TERREMOTI O SISMI
TEMPI DI ARRIVO delle onde - immagine slide 20
sismografo strumento che registra le onde sismiche
Il funzionamento del sismografo si
basa sul principio d’inerzia.
- Corpo di massa elevata, non vincolato al terreno,
che tende a mantenere il proprio stato di quiete
per inerzia e collegato ad un pennino. - Rullo di carta solidale al terreno che scorre con velocità
costante e si muove quando il terreno vibra. (immagine slide 22)
sismogramma grafico del movimento del terreno
come si calcola la DISTANZA di un terremoto?
- Il tempo che intercorre tra l’arrivo delle onde P e
quello delle onde S
ci fornisce la distanza dell’epicentro. - All’aumentare della distanza dall’epicentro
aumenta il ritardo.
PERICOLOSITÁ sismica più pericoloso ai margini
zone di DISTRIBUZIONE di vulcani e terremoti ai margini
quanto è forte un terremoto?
Non è corretto parlare della forza di
un terremoto.
Si possono calcolare:
- l'energia sprigionata da un sistema
- i danni causati dal sistema
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dromocrone sono curve che indicano
i tempi di propagazione delle onde
in funzione della distanza (immagine slide 27)
la SCALA RICHTER
La scala Richter è stata
messa a punto nel 1935
dal sismologo statunitense
Charles Francis Richter
è utilizzata per determinare
l’energia rilasciata
da un terremoto.
Misura la magnitudo.
Magnitudo M = log10 (A/A0
)
grandezza indirettamente legata all’energia liberata all’ipocentro
A = massima ampiezza misurata di un’onda sismica, espressa in
μm, registrata da un sismografo standard (Wood-Anderson ora non
più in uso) posto alla distanza di 100 km dall’epicentro.
A0 = è la massima ampiezza di un terremoto di intensità standard
di riferimento che produce una oscillazione massima di 1 μm a una
distanza di 100 km.
Quando A è uguale a 1 μm, 1 μm/1 μm = 1
si considera una magnitudo uguale a 0.
10X = 1 → 100 = 1
Esempio: A/A0 = 100 → 10x = 100 → 102 = 100 quindi MAGNITUDO 2
è quindi una SCALA LOGARITMICA in base 10
Un terremoto di grado 1,
registrato alla distanza standard,
determina una ampiezza massima
della traccia 10 volte superiore a quella
di un terremoto di grado 0,
un terremoto di grado 5 ha una ampiezza massima del
sismogramma 105 volte maggiore di quella del terremoto di
grado 0 ... e così via.
conoscendo l'ampiezza massima misurata sul sismogramma e l'intervallo tra l'arrivo delle onde P e delle onde S, si può calcolare la magnitudo del terremoto (immagini slide 35, 36, 37)
INTENSITÁ
L’intensità di un terremoto
è la misura degli effetti del sisma.
la SCALA MERCALLI
Una scala di intensità, composta
inizialmente di 10 gradi, fu proposta
nel 1902 dal vulcanologo e sismologo
italiano Giuseppe Mercalli.
la SCALA MSC
L’intensità è ricavata da dati
in parte soggettivi come la valutazione
degli effetti del sisma su cose e persone.
Per questo motivo è una grandezza
meno attendibile della magnitudo.
è divisa in 12 gradi (immagine slide 41)
ISOSMIE
aree in cui il sisma si è manifestato con uguale intensità
EFFETTI DIRETTI dei terremoti
Vibrazioni del terreno,
dipendono dal tipo di terreno.
I danni anche dal tipo di edifici.
Dislocazione di faglie,
il danno è proporzionale
allo spostamento ma anche
alla posizione della faglia.
Variazioni di quota topografica, con
particolare danni per le zone costiere.
EFFETTI SECONDARI dei terremoti inondazioni, tsunami, liquefazioni del suolo, compattazione del suolo, frane e valanghe, incendi, fuoriuscita di sostanze tossiche
PREVISIONE DETERMISTICA
È data dall’osservazione di fenomeni precursori
che costituiscono i segni di un imminente sisma.
Sono tanti, difficili da riconoscere e quantificare.
➢ serie di microsismi rilevabili solo strumentalmente;
➢ variazioni brusche di livello dell’acqua nei pozzi;
➢ deformazioni del terreno;
➢ variazioni di caratteristiche fisiche delle rocce;
➢ comportamento atipico degli animali;
➢ emissione di radon dal terreno.
È un metodo poco affidabile.
PREVISIONE PROBABILISTICA
➢ Si basa sulla teoria del rimbalzo elastico
e sulla conoscenza storica della sismicità
di una determinata area.
➢ Permette di calcolare, a partire dall’ultimo evento, quanto
tempo dovrà più o meno passare prima che l’energia che
continua ad accumularsi nelle rocce si liberi di nuovo
bruscamente sotto forma di onde sismiche.
➢ Non permette di stabilire con esattezza né dove né quando
si verificherà il sisma ma può servire
a identificare le zone a rischio.