunciare la verità