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METACOGNIZIONE - Coggle Diagram

- - - - Processi rifl relativi a se stessi, alla cap di rappr i propri stati mentali e ragionare su essi
        
        Sottofunz differenziazione
        
        Cap di riconoscere la natura soggettiva dei contenuti mentali; distinguere tra il proprio mondo interiore e la realtà esterna
        
        Sottofunz integrazione
        
        Cap di rifl sui propri proc mentali per comprendere somiglianze, differenze, transizioni, per costruire narrazioni coerenti della propria vita psico e visione integrata di sè e per organizzare il comp
        
        Sottofunz monitoraggio
        
        Abilità di identificare componenti dei propri stati mentali in termini di pensieri ed emo e di metterle in rel tra loro e con eventi esterni
    - - DOMINIO COMPRENSIONE DELLA MENTE ALTRUI
        
        Cap di rifl sulla mente delle altre persone in termini di contenuti e di proc mentali
        
        Sottofunz integrazione
        
        Cap di costruire visione coerente dei proc mentali altrui
        
        Sottofunz decentramento
        
        Cap di descrivere stati mentali e azioni altrui a prescindere dal proprio punto di vista o coinvolgimento
        
        Sottofunz monitoraggio
        
        Cap innata di cogliere lo stato emotivo altrui attr lettura di espr facciali
    - - Strumenti per regolare gli stati interni fonte di sofferenza; cap di affrontare i propri stati interni come problemi da risolvere e non fatti e utilizzare le proprie conoscenze psico per pianificare strat di coping flessibili e adeguate
      - Mastery livello 1
        
        Azione diretta su organismo, ambiente, ricorso al supporto interpersonale > no controllo cogn/metacogn ma azione su contesto
      - Mastery livello 2
        
        Regolazione più attiva e consapevole (modificare comp, concentrarsi, distrarsi...)
      - Mastery livello 3
        
        Intervento diretto sui propri stati mentali mettendoli in discussione criticamente
- - - - DEFICIT DI MONITORAGGIO
        
        DP narcisista, evitante (ritiro sociale e distacco interpersonale)
      - DEFICIT DI DIFFERENZIAZIONE E INTEGRAZIONE
        
        DP borderline (caos e instabilità)
      - DEFICIT DI DECENTRAMENTO E DIFFERENZIAZIONE
        
        DP paranoide, schizotipico (tratti bizzarri)
  - - - 2) Individuare pensieri ed emo che costituiscono gli stati problematici del pz
        
        3) Riconosceere gli stati problematici come pattern ricorrenti di esperienza soggettiva
        
        4) Uso di promemoria
        
        Per riassumere e ricordare quanto detto in seduta sugli stati problematici
        
        5) Focalizzarsi sui processi di transizione
        
        6) Ricostruire le sequenze degli stati problematici
        
        2 more items...
        
        Rifl su come il pz entra ed esce da ogni stato mentale problematico: prima focalizzandosi sugli eventi, poi sulle interpretazioni degli eventi
        
        Riconoscere gli stati problematici come pattern ricorrenti (che è uno step oltre il riconoscere la loro esistenza) e dare un nome
        
        Attr compiti di auto-osservazione; guidare il pz a riconoscere emozioni, pensieri, immagini mentali, riconoscendone il carattere a volte contraddittorio
      - Attenzione e rifl del pz focalizzate su contenuti e proc mentali attr stile conversazionale adatto: Noi universale, Trasparenza delle intenzioni
- - - - Inizialmente termine usato nello studio dei primati, poi adottato dal resto della comunità scientifica interessata alla social cognition; studiata soprattutto in ambito infantile > la ToM riguarda le capacità in nuce, anche implicite, di riconoscere e ragionare sugli stati mentali
    - - Termine introdotto e affermato soprattutto in ambito psicodinamico > generale attitudine di un individuo a pensare a sè e agli altri in modo implicito ed esplicito, in termini di stati e processi mentali