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MALATTIE VASCOLARI RETINICHE - Coggle Diagram
MALATTIE VASCOLARI RETINICHE
OCCLUSIONI ARTERIOSE RETINICHE
OCCLUSIONE ARTERIA CENTRALE DELLA RETINA
Assenti emorragie
EZIOLOGIA
Embolica (frammenti ateromasici, emboli cardiaci, settici...)
Trombotica (endoarterite gigantocellulare, LES, vasculiti in generale..)
Alterazioni della cascata coagulativa
Alterazioni locali
SINTOMI
Improvvisa amaurosi (= perdita funzione visiva)
No dolore
EO-QUADRO OFTALMOSCOPICO
Midriasi media con pupilla iporesponsiva
Oftalmoscopia: arterie filiformi e vene di aspetto normale, retina pallida per edema ischemico, macula rosso ciliegia perchè retina è molto sottile e nonostante l'edema appare in trasparenza la vascolarizzazione della coroide. Nel giro di alcune settimane retina torna normale ma le arterie continueranno ad essere filiformi e la funzione visiva rimane compromessa.
TRATTAMENTO
Spesso inefficace
Instaurato entro 6h
Farmaci vasodilatatori, ipotonizzanti, fibrinolitici ed anticoagulanti.
Spesso manovre per ridurre rapidamente pressione endoculare (massaggio o paracentesi camera anteriore = taglio della coroide)
Fondamentale la ricerca dell'eziologia per instaurare profilassi poichè spesso è espressione di una vasculite sisemica.
EPIDEMIOLOGIA
Over 60
Raramente bilaterale
Completa o parziale
Transitoria o permanente
Possibile che sia preceduta da spasmi vascolari con amaurosi fugace (= perdita totale della vista ma transitoria) soprattutto in pz con diabete, ipertensione, emicrania oftalmica, sd di Raynaud...
OCCLUSIONE DI UNA DELLE BRANCHE DELL'ARTERIA CENTRALE RETINICA
SINTOMI
Calo dell'acuità visiva di entità e localizzazione variabile in base alla sede dell'occlusione.
TRATTAMENTO
Ok massaggio, no paracentesi della camera anteriore.
OCCLUSIONI VENOSE RETINICHE
Caratteristica: emorragie --> aumento di pressione causato dal trombo è così significativo da causare strappo delle pareti vascolari.
Per lo studio fluoroangiografia retinica anche se non molto sensibile (vaste emorragie che nascondono circolo capillare, circolo capillare ci mette del tempo a chiudersi, quindi il fatto che non vediamo occlusioni non significa che non si svilupperanno mai) --> maglio perimetria ad elettroretinogramma.
CLASSIFICAZIONE
ANATOMICA
A CARICO DELLA VENA CENTRALE DELLA RETINA
Nel suo decorso all'interno del nervo ottico.
EPIDEMIOLOGIA
Pz anziani
Aterosclerotