Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

ORGANIZZAZIONE DELLO STATO ROMANO: FEDERAZIONE, MUNICIPI E COLONIE -…

- - - - e di conseguenza erano obbligati a fornire
        
        truppe ausiliarie
        
        appoggio logistico in caso di guerra
- - - - queste città che mantenevano autonomia amministrativa, presero il nome di municipi
  - - - le colonie di cittadini romani
        
        la funzione delle colonie romane era principalmente militare, per il controllo
        
        del territorio
        
        delle vie di comunicazione
        
        costituite da un basso numero di cittadini originari che mantenevano la loro cittadinanza
        
        erano però parte integrante del territorio: potevano votare nelle assemblee se avevano la possibilità di recarsi a Roma
      - le colonie latine
        
        chiamate così perché fondate da alleati latini con funzione agricola e di popolamento:
        
        servivano ad alleggerire la pressione demografica di Roma, ma gli abitanti mantenevano il diritto di
        
        commerciare con Roma
        
        sposare cittadini romani
- - - - un segno di questo sviluppo è l'introduzione delle prime monete (IV secolo a.C.)
    - - ma creò anche fasce di ricchezza tra i piccoli proprietari terrieri
        
        ai nullatenenti vennero affidati lotti di terreno nei territori conquistati o in quelli attribuiti alle nuove colonie
        
        anche altri ceti sociali subirono cambiamenti
        
        gli schiavi divennero una componente numerosa
        
        artigianato e commercio erano praticati soprattutto da liberti
        
        il ceto dei mercanti fu favorito da una riforma promossa da Appio Claudio Cieco, censore secondo cui:
        
        l'iscrizione dei cittadini nelle classi di censo doveva tener conto non solo delle terre e del bestiame, ma anche di
        
        denaro
        
        ricchezze mobili
- - - - le prime tre appartenevano a coloro che potevano dotarsi di un'armatura pesante
      - le ultime due fornivano la fanteria leggera
    - - inizialmente in ranghi serrati, come la falange oplitica
      - successivamente (IV a.C.) si passò a una formazione in sottogruppi più mobili: i manipoli
        
        erano disposti in tre file e sfalsati tra loro
        
        abbandonarono l'uso della lancia (hasta)
        
        al suo posto introdussero il giavellotto (pilum), scagliato prima di passare al corpo a corpo con una corta spada (gladium)
        
        il loro esercito era formato da quattro legioni formate da cinquemila fanti e trecento cavalieri
        
        ogni console comandava due legioni assieme a
        
        ufficiali: tribuni militari (sei per legione)
        
        sottoufficiali: centurioni (due per ciascun manipolo)
        
        ad esse si affiancavano i contingenti di ausiliari forniti dagli alleati
    - - ciò permetteva ai piccoli proprietari terrieri di allontanarsi per più tempo dal loro lavoro
- - - - l'anno si apriva a marzo con le cerimonie di purificazione di
        
        cavalli
        
        tombe
        
        armi
      - ad ottobre vi erano cerimonie che segnavano l'inizio della tregua invernale
      - prima della partenza per una campagna militare
        
        il generale annunciava i vota, cioè i sacrifici in caso di vittoria
        
        l'esercito veniva purificato attraverso un rito
      - i consoli avevano il privilegio di chiedere auspici,cioè di far interpretare la volontà divina
    - - attraverso una delibera dal senato, loro stessi effettuavano una serie di passaggi formali per dare il via alla guerra
      - la vittoria era considerata un volere divino, e se il generale aveva fatto un buon lavoro, il senato gli concedeva un trionfo
        
        avveniva attraverso una cerimonia che può essere considerata un rito di purificazione dopo la battaglia
        
        vestito di rosso e coronato di alloro, sfilava con l'esercito fino al tempio di Giove