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ecologia vegetale - Coggle Diagram
ecologia vegetale
Secalinetea Br. Bl. 1951 vegetazione annuale dei campi di colture autunno-vernine, chepoideitea. Artemisietea vulgaris Lohm., Preisg. et Tx. 1950 vegetazione perenne di aree ruderali. Molinio-Juncetea Br. Bl. 1939 Prati umidi
praterie--> Arrhenatheretea elatioris Br. Bl. 1947 Praterie stabili su suoli fertili in genere in aree di pianura, collina o montagna media o bassa
xeriche--> Collinari, montane, sub mediterranee o endalpiche
pascoli alpini--> Caricetea curvulae Br. Bl. 1948 pascoli su substrati acidi
Elyno-Seslerietea Br. Bl. 1948 pascoli su substrati basici
zone umide--> Phragmitetea Tx. et Preisg. 1942: canneti a Phragmites australis
detriti-- Thlaspietea rotundifolii Br. Bl. 1926. Rocce--> Asplenietea rupestris Br. Bl. 1934
bschi Querco-Fagetea Br. Bl. et Vlieger 1937: boschi di latifoglie a foglie caduche. Vaccinio-Piceetea Br. Bl. 1939: boschi di conifere. Quercetea ilicis Br. Bl. 1952: boschi mediterranei di sempreverdi
suolo--> alterazione processi che interessano roccia madre e sostanza organica inoltre esso si evolve--> supporto determinante per le piante, Lettiera e top soil sono le parti vive del suolo, ricche di organismi vivi e di sostanza organica
Aumento della densità apparente (maggiore di 1,6 g/cm3), riduzione della porosità, aumento del PH superficiale. Tipi di suoli sono: substrato autoctono - substrato alloctono.
suoli alloctoni--> tipo di trasporto--> Colluviale: legato alla gravità. Alluvionale: legato a gravità ma dovuto principalmente all’acqua. Morenico. Eolico.
alterazione chimica della roccia:
ossidazione. Riduzione. Soluzione
--> rocce calcaree. Idratazione.
idrolisi
(alterazione delle rocce silicee) H+ nel reticolo cristallino.
Alterazione fisica.
Alterazione chimica--> soluzioni colloidali
alterazione biologica--> licheni crostosi endolitici. decomposizione di prodotti vegetali.
qualità del suolo--> Un suolo di alta qualità chimico-fisiche può fornire servizi ecosistemici indispensabili per le piante.
Cambia con il grado di compattamento del suolo Da 0,8 -1 g/cm3 a 1,7 g/cm 3, densità apparente influenza numerosi elementi. Carbonio influenza: struttura, densità, ritenzione idirca, colore, nutrimento, ph, attività microbica
Carbonio organico e sostanza organica non sono la stessa cosa:
Carbonio organico x 1,72= SOrganica
Determina la porosità: microaggregati 0,2- 0,3 mm
macroaggregati 0,3 - 20 mm
Porosità molto importante per gli scambi gassosi
Suoli zonali (evoluti)--> Suoli bruni: mull. Podsol : rocce acide, climi umidi e freddi-foreste di resinose. Suoli rossi. 3 Suoli in condizioni particolari (intrazonali): Vertisuoli: in condizioni di alternanza di secco e umido, Suoli idromorfi: falda freatica. Suoli alomorfi : litorali o continentali
Il grado di acidità di un suolo viene espresso dal pH (logaritmo inverso della concentrazione di H+ Determinante per piante e batteri:
azotofissatori 6,5 - 7,2, funghi < 6. PIANTE ACIDOFILE E CALCIFILE
Orizzonte organico (O1 e O2), zona d'eluviazione (A E), zona di accumulo (B1,2,3), substrato pedogenetico alterato. roccia in posto (litosuoli, ranker, rendzine)
introduzione-->
habitat
vegetazione--> insieme di vegetali
sinecologia--> la scienza che studia gli ecosistemi visti come un tutto unico, la loro dinamica e gli equilibri derivanti dall'interazione delle loro componenti
fattori che influenzano la vegetazione: EDAFICI, BIOLOGICI, TOPOGRAFICI, CLIMATICI
LUCE per piante verdi verso i 555 nm
velocità fotosintesi tra piante C3 e C4 è differente
PIANTE SCIAFILE ED ELIOFILE (L)--> EFFICIENZA SCAMBIO CO2 dipende dalla presenza o meno della luce
FENOLOGIA--> studio eventi biologici e delle cause dei loro ambienti temporali
brevidiurne (Poinsettia), longidiurne e neutrodiurne (Zea mays). Foglia percepisce luce
differenzia nella fioritura tra specie annuali e perenni
Semi fotoblastici: che necessitano di luce per germinare (circa il 70% delle specie)
Semi afotoblastici che vengono limitati dalla presenza di luce (25% delle specie)
Semi indifferenti (circa 5%, la maggior parte delle specie coltivate)
piante nei ripristini ambientali, piante che possono essere inserite dall'uomo oppure crescere spontaneamente
floristica--> dove le specie sono presenti (stazione), areale di distribuzione--> area dove vi è la pianta
importante capire quanto la pianta fotosintetizza in presenza di radianza crescente
pianta avrà scambi di CO2, fino a un certo punto in cui non si aumenterà più la fissazione della CO2, si arriva ad una saturazione. C4 danno molta fotosintesi
specie eliofile e sciafile
neutrodiurne
File 2--> tipi diversi di piante in base alla temperatura
megaterme (Opuntia ficus indica), mesoterme (Olea europaea), microterme (Fagus sylvatica), echistoterme (Saxifraga oppositifolia)
temperatura importante per tutti i processi fisiologici: 20-25 °C e poi reprimendoli. Sulla respirazione, portandola fino a 50°C e successivamente inibita per inattivazione degli enzimi. Sotto 0 °C entrambi i processi sono rallentati ma ancora presenti in conifere e licheni.
