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TUMORI DEL TRATTO URINARIO - Coggle Diagram

- - - - gold standard sarebbero 3 campioni da 30mL in 3 gg consecutivi.
      - modalità
        
        classica, con centrifugato. Le macchine sono progettate per fare in modo di allestire un preparato analizzabile in due soli spot (e non tutto)
        
        ThinPrep: una macchina elimina tutti gli elementi contaminanti (muco, altre cellule ecc) e allestisce un unico strato sottile aka monostrato di cellule
    - - pro: visione di cellule da tutto l'apparato urinario e non solo da uno spot come la biopsia + utile per studiare neoplasie associate a cistiti ricorrenti (la mucosa in questo caso è tutta strana in cistoscopia), per k all'interno di diverticoli non visibile con cistoscopio e per k in situ
      - contro: bassa SE per neoplasie di basso grado + non diagnosticabile l'invasione
- - - - lesione uroteliale piatta, non invasiva e di spessore variabile. Non c'è crescita esofitica.
    - - potenzialmente asintomatico, ma spesso sono presenti sintomi LUTS o ematuria
      - in cistoscopia si vede difficilmente, come chiazzetta rossa eritematosa. Con la cistoscopia a luce fluorescente
    - - atipie a tutto spessore (essenziale!) dell'urotelio, con irregolarità nell'orientamento e parallelizzazione dei nuclei + alterato rapporto N/C, ipercromasianucleare, irregolarità della membrana nucleare.
      - membrana basale risparmiata. Spessore (in senso di strati) dell'epitelio variabile sia in eccesso che in difetto
      - possibile localizzazione nei nidi di Von Brunn, nel qual caso i criteri restano gli stessi ma la diagnosi può essere più complicata
      - possibili rare forme a crescita pagetoide o a differenziazione metaplasica intestinale
    - - necessario FU per rischio di recidiva e progressione. Dato che l'unico intervento possibile è la cistectomia profilattica, si tenta prima con il BCG: se la malattia recidiva e/o è multifocale, si passa alla chir