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SCULTURA GRECA: PERIODO ELLENISTICO - Coggle Diagram
SCULTURA GRECA: PERIODO ELLENISTICO
Caratteri generali:
Alessandro Magno muore a Babilonia nel 323 a.C., lasciando un impero vastissimo. Dopo la sua morte l'impero si divise in numerosi regni cosiddetti "ellenistici", retti dai suoi generali.
Per ellenismo si intende l'ellenizzazione dei territori conquistati: il vincitore greco porta al vinto la sua cultura, ma dal vinto eredita altri valori.
Koine
I committenti delle grandi opere sono i regnanti , i potenti o i ricchi. Carattere distintivo dell'arte ellenistica perciò la celebrazione del singolo.
Gli artisti viaggiano sempre di più.
OPERE
Nike di Samotracia
La Nike è protesa contro il cielo, mentre a terra sulla prua di una nave virgola e si mostra ad ali spiegate in un dinamismo e in una vitalità prorompenti.
Attribuita a Pitocrito di Rodi; proviene dall'isola di Rodi; realizzata per celebrare le vittorie della flotta dei Rodii, alleati di Roma e Pergamo, contro Antioco III re di Siria.
Il vento modella il suo corpo contro cui si incolla la veste leggera che quasi si dissolve, mettendo quindi in evidenza i seni turgidi, le curve morbide del ventre e il leggero infossamento dell'ombelico. Allo stesso tempo il vento torce l'abito che si avviluppa nello spazio fra le due gambe tenute scostate, sottolineandone la tensione e procurando anche il necessario contrasto chiaroscurale a quelle parti del corpo che risultano, invece, appena velate e in piena luce
Glata morente e galata suicida
220 a.C.; copie romane di opere di Epigono; realizzate a Pergamo.
I volti dei personaggi maschili denotano forza, coraggio, fierezza, pur nel momento estremo della morte; quello della giovane donna appare, invece, già completamente rilassato nel sonno eterno.
Galata morente
La testa, dalla fronte aggrottata, tesa nello sforzo, è reclinata.
Giace sul proprio scudo ed è pensato per una veduta frontale. La gamba destra è piegata e portata sotto quel sinistra distesa; il braccio destro è tirato indietro perché la mano, poggiata a terra, possa far leva in un ultimo tentativo dell'uomo di rialzarsi. La mano sinistra è appoggiata sul ginocchio destro.
Indossa il torques, un collare di metallo ritorto tipico dei galli.
Galata suicida
Mentre con il braccio destro si immerge la corta spada tra le clavicole, con il sinistro il galata sorregge con gesto virile e pietoso il corpo della compagna che lentamente, già piegata sulle ginocchia, si abbandona alla morte.
Le gambe divaricate del giovane e muscoloso guerriero consentono un sicuro equilibrio al corpo, impegnato in un moto di avvitamento, con busto e gambe protesi verso destra e la testa fiera rivolta a sinistra.
Il riconoscimento del valore della forza del nemico barbaro è da intendere come motivo che rendeva maggior gloria al re Attalo I, capace di vincere anche popolazioni così fiere e bellicose.
Laooconte
Laooconte è colto nel momento di maggior tensione muscolare, con i volto sofferente e angosciato.
Testimonianza del clima cosmopolita degli artefici ellenistici.
Proviene dall'isola di Rodi; gruppo scultoreo che narra un importante capitolo della guerra di Troia: Laooconte e i suoi figli che cercano di liberarsi dai serpenti creati dalla dea Atena per aiutare i greci.
Ciascuno dei personaggi componenti del gruppo scultoreo è dovuto ad artisti diversi.