Conosce in seguito il neoplatonismo leggendo Plotino, e abbandona dunque il manicheismo per avvicinarsi al Cristianesimo, riprendendo le concezioni neoplatoniche di ritorno dell’anima dal mondo sensibile al mondo sovrasensibile e di DIo incorruttibile e incorporeo, identificato nell’idea di Bene. In accordo con il Cristianesimo, il neoplatonismo sostiene inoltre che il Male non ha una propria realtà ontologica, ma è assenza di bene. Se Dio è l’essere ed è il bene, è dunque il contrario del male. Ammettere l’esistenza del male significa ammettere il non essere. Per i cristiani infatti la materia è stata creata da Dio, ed egli crea soltanto il bene.
Il vescovo cattolico Ambrogio, che lo accoglierà a Milano, avrà un ruolo essenziale per la sua conversione
La conversione avverrà in seguito a un profondo contrasto interiore e con l’intenzione di affidare se stesso a Dio in modo da poter sfuggire al Male
-