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La tragedia greca - Coggle Diagram
La tragedia greca
- Rappresentazione drammatica di una vicenda mitica o storica
- Problematizzazione etico-religiosa
- Funzione didattica: riflessione su uomo, dèi, responsabilità e colpa
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- Parodo (entrata del coro)
- Episodi alternati agli stasimi (canti corali)
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- Tespi: primo tragediografo noto
- Eschilo: innovatore, introduce il secondo attore
- Sofocle: introduce il terzo attore, perfeziona la struttura
- Euripide: approfondimento psicologico dei personaggi
- Testi originali di Eschilo, Sofocle, Euripide
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- Didascalie e fasti teatrali
- Ipotesi alessandrine e fonti epigrafiche
- Deriva dal ditirambo satiresco
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- Teoria degli Alessandrini
- Origine in Attica, legata al culto di Dioniso
- Tespi come primo tragediografo
- Derivazione da riti religiosi, evocazione degli eroi, sacrifici rituali
- Tre codici: parola, musica, danza
- Regia, coreografia e musica a cura del tragediografo
- Attori e coro con ruoli specifici
- Solo uomini, con uso di maschere e coturni
- Numero variabile a seconda dell'autore (Eschilo: 2; Sofocle/Euripide: 3)
- Recitazione declamatoria e non naturalistica
- Composto da 12 (Eschilo) o 15 coreuti (Sofocle/Euripide)
- Ruoli variabili: protagonista, commentatore, personaggio secondario
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- Alternanza tra parti recitate, recitativo e canto
- Accompagnamento musicale (aulòs, lira, cetra)
- Uso di dialetti e metri differenti per attori e coro
- Conclusione della tetralogia tragica
- Elementi comici e grotteschi con protagonisti satiri
- Stile misto tra tragedia e commedia
- Legame con il culto di Dioniso
- Rappresentazione durante feste religiose (Grandi Dionisie, Lenee, Dionisie rurali)
- Organizzazione statale delle rappresentazioni
- Competizioni tragiche gestite da magistrati