Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
UGO FOSCOLO, Foscolo cambiava il suo modo di scrivere a seconda di cosa…
UGO FOSCOLO
Ugo Foscolo nacque il 6 febbraio 1778 nell'isola greca di Zante. Dopo la morte del padre si trasferì a Venezia dove frequentò il salotto di Isabella Teotochi Albirizzi, lo introdusse nell'alta società. Entusiasta sostenitore dei principi di libertà e ugualglianza entrò in contatto con il governo conservatore di Venezia.
Nel 1801 conobbe e si innamorò di Isabella Roncioni (principale ispiratrice del romanzo epistolare e autobiografico Ultime lettere di Jacopo Ortis).
-
Nel dicembre dello stesso anno morì suo fratello Giovanni Dionigi e a lui dedicò In morte del fratello Giovanni.
In questi anni pubblicò alcune delle sue opere più importanti: l'edizione riveduta delle Ultime lettere di Jacopo Ortis e i quattro sonetti maggiori(pubblicati nelle Poesie).
Nel 1806 compose il carme Dei sepolcri, pubblicati successivamente nel 1807.
Nel 1814 rientrò a Milano, dove non accettò di vivere sotto il dominio austriaco e nel 1815 andò in esilio prima in Svizzera poi nel 1816 in Inghilterra. Il 10 settembre 1827 Ugo Foscolo morì in un sobborgo di Londra.
Nel 1803, Foscolo pubblicò "Poesie", con due odi (poesie lunghe) e dodici sonetti (poesie brevi). I primi otto sonetti sono simili al suo libro "Ortis", mentre gli altri quattro sonetti, come "Alla sera" e "A Zacinto", sono più classici.
Tra il 1799 e il 1802, scrisse due famose odi sulla bellezza femminile.
"A Luigia Pallavicini caduta da cavallo" racconta in modo mitologico la caduta di una nobildonna da cavallo
-
"Le Ultime lettere di Jacopo Ortis" è un libro scritto da Foscolo. È un romanzo epistolare ed autobiografico. I temi principali sono due: la passione politica di Jacopo e un sentimento d'amore molto forte e difficile.
Foscolo nel libro esprime la sua tristezza per quello che aveva fatto Napoleone e allo stesso tempo, racconta l'amore di Jacopo per una ragazza di nome Teresa.
Il libro è stato pubblicato più volte con qualche cambiamento: la prima volta nel 1798 a Bologna, poi nel 1802 a Milano dove Foscolo cambiò il finale.
Nel 1806, il poeta Foscolo scrisse un'opera chiamata "Dei sepolcri" pubblicata nel 1807. L'idea gli venne dopo una discussione sulle nuove regole per i cimiteri, decise da un editto di Saint-Cloud del 1804.
Queste nuove regole dicevano che, per motivi di igiene, non si poteva più seppellire le persone dentro le chiese e che i cimiteri dovevano stare fuori dalle città
Tutte le tombe dovevano essere uguali, tranne quelle delle persone importanti, che potevano avere un epitaffio.
Il tema principale di questa opera di Foscolo è l'importanza di ricordare i defunti e i luoghi dove sono sepolti per onorare la memoria delle persone importanti.
-
Nell'aprile del 1797 si trasferì a Bologna e si arruolò nel corpo dei Cacciatori a cavallo della Repubblica Cispadana.
Nello stesso anno pubblicò l'ode a Bonaparte e fece ritorno a Venezia. Ma con il trattato di Campoformio, Napoleone cedeva la Repubblica veneta all'Austria; la sua discesa rivelava cosi le sue reali motivazioni legate al potere e alla politica.
Lasciata Venezia Foscolo partì in volontario esilio per Milano, dove conobbe Parini e Monti.
-