fanerofite sono alte più di 2 metri dal suolo, detti camefite fino a 2 metri, emicriptofite sono a livello del suolo , geofite sono situate sotto terra, idrofite son gemme in acqua, terofite sono sotto forma di seme
stagionalità nell'emissione delle foglie (caducifoglie), resistono a basse temperature. Preparazione gemme e poi dormienza. Superamento a ciclo annuale con superamento della stagione avversa sottoforma di seme, forme a cuscinetto nei climi freddi.
vernalizzazione--> Forme particolari: forme a rosetta, a cuscinetto, nanismo, foglie piccole, radici profonde, ciclo rapido, autofecondazione, gemme a poca distanza dal terreno...... IPCC DOCUMENTO (DA SAPERE)
Per una pianta evidenzia i cambiamenti di aspetto climatici che avvengono in estate. Si parla di autofenologia quando si considerano organismi singoli, sinfenologia che si considerano intere formazioni vegetali. Fenomeni vegetativi e riproduttivi sono quelli più facilmente osservabili. Le piante di maggiore interesse a tale scopo sono quelle che hanno una maggiore “ampiezza ecologica” cioè che presentano un vasto areale (cosmopolite); .
2 more items...
semi: fotoblastici, afotoblastici, indifferenti
longidiurne e brevidiurne
acqua e piante--> idrofite vivono in acqua, igrofite invece vivono in aree a falda superficiale, poi vi sono e mesofite, le xerofite e le tropofite che si adattano a variazioni idriche. Importante evidenziare il potenziale idrico, utile per gli spostamenti dell'acqua: idrofite: ψ < -5, -10 bar, mesofite ψ < -20 bar, xerofite ψ < -40 bar
le xerofite sono divise in specie che fuggono lo stress (effimere) e specie resistenti allo stress che sono tolleranti o evitatrici (se conservano acqua di 1/4000 di peso al giorno) o disperditrici (perdita di 5 volte il loro peso di acqua). Bilancio idrico avviene nella notte
piante conservatrici--> Assenza delle foglie, fusto fotosintetizzante. Strato pruinoso biancastro, cuticola spessa Forme sferiche, emisferiche, con costolature (Cactus, Cereus, Lithops). Forme a pala appiattita, Parenchimi acquiferi abbondanti.
piante disperditrici--> Caduta rapida del potenziale idrico ψ – 15 bar in 1 ora, Eucaliptus sp., Laurus nobilis, Olea europaea
specie tolleranti lo stress idrico-->Disisdratazione estrema (95%)
Potenziale idrico < -100 bar, stato di quiescenza, piante dei deserti, disidratazione lenta e rapida reidratazione
adattamenti all'ambiente acquatico
acque ferme--> Stomi sulla parte superiore. Fiori sopra la superficie, Foglie con parenchimi aeriferi, ampie e galleggianti o sommerse e fluttuanti. Piante radicanti e galleggianti. Acque correnti--> Foglie di due forme diverse (eterofillia): ampie e nastriformi (Ranunculus sp. pl.), radici ancorate al suolo, accrescimento a isola, fiori sulla superficie
.
Poche specie sono alofite (non più del 2% del totale delle piante) le altre vengono danneggiate dal sale.
Ic: Indice di continentalità Ic = Tmax - Tmin. Io: Indice ombrotermico Io = (Pp/Tp) 10
climi di koeppen
situazione in Italia dei climi