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sistema cardiovascolare III - Coggle Diagram
sistema cardiovascolare III
impulsi elettrici che si generano nel nodo del seno e che poi vengono trasmessi a tutte le altre cellule cardiache possono essere misurati con l'
elettrocardiogramma
elettrodi che vengono posti sui polsi, sulle caviglie, sulla superficie del torace, sono ad una certa distanza dal cuore
primi tre elettrodi che vengono posizionati: uno al polso destro, uno al polso sinistro, il terzo alla caviglia sinistra (
triangolo di Einthoven
)
tre derivazioni
bipolari
1 o D1: collegando l'elettrodo al polso destro con quello sinistro
2 o D2: collegando l'elettrodo al polso destro con quello alla caviglia sinistra
3 o D3: collegando l'elettrodo al polso sinistro con quello alla caviglia sinistra
si ottengono le derivazioni
aumentate
o di
Goldberg
aVR: collegando l'elettrodo al polso destro verso la somma degli altri due
aVL: collegando l'elettrodo al polso sinistro verso la somma degli altri due
aVF: collegando l'elettrodo alla caviglia sinistra verso la somma degli elettrodi posti ai polsi
6 derivazioni che si ottengono con gli elettrodi
precordiali
, che sono posti vicino al cuore, sulla superficie del torace, in posizioni standardizzate (
derivazioni unipolari di Wilson
)
V1
: quarto spazio intercostale, in corrispondenza della linea marginosternale destra
V2
: quarto spazio intercostale, in corrispondenza della line marginosternale sinistra
V3
: a metà strada tra V2 e V4
V4
: sul quinto spazio intercostale
V5
: intersezione tra quinto spazio intercostale e la linea ascellare anteriore sinistra
V6
: intersezione tra quinto spazio intercostale e la linea ascellare sinistra
ciascuno di questi è collegato con la somma dei tre elettrodi che si trovano ai vertici del triangolo di Einthoven
il cuore può essere esplorato sul piano frontale (Einthoven) e sul piano orizzontale (precordiali)
in tutto: 12 derivazioni e 12 tracciati
servono almeno 2 elettrodi
coppia= derivazione ogni volta che si collegano due elettrodi e si registra una traccia
tracciato tipico
onde= deflessioni verso l'alto o verso il basso di un tracciato
sono denominate con le lettere P, Q, R, S, T, U
intervalli= un'onda più un segmento in cui la traccia è più o meno piatta, la precede o la segue
prima onda: onda
P
, che rappresenta un evento elettrico: passaggio dell'impulso elettrico attraverso gli
atri
del cuore (
depolarizzazione
)
passaggio attraverso il nodo atrio-ventricolare: l'impulso è circoscritto ad una piccola regione
onda
Q
: quando l'impulso percorre il
setto interventricolare
onda
R
e onda
S
: passaggio in corrispondenza dell'
apice del cuore
e le
pareti ventricolari
per poi ritornare alle basi dei ventricoli
(
complesso QRS
), depolarizzazione dei ventricoli del cuore
onda
T
:
ripolarizzazione
dei
ventricoli
(nell'ECG si vede solo la depolarizzazione ventricolare e non la ripolarizzazione degli atri perchè i ventricoli hanno una massa maggiore; avvengono in contemporanea)
onda
U
: evento elettrico che
riguarda i muscoli papillari
, può vedersi o meno
gli eventi elettrici sono l'innesco per gli eventi meccanici (contrazione/accorciamento cellulare); il PA di una cellula muscolare dura di più rispetto al PA di un neurone, così come lo sviluppo di forza (250-300 msec)
depolarizzazione: da -90 millivolt a un valore positivo; ripolarizzazione: ritorno lentamente ai numeri negativi; ripolarizzazione veloce: il potenziale dopo essere stato per un po' di tempo vicino lo 0, torna al valore di -90millivolt
attività meccanica del cuore: ciclo cardiaco
ciclo cardiaco= insieme di eventi meccanici in seguito al potenziale di azione che ha invaso le pareti degli atri e dei ventricoli
sistole
: le cellule del cuore di contraggono
atriale/ventricolare
diastole
: cellule muscolari si rilassano
atriale/ventricolare
sistole atriale
la contrazione delle pareti degli atri fa si che le camere atriali diminuiscano di volume, il sangue che si trova al loro interno viene compresso, la sua pressione aumenta e questa pressione tende a spingere il sangue verso i ventricoli
