Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Società di Roma arcaica - Coggle Diagram
Società di Roma arcaica
LA FAMIGLIA
alla base della società arcaica vi era la famiglia (familia), un'entità sociale, economica e religiosa
le famiglie erano organizzate in clan gentilizi (gentes), se avevano un antenato in comune
-
esistevano dei culti familiari, che si svolgevano all'interno della casa per i Lari, gli spiriti benigni degli antenati, e i Penati, protettori della famiglia e dello Stato
LA DONNA
riscontrava un'inferiorità sociale, prima di tutto nel fatto che non portasse un nome proprio ma quello della gens di appartenenza
non poteva prendere parte alla vita pubblica, testimoniare in tribunale, amministrare i loro beni o ricoprire cariche pubbliche
-
PATRIZI E PLEBEI
i capi delle famiglie più importanti erano chiamati patres, quindi i patrizi erano gli appartenenti alle famiglie più nobili
-
il resto della popolazione era la plebe, ossia la "moltitudine", e si trattava soprattutto di artigiani e commercianti o di piccoli proprietari
-
GLI SCHIAVI
-
su decisione del capo famiglia, potevano essere liberati: diventavano quindi parte della famiglia come liberti
ECONOMIA DEGLI INIZI
-
a Romolo fu attribuita la divisione delle terre in vari apprezzamenti controllati dalle famiglie aristocratiche
-
RELIGIONE
erano svolte diverse feste dedicate alle divinità, durante diversi periodi dell'anno
-
a Marte era dedicato il mese di marzo/Martius, che segnava l'inizio dell'anno agrario
l'anno agrario terminava ad agosto, mese in cui si celebrava Nettuno
l'anno solare vedeva la sua fine a dicembre, con le feste di Saturno, i Saturnalia
nacquero dei collegi religiosi, di cui i più importanti erano quello del pontefice e quello degli auguri
i collegi del pontefice avevano il compito di custodire le consuetudini religiose e le leggi della comunità
i collegi degli auguri interpretavano la volontà degli dei sulle decisioni che dovevano essere prese
vi erano poi altri sacerdoti, i feziali, che conoscevano delle formule per far iniziare e finire le guerre e per sottoscrivere trattati internzionali
il centro della religione di Stato era rappresentato dal tempio di Giove Capitolino, iniziato da Tarquinio Prisco e inaugurato dopo la fine della monarchia
la religione romana era pubblica e ufficiale; era governata dallo Stato tramite i collegi sacerdotali
solo il rispetto delle leggi religiose poteva garantire la pax deorum, ossia la concordia tra uomini e divinità
si indicava con il termine pietas il rispetto per gli dei, i genitori e i concittadini
vi era inoltre un rito molto antico, l'evocatio, che si svolgeva prima di attaccare una città nemica, allo scopo di avere la benevolenza degli dei venerati dal nemico