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L'ELLENISMO - Coggle Diagram
L'ELLENISMO
OPERE
Galata morente e Galata suicida
Sculture di Epigono realizzate nel 220 a.C. in bronzo e successivamente nel I secolo a.C. copiate in marmo.
La loro disposizione suggerisce ad un movimento originato dalla galata morente andando a culminare nella galata suicida
Galata morente
La postura dell'uomo è complessa , la gamba destra è piegata e posta sotto quella sinistra. La mano destra è appoggiata a terra dietro la schiena per aiutarsi ad alzarsi. Il busto appena ruotato in direzione opposta delle gambe. La fronte è aggrottata e la tesa è reclinata
i volto di entrambi è caratterizzato da un'espressione di coraggio e fierezza anche nel momento di morte
Galata suicida
Questa scultura è più ricca di movimento: le gambe divaricate, corpo muscoloso. con la mano destra è intento a immergere la spada nelle clavicole; mentre, con l'altro braccio, sorregge la compagna.
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Nike di Samotracia
Scultura realizzata da Pitocrito di Rodi nel 190 a.C. per celebrare la vittoria della flotta dei Rodii
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Lacoonte
Laocoonte e i suoi figli è una monumentale scultura ellenistica che racconta la drammatica morte del sacerdote troiano assalito da due mostruosi serpenti marini
La storia di Laocoonte risale al tempo della guerra di troia. Quando egli aveva cercato di impedire l'entrata del cavallo a Troia. Così lui e i suoi due figli vennero assaliti da dei serpenti provenienti dal mare
Il sacerdote Laocoonte è seduto su un altare lapideo e tenta di liberarsi dalle spire del mostruoso serpente marino. Laocoonte si torce verso la sua destra mentre il serpente lo morde al fianco sinistro. Il figlio sembra ormai privo di vita mentre quello di destra cerca di allentare la stretta del serpente
Laocoonte è rappresentato nel momento di maggior tensione muscolare, con il volto sofferente e angosciante, mentre cercava di liberare i figli dalla stretta dei serpenti.
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Ciascuno dei personaggi che compongono la statua sono stati realizzati da artisti diversi, ma operanti della stessa bottega: Agesandros, Athenodoros e Polydoros
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SCULTURA
Comuni a tutta l'arte ellenistica sono i soggetti dionisiaci, giocosi, a volte erotici, che esprimevano i cambiamenti in atto nella società
La scultura ellenistica assunse nuovi caratteri: la tendenza all'idealizzazione e al perfetto equilibrio, tipica dell'arte classica, fu sostituita dalla rappresentazione dei particolari brutti, grotteschi e comici; alla semplicità classica si sostituirono il virtuosismo dell'artista e un forte senso analitico, che si esplica nello studio dell'anatonomia