con la narrazione del Sacrificio di Achille, che si sviluppa sull'intera parete sinistra del tablinum. Al centro, in piedi, l'eroe greco è rappresentato nell'atto di sgozzare il primo dei dodici prigionieri troiani che aveva stabilito di uccidere per vendicare la morte dell'amico Patroclo. Presenziano alla crudele esecuzione i de-moni etruschi Charùn, che brandisce un martello, e Vanth, con le ali già spiegate, pronta ad accompagnare il morto nell'aldilà.
Di fronte, sulla parete di destra, è invece rappresentata una lotta, altrettanto violenta, fra vari guer-rieri etruschi Al centro, in partico-lare, spiccano Mastarna e il compagno d'armi Aulo Vibenna in atto di trafiggere mortalmente due soldati etruschi nemici. La tecnica pittorica, già indirizzata verso una rappresentazione abbastanza realistica delle scene, dimostra di essersi ben adeguata all'ormai diffuso gusto ellenistico. Questo, del resto, veniva probabilmente richiesto dagli stessi committenti, che in questo modo intendevano mostrare la propria progressiva adesione a modelli culturali sempre meno etruschi e sempre più ellenistici