passaggio attraverso l'ostio atrio-ventricolare destro e sinistro, le valvole che normalmente chiudono questi osti (valvola mitralica e tricuspide) si aprono e permettono il passaggio del sangue dall'atrio sinistro al ventricolo sinistro oppure dall'atrio destro al ventricolo destro
il ventricolo che riceve il sangue si dilata
quando gli atri sono in sistole, i ventricoli sono in diastole perchè l'impulso li percorre prima
consente il passaggio del sangue dall'atrio al ventricolo
mentre il ventricolo è pieno di sangue, l'impulso elettrico ha attraversato le pareti ventricolari e le cellule si contraggono: comincia la
sistole ventricolare
le pareti delle camere ventricolari si contraggono e il loro volume diminuisce
le pareti dei ventricoli spingono sul sangue all'interno del ventricolo
il sangue entra in pressione e cerca di uscire
quando il ventricolo si contrae non può passare dal ventricolo all'atrio
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diastole ventricolare
la pressione nei ventricoli diminuisce e diventa inferiore alla pressione del sangue che c'è nell'aorta o nell'arteria polmonare, le valvole semilunari bloccano il passaggio inverso
dura meno di un secondo (a riposo: 0,8 secondi)
sistole atriale/diastole ventricolare
sistole ventricolare isovolumetrica
sistole ventricolare eiettiva
diastole ventricolare isovolumetrica
diastole ventricolare con riempimento dei ventricoli
gittata cardiaca
volume del sangue espulso dai ventricoli
sistolica
volume di sangue che viene espulso da un ventricolo durante una sistole ventricolare eiettiva
individuo adulto: 70 ml di sangue
cardiaca (o portata)
volume di sangue espulso dai ventricoli durante un minuto
due parametri
gittata sistolica
frequenza cardiaca (quante sistole ci sono in un minuto)
frequenza cardiaca (FQ) X gittata sistolica (GS)= gittata cardiaca
frazione di eiezione
: percentuale di sangue che viene espulsa nella sistole, normalmente è del 50%, al di sotto significa che il cuore ha una capacità di pompa ridotta (insufficienza cardiaca)
riflette la capacità che il cuore ha di pompare il sangue
deve essere adattata alle esigenze dell'organismo
meccanismi intrinseci:
legge di Frank-Starling
controllo nervoso: sistema nervoso simpatico e parasimpatico , controllano la frequenza cardiaca, quindi anche la gittata cardiaca, e aumenta la gittata sistolica
controllo ormonale: catecolamine stimolano la gittata sistolica
è possibile controllare influenzare/modificare la gittata cardiaca controllando la gittata sistolica o la frequenza cardiaca
legge di Frank-Starling
la gittata sistolica si adegua al riempimento ventricolare
aumentando il volume del sangue contenuto nel ventricolo alla fine del riempimento aumenta anche la gittata sistolica o la pressione del sangue all'interno del ventricolo durante la sistole ventricolare
equilibrio tra il sangue che arriva al cuore e il sangue che esce dal cuore per essere spinto nei vasi
evita che il cuore si dilati o si svuoti più di quello che avviene fisiologicamente
basi fisiologiche: sarcomero, quando si allunga aumenta la forza che riesce a sviluppare davanti ad una contrazione, se viene accorciato la forza generata diminuisce
più i ventricoli si riempiono, più i sarcomeri si allungano
l'allungamento dei sarcomeri durante comporta che ad un certo punto durante la contrazione si sviluppi una forza maggiore
più un ventricolo si riempie più si contrae energeticamente e quindi riesce ad espellere un volume di sangue maggiore
controllo nervoso e ormonale della gittata
controllo nervoso della gittata cardiaca: sistema simpatico e sistema parasimpatico
SS: aumenta la frequenza cardiaca e stimola la forza di contrazione dei ventricoli (gittata sistolica)
aumentando questi due parametri aumenta anche la gittata cardiaca
SP: riduce la frequenza cardiaca e di conseguenza anche la gittata cardiaca
controllo ormonale: midollare del surrene, secerne le catecolamine usare dal SNS, infatti il controllo è uguale a quello operato dal SNS ma più lento siccome gli ormoni devono essere secreti nel sangue e arrivare al cuore dove esercitano i loro effetti