Da un racconto di un episodio della sua infanzia é possibile capire la violenza psicologia che ha dovuto subire nel corso della sua vita per poter mostrare la propria intelligenza. Marie fu anche vittima dei problemi economici della sua famiglia. Trova lavoro e si appoggia alla sorella, la quale viveva con il marito. Nonostante queste limitazioni, riesce a continuare i suoi studi, durante i quali incontra l'uomo che sposerà, Pierre Curie, con il quale farà una figlia. Una donna, diventata madre e moglie, caratterizzata da una tale determinazione che la porterà a raggiungere una delle soddisfazioni più grandi della sua vita, il Nobel. La morte del marito permise alla società di etichettarla come la cosiddetta "vedova illustre", dunque non si trattava più di una grande scienziata ma solo di una moglie rimasta senza marito. I frutti dei suoi studi vennero messi in secondo piano dalla notizia di un suo possibile amore, facendomi capire come sia semplice per una donna essere resa superficiale. Marie Curie, per gli uomini, sarebbe dovuta essere solo una moglie, una madre, poi una vedova e infine un'amante, ma lei non si fermò a questo e divenne ciò che desiderava: una donna.
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