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Diencefalo - Coggle Diagram

- - - - Tra diencefalo e telencefalo, corrisponde ad un piano passante per il tetto del terzo ventricolo che si estende dai forami ventricolari di Monro anteriormente, passa per la tela corioidea fino a raggiungere la regione epifisaria 1. Tela corioidea 2. Limiti diencefalo
      - Tra diencefalo e mesencefalo è rappresentato da un piano passante anteriormente al chiasma ottico e posteriormente sopra i tubercoli quadrigemelli superiori Limite inferiore diencefalo N.B tubercoli quadrigemelli sono al di sotto del corpo pineale
      - Nella regione mediana del diencefalo (che corrisponde alla parte del III ventricolo), si evidenzia il talamo, di forma ovalare a maggior asse antero-posteriore che delimita così i limiti anteriore e posteriore del diencefalo oltre che i limiti laterali del diencefalo stesso Talamo
        
        Il limite anteriore è un piano frontale passante il margine anteriore del chiasma ottico e i due poli anteriori del talamo
        
        Il limite posteriore è un piano frontale passante i tubercoli quadrigemelli mesencefalici e i poli posteriori dei due talami
        
        I limiti laterali sono evidenziati da sezioni frontali; la porzione superiore del limite laterale del diencefalo è costituita dalla parete laterale del talamo, la porzione inferiore è delimitata da fasci di fibre ascendenti e discendenti che costituiscono la capsula interna (tra regione subtalamica e nucleo pallido, collocato anatomicamente nel telencefalo) Limiti laterali diencefalo
  - - - Il pavimento si estende dalla porzione inferiore del margine posteriore al margine anteriore. Si restringe nei due recessi (ottico, posto davanti al chiasma) e infundibolare (dall'eminenza mediana al peduncolo ipofisario) Recessi, numerati 1 e 2
      - La parete posteriore presenta il recesso epifisario in alto; inferiormente si trova la commissura posteriore e una fossetta in cui si continua con l'acquedotto celebrale di Silvio Recesso numerato 5
      - La parete anteriore è formata in alto dalle colonne del fornice, in basso queste due si allontanano fra loro delimitando la commessura anteriore che collega i due peduncoli celebrali. In basso si trova la lamina terminale, sottile lamina di sostanza grigia che unisce il chiasma ottico e il corpo calloso 1. Commessura anteriore numerata 3, 2. Colonne del fornice
      - La parete laterale è divida da un solco ipotalamico di Monro; questo divide il terzo ventricolo in una zona ventrale (ipotalamo) e una zona dorsale (talamo). Le pareti laterali appaiono spesso collegate fra loro tramite l'adesione intertalamica
      - La volta/tetto è data da una lamina epiteliale applicata alla faccia inferiore della tela corioidea del III ventricolo
- - - - Nel nucleo ventro-mediale ho un complesso sinaptico detto centro della sazietà, mentre lateralmente ho il centro dell'alimentazione. Ho un controllo a breve termine (che controllano assunzione di cibo tramite azione stimolante, tipo neuropeptide gamma, galanina ecc.) e uno a lungo termine, in cui è coinvolta la leptina (prodotto al tessuto adiposo) che segnala lo stato di adiposità al cervello tramite i nuclei arcuato, ventro-mediale e dorso-mediale
    - - Il centro termo-recettore, della regione pre-ottica risponde alla temperatura del sangue che irrora tale regione del cervello; un innalzamento della temperatura una vasodilatazione cutanea con aumento della sudorazione
    - - L'ipotalamo inibisce il sistema reticolare attivatore per la sincronizzazione sonno-veglia, tramite i nuclei tubero-mammillare (stato di veglia tramite i neuroni istaminergici), il nucleo mammillare laterale (produce orexina, per il risveglio) e il nucleo sopraottico (neuroni GABA-energici per sonno profondo)
    - - Nell'ipotalamo anteriore ho degli osmorecettori che rilevano variazioni della pressione osmotica sanguigna e provocano nell'ipofisi posteriore un rilascio di vasopressina; un aumento della pressione osmotica dà stimolo di sete
  - - - La regione sopraottica ha 4 formazioni nucleari
        
        Il nucleo sopraottico, posto al di sopra del tratto ottico
        
        Caratterizzati da neuroni di grandi dimensioni con alta attività secretoria. Gli assoni si portano in basso verso la neuroipofisi e rilasciano gli ormoni antidiuretico/vasopressina e l'ossitocina
        
        Il nucleo paraventricolare posto supero-lateralmente al n. sopraottico
        
        Il nucleo preottico
        
        Il nucleo ipotalamico anteriore, nella regione antero-mediale dell'ipotalamo è costituito da neuroni distribuiti fra la regione infundibolare e quella sopraottica, che regolano l'attività produttiva e le differenze morfologiche legate al sesso
      - La regione infundibolare presenta formazioni nucleari disposte medialmente e lateralmente rispetto al fornice. Visione nuclei ipotalamici visione frontale
        
