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CARLO GOLDONI - Coggle Diagram
CARLO GOLDONI
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Obiettivo: Porre maggiore importanza sull’autore e creare personaggi realistici, specialmente donne forti e complesse.
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La locandiera (1753): Protagonista Mirandolina, simbolo dello spirito indipendente della borghesia.
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Il Campiello (1756), I rusteghi (1760), Le baruffe chiozzotte (1762): Rappresentazioni della vita quotidiana e critica sociale.
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Rappresentazione della vita quotidiana: Storie semplici, personaggi comuni.
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Mondo popolare: Interesse per le persone comuni, come in Le baruffe chiozzotte.
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Non più maschere fisse, ma caratteri definiti, con una personalità che si sviluppa nel corso della storia.
Personaggi femminili forti e complesse, come Mirandolina (La locandiera).
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Lingua parlata: Un italiano più naturale, fluido, con influssi settentrionali e francesi.
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Data e luogo di nascita: Venezia, 25 febbraio 1707.
Famiglia: Origine borghese, nonno con passione per le marionette.
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Giovanile spostamenti frequenti (Perugia, Chioggia, Rimini).
Studi di filosofia a Rimini e diritto all'università di Pavia (espulsione per una satira, laurea a Padova nel 1731).
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Anni a Milano (1733): Presentazione di "Amalasunta", fallimento.
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Dominio della commedia dell'arte: Improvvisazione, maschere tradizionali (Arlecchino, Pulcinella, Colombina).
Storie avventurose, battute facili, e personaggi stereotipati.
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Creare una commedia più realistica, meno improvvisata, con copioni scritti.
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Commedie ben strutturate, con una narrativa ordinata e personaggi realistici.
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Trasferimento a Parigi (1762): Direzione della Comédie Italienne, esperienza deludente.
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Autobiografia: Mémoires (1787), una riflessione sulla vita e carriera teatrale.
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Morte il 6 o 7 febbraio 1793, pochi giorni prima del ripristino della pensione.
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La locandiera, Il Campiello, I rusteghi, Le baruffe chiozzotte, La trilogia della villeggiatura.
Permanenza nel teatro moderno: Le sue commedie sono ancora ampiamente rappresentate e studiate per la loro modernità e capacità di parlare alla gente comune.