La guerra tra Russia e Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 con l'invasione del Paese da parte delle truppe di Putin, continua da oltre un mese nonostante l'avvio dei negoziati di pace tra i due Stati. Le motivazioni del conflitto, però, non possono essere ascritte solo all'ingresso di Mosca prima in Donbass e poi nel resto del territorio ucraino: le cause della crisi russo-ucraina sono più profonde e affondano le loro radici nella storia passata e recente dei due Paesi. La vera causa del conflitto risiede nel fatto che la Russia di Putin si è da sempre mostrata contraria al desiderio dell’Ucraina di entrare a far parte della NATO e, in generale, di avvicinarsi all'influenza statunitense e occidentale. Mosca si oppone strenuamente a questa possibilità, temendo che i Paesi occidentali, Usa in primis, possano servirsi del territorio ucraino per stabilirvi basi e radar, con nuovi intercettori antimissili, come quelli dispiegati in Romania e in Polonia. In altre parole, il Cremlino vuole mantenere la sua sfera d’influenza nell’area, e vuole che la NATO rinunci alle sue attività nell’Est Europa.