        Regione intermedia
        
        Presenta i nuclei 1) dorsale 2)ventro-mediale 3) dorso-mediale 4) posteriore 5) infudibolare/arcuato 6) periventricolare
        
        I nuclei ventro-mediale e dorso-mediale hanno neuroni parvicellulari e regolano attività viscerali complesse
        
        Il nucleo posteriore (dietro il dorso-mediale) ha rapporti con il fornice
        
        Il nucleo arcuato è posto nel tuber cinereum e si proietta alla regione dell'eminenza mediana; ha neuroni parvicellulari e magnicellulari ed è deputato a produrre ormoni polipeptidici, i releasing factors (regolazione adenoipofisi)
        
        Regione laterale
        
        1) tuberali laterali 2) perifornicale 3) tubero-mammillare
        
        Il nucleo perifornicale circonda la colonna anteriore del fornice e si porta verso il nucleo ipotalamico laterale
        
        I nuclei tuberali laterali si trovano sulla faccia ventrale dell'ipotalamo
      - La regione mammillare presenta 1) nucleo mammillare mediale 2) n. m. laterale 3) n. premammillare 4) n. sopramammillare
  - - - Sistemi afferenti
        
        Sistema ascendente viscerale, con impulsi provenienti dal vago, glossofaringeo e intermedio che si portano al corpo mammillare mediante il peduncolo mammillare
        
        Fibre olfattive che arrivano all'ipotalamo mediante 1) fascio mediale del proencefalo che arriva al nucleo ventro-mediale 2) fascio del fornice che arriva all'ipotalamo anteriore 3) la stria terminale che fa capo all'area preottica ipotalamica
        
        Connessioni meno definite come le fibre cortico-ipotalamiche, fibre pallido-ipotalamiche e fibre della FR
      - Sistemi efferenti
        
        Fascicolo longitudinale dorsale, verso il tronco encefalico che connette le aree parasimpatiche
        
        Fascicolo mammillo-talamico che si porta al gruppo nucleare anteriore del talamo
        
        Fascicolo mammillo-tegmentale verso il tegmento mesencefalico e la FR
        
        Tratti sopraottico e paraventricolo-ipofisario per connettere ipotalamo a neuroipofisi
- - - - Nuclei a proiezione specifica, con connessione diretta ad aree specifiche della corteccia telencefalica
        
        I nuclei sono suddivisi dalla lamina midollare interna in tre grandi regioni
        
        Nuclei anteriori
        
        Delimitati anteriormente dalla biforcazione a Y della lamina midollare interna.
        
        Sono 3
        
        Antero ventrale (AV)
        
        Antero mediale (AM)
        
        Antero dorsale (AD), il più piccolo dei 3
        
        Afferenze date dal fascio mammillo-talamico e da fibre dell'ippocampo tramite il fornice. Le fibre del nucleo mammillare mediale raggiungono i nuclei AV e AM dallo stesso lato; le fibre del nucleo mammillare mediale raggiungo AD da entrambi i lati
        
        Le efferenze; i nuclei anteriori si portano verso la faccia mediale dell'emisfero, in un territorio compreso tra l'area limbica anteriore, la circonvoluzione del cingolo e la circonvoluzione paraippocampica. Regola la vigilnza, codificazione dei ricordi e il mantenimento dell'attenzione
        
        Nuclei mediali
        
        Ho il nucleo mediale dorsale (MD) costituito da una regione anteromediale (magnicellulare) e una posterolaterale (parvicellulare) oltre che una piccola formazione medialmente il nucleo mediale-ventrale (MV)
        
        Afferenze, riceve fibre dalla corteccia piriforme, amigdala e nucleo pallido ventrale. La porzione parvicellulare del MD ha anche afferenze della corteccia prefrontale, circonvoluzione del cingolo e area motoria supplementale. Ho anche afferenze dal globo pallido
        
        Efferenze, la porzione magnicellulare MD proietta sulle aree olfattive postero laterale e centrale della corteccia prefrontale anteriore e mediale
        
        Nuclei laterali (ventrali e dorsali)
        
        La regione ventrale può essere suddivisa in nuclei ventrali-anteriore (VA), ventrale-laterale (VL) e ventrale posteriore (VP)
        
