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LE OBBLIGAZIONI 3 - Coggle Diagram

- - - - La delegazione di debito (o delegazione a promettere) si verifica quando il debitore (delegante) affida ad un soggetto (nuovo debitore o delegato) l'incarico di assumere il debito nei confronti del creditore originario (delegatario; ad es: "la prego di volersi obbligare nei confronti di Tizio e pagare a lui la somma di mille euro che lei mi deve)
        
        Il delegato, obbligandosi verso il creditore ad adempiere, esegue la "delega" ricevuta dal delegante e delegatario. Il contratto di assunzione delegatoria del debito altrui ha, dunque, causa esterna.
  - - - Il fatto che il delegato si assuma l'obbligo di effettuare la prestazione del delegante non libera quest'ultimo dal debito originario: il delegante resta infatti solidalmente obbligato insieme al delegato (delegazione cumulativa) sebbene il delegatario non possa pretendere il pagamento dal delegante se prima non lo abbia richiesto al delegato.
        
        Tuttavia il delegatario può con dichiarazione espressa acconsentire a liberare subito il delegante, conservando quale unico debitore il delegato: c.d. delegazione liberatoria. La delegazione liberatoria importa altresì l'estinzione di tutte le garanzie annesse al credito, a meno che colui che le ha prestate non consenta espressamente a mantenerle. Qualora però risulti che il delegato era insolvente già al momento in cui ha assunto l'obbligo verso il delegatario, quest'ultimo conserva il suo credito nei confronti del delegante nonostante la dichiarazione di liberazione.
    - - Peraltro in questo caso il creditore non può rivolgersi al delegato per ottenere l'adempimento della prestazione dovutagli, salvo che quest'ultimo si sia a ciò obbligato nei confronti del creditore stesso: di regola, quindi, il delegato non si obbliga personalmente verso il delegatario, ma semplicemente si impegna nei confronti del delegante ad estinguere un suo debito nei confronti del delegatario.
  - - - a) qualora abbia promesso di pagare al delegatario quanto esso deve al delegante - in base al rapporto di provvista - potrà opporre al delegatario tutte le eccezioni che avrebbe potuto opporre al delegante;
      - b) qualora abbia promesso di pagare al delegatario quanto questi deve ricevere dal delegante - in base al rapporto di valuta - opporre al delegatario tutte le eccezioni che a quest'ultimo avrebbe potuto opporre il delegante;
      - c) qualora abbia promesso di pagare al delegatario quanto questi deve ricevere dal delegante - in base al rapporto di valuta - ma nei limiti di quanto da esso delegato dovuto al delegante – in base al rapporto di provvista - potrà opporre al delegatario sia le eccezioni che a quest'ultimo avrebbe potuto opporre il delegante, sia quelle che esso delegato avrebbe potuto opporre al delegante;
      - d) qualora abbia promesso di eseguire al delegatario un pagamento senza far però riferimento né al rapporto di provvista né al rapporto di valuta - delegazione pura - non potrà opporre al delegatario le eccezioni che inficino l'uno o l'altro rapporto di base; solo in caso di nullità (o inesistenza) del rapporto di valuta, potrà opporre le eccezioni relative al rapporto di provvista: nullità della doppia causa.
- - - - La cessione del credito è un possibile elemento del contenuto di una vendita, di una transazione, di una donazione o di altro contratto.
    - - Alcuni crediti però non possono essere ceduti, come i crediti alimentari o lo stipendio derivante da pubblico impiego. :warning:
  - - - Un credito si può trasferire anche per un rapporto obbligatorio tra cedente (vecchio creditore) e cessionario (nuovo creditore): se il cessionario è creditore del cedente, questi, invece di eseguire la prestazione dovuta, può attribuirgli il diritto di pretendere l'adempimento di un'altra prestazione che egli stesso vanta nei confronti di un terzo (debitore ceduto).
        
        L'obbligo del cedente nei confronti del cessionario si estingue con il soddisfacimento da parte del debitore ceduto nei confronti del cessionario e non più del cedente.
    - - Il credito può essere ceduto per garantire l'adempimento di un'obbligazione del cedente nei confronti del cessionario.
        Se alla scadenza dell'obbligazione il cedente adempie, il cessionario deve restituire il credito ceduto; diversamente, il cessionario si può soddisfare sul credito del ceduto, non quale creditore del cedente, ma come titolare dello stesso, evitando che gli altri creditori (del cedente) possano concorrere sullo stesso credito.
        
        Spiegazione più accurata su Word.
        
        (ES. Tizio mi deve 50€, e Caio deve a Tizio 30€. Tizio mi da il suo credito di 30€ come garanzia del fatto che mi ridarà i miei 50€. Se Tizio adempirà, e mi darà i miei 50 €, io restituirò i 30€. Mentre se non adempie, riscuoterò il credito ceduto, restituendo in caso l’eccedenza)
  - - - In conseguenza della cessione, benché venga modificato il suo soggetto attivo, l'obbligazione rimane inalterata. Sicché, il credito è trasferito al cessionario con i privilegi, le garanzie personali e reali, e gli altri accessori (es. gli interessi a scadere)
        
        Per la medesima ragione, il debitore ceduto può opporre al cessionario le stesse eccezioni che avrebbe potuto opporre al cedente.
- - - - L'espromissione è, dunque, astratta rispetto al rapporto di provvista ed è sempre titolata quanto al rapporto di valuta che costituisce la causa stessa dell'assunzione.
        
        Pertanto l'espromittente può opporre al creditore non le eccezioni relative al suo rapporto con il debitore originario, ma quelle che quest'ultimo avrebbe potuto muovere al creditore (salvo le eccezioni personali, di compensazione e quelle concernenti fatti successivi all'espromissione.)
- - - - La figura dell'accollo si distingue in accollo interno ed accollo esterno.
        
        L'accollo interno si ha quando le parti non intendono attribuire alcun diritto al creditore (accollatario) verso l'accollante: quest'ultimo si impegna soltanto nei confronti dei debitore accollato; conseguentemente, il creditore non acquista, accanto a quello originario, un nuovo debitore.
        
        L'accollo esterno si ha invece quando l'accordo tra accollante ed accollato si presenta come un contratto a favore del terzo: quando, cioè, terzo accollante e debitore accollato hanno inteso conferire al creditore accollatario il diritto di pretendere direttamente dall'accollante stesso l'adempimento del proprio credito.