        Il nucleo ventrale anteriore (VA), è posto fra le due lamine midollari interna e esterna e in avanti è in contatto con il nucleo reticolare. Le afferenze provengono dal globo pallido (che a sua volta riceve dall'area soppressoria, del lobo frontale tramite il corpo striato, sempre encefalico), dal nucleo pallido e dal putamen, connessi alla sostanza nera e dai nuclei cerebellari.
        Le efferenze raggiungono la corteccia nelle aree motrici primarie e secondarie. Le funzioni sono di tipo inibitorio, per il rilassamento muscolare
        
        Il nucleo ventrale laterale (VL) è costituito da una porzione anteriore, posteriore e laterale.
        La porzione anteriore ha afferenze dal globo pallido, la posteriore dal cervelletto e la mediale dalla sostanza nera.
        Le efferenze si portano all'area motrice primaria (area 4) e secondaria (area 6) del lobo frontale. Partecipa alla stabilizzazione degli impulsi motori passivi e attivi
        
        Il nucleo ventrale posteriore (VP) si divide in una zona laterale e mediale. La zona laterale VPL ha afferenze dal lemnisco mediale e dal fascio spinotalamico, la zona mediale VPM dal fascio trigeminale. Le efferenze vanno verso la corteccia sensitiva somatica primaria (aree 3,1,2) e l'area somatoestesica secondaria
        
        La regione dorsale comprende i nucleo laterale dorsale DL, laterale posteriore LP e il pulvinar.
        
        I nuclei LD e LP sono posti sulla faccia superiore del talamo, con afferenze dalla regione pretettale e efferenze che si portano fino alla corteccia del cingolo e alla parte superiore del lobo parietale
        
        Il pulvinar, nel polo posteriore, sopra il collicolo superiore ha afferenze dai corpi genicolati mediale e laterale e le efferenze arrivano all'area stereognosica, area ottica secondaria e acustica secondaria
        
        I nuclei proiettano i loro assoni alla corteccia telencefalica in modo specifico o diffuso, formando la corona radiata; sia gli assoni corticotalamici che talamocorticali raggiungono il nucleo reticolare del talamo che proietta ad altri nuclei talamici inibendone l'attività Corona radiata
      - Nuclei a proiezione diffusa, con connessioni sia per regioni corticali sia al tronco encefalico
        
        Sono rappresentati dai nuclei interlaminari, della linea mediana e del nucleo reticolare.
        
        I nuclei interlaminari sono posti nella lamina midollare interna e sono divisi in anteriori e posteriori. Hanno connessioni reciproche in ampie aree corticali con lo striato e il pallido. Alcune afferenze provengono dalla sostanza nera. Mediano l'attivazione corticale dalla FR del tronco encefalico
        
        I nuclei della linea mediana sono poste al di sotto dell'ependima della parete laterale del III ventricolo. Ho le afferenze dall'ipotalamo, lemnisco spinale. Le efferenze vanno all'ippocampo, amigdala e corteccia del cingolo
        
        Il nucleo reticolare costituisce una sottile lamina di sostanza grigia, tra lamina midollare esterna e capsula interna. Riceve fibre cortico-talamiche o talamo-corticali. Le fibre efferenti sono inibitorie. Ha funzione di reprimere la trasmissione dei segnali ritrasmessi dal talamo
  - - - La faccia superiore è orizzontale e decorre dal limite anteriore del III ventricolo ad una linea che decorre nella lamina quadrigemina. è delimitata medialmente dalla stria midollare del talamo e lateralmente dal solco opto-striato. La faccia è divisa in due poli dal solco corioideo; la faccia mediale (percorsa dalla tela corioidea e sormontata dal fornice) la parte laterale è il pavimento del ventricolo laterale, ricoperta da ependima che dà la lamina affixa. Posteriormente termina nel pulvinar e anteriormente nel tubercolo anteriore del talamo
      - La faccia mediale è rivolta verso il terzo ventricolo ed è compresa fra la stria midollare sopra e il solco ipotalamico sotto; spesso è presente la connessione intertalamica
      - La faccia inferiore è definita da un piano trasversale passante per il solco ipotalamico ed è in rapporto con l'ipotalamo medialmente e il subtalamo lateralmente
      - La faccia laterale è in rapporto con il braccio posteriore della capsula interna tramite la lamina midollare esterna
      - Il polo anteriore entra in rapporto con la colonna del fornice con cui delimita il foro interventricolare di Monro
      - Il polo posteriore/pulvinar superiormente è in rapporto con il ventricolo laterale e infero-lateralmente continua con i corpi genicolati laterali e mediali (del metatalamo)
- - - - Il nucleo subtalamico del Luys è posto medialmente alla capsula interna e ha forma biconvessa; inferiormente è in rapporto con la sostanza nera e medialmente con il nucleo rosso. In alto è separato dal talamo da un fascio di fibre
        
        Ha connessioni di afferenza con il nucleo pallido tramite il fascicolo subtalamico e con la corteccia frontale. Le efferenze raggiungono il pallido controlaterale, la sostanza nera e il talamo.
        
        Regola l'inizio della locomozione e della progessione in avanti
      - La zona incerta è posta nella porzione mediale del fascio che divide il nucleo subtalamico e il talamo. Ha afferenze della corteccia sensitiva motoria, nuclei cerebellari e trigeminali e dal midollo spinale, le efferenze vanno alla FR Zona incerta
      - I fasci di fibre superiori e inferiori alla zona incerta si uniscono medialmente e danno piccoli raggruppamenti detti i nuclei dei campi perizonali (H,H1 e H2)
      - I nuclei dell'ansa lenticolare posti all'interno dell'ansa reticolare collegano pallido e putamen con il talamo laterale
  - - - Il fascicolo lenticolare origina dalla parte mediale del nucleo pallido e si porta medialmente fra nucleo subatalmico e zona incerta dando il campo H2 di Forel, fino a raggiungere le fibre dell'ansa lenticolare, dando il campo H di Forel
        
        Il fascicolo talamico o campo H1 di Forel è formato dalla confluenza di fibre del campo H di Forel, che si portano ai nuclei ventrale anteriore e laterale del talamo, mentre le dentro e rubro talamiche si portano al VL e ai nuclei intralaminari Decorso fibre
      - Il fascicolo subtalamico è costituito da fibre dirette dal nucleo pallido al nucleo subtalamico
      - L'ansa lenticolare è data da fibre che originano dal nucleo pallido e dal putamen e si portano verso la regione ipotalamica del campo H di Forel; lungo il percorso incontrano i nuclei dell'ansa lenticolare dove posso avere sinapsi
- - - - Le fibre afferenti sono la stria midollare del talamo (margine dorso-mediale del talamo) con fibre della via olfattiva dall'area settale del lobo frontale.
      - I fasci efferenti sono l'abenulo-interpeduncolare che si porta verso il nucleo mesencefalico interpeduncolare che proietta alla FR. Dal FR ho la regolazione dei nuclei ipotalamici e neuroni autonomi pregangliari (in particolare tramite il fascicolo longitudinale dorsale dello Schutz raggiungono i nuclei salivatorio superiore e inferiore, e il nucleo motore dorsale del vago, cosicchè gli stimoli olfattivi producono saliva e secrezioni digestive)
  - - - Il recesso pineale è delimitato in alto dalla commessura abenulare, che comprende fibre della stria midollare che dal talamo si porta ai nuclei abenulari, e in basso dalla commessura posteriore, tesa fra i due talami in cui decorrono fibre dai nuclei pretettali e dal nucleo della commessura posteriore che si portano al nucleo viscero-effettore del III paio di n.c. per modulare i riflessi pupillari 1. Commessura abenulare 2. Commessura posteriore
      - Ghiandola endocrina caratterizzata da pinealociti, a stretto contatto con i vasi sanguigni. Dai 18 anni inizio ad avere depositi di ioni che danno la sabbia cerebrale
      - Organo neuro-endocrino che produce melatonina, che è regolata dalla luce e l'indolamina (correlata alla serotonina)
- - - - Sono caratterizzati da una porzione magnicellulare, il nucleo ventrale e una parvicellulare il nucleo dorsale
        
        Il nucleo ventrale riceve fibre dal nucleo del tubercolo quadrigemello inferiore tramite il braccio q. inferiore
        
        Il nucleo dorsale riceve sia fibre dal nucleo centrale del t. q. inferiore che da altri nuclei della via uditiva per rispondere a stimoli sonori che non
      - Si distaccano fibre che arrivano alla corteccia uditiva, in particolare il nucleo ventrale proietta alla corteccia uditiva primaria e anche alla corteccia uditiva in associazione con il lobo temporale
    - - Si riconosce un nucleo dorsale laterale e una formazione nucleare ventrale laterale (nucleo pregenicolato). Il nucleo dorsale laterale è caratterizzato da un complesso laminare a ferro di cavallo, con 6 lamine distinte, in cui le prime due hanno neuroni magnicellulari e le altri neuroni parvicellulari 6 lamine
        
        Gli strati magnicellulari sono raggiunti dagli assoni delle cellule ganglionari a rapido movimento, le lamine parvicellulari da assoni a lento adattamento
      - Riceve fibre della retina nasale controlaterale (lamina 1,4,6) e omolaterale (lamina 2,3,5)
      - Ho afferenze date dalle zone intralaminari tramite le proiezioni cortico-talamiche
      - Le fibre efferenti proiettano sulla corteccia visiva primaria a livello del labbro superiore ed inferiore della scissura calcarina e alcune piccole fibre si portano alla corteccia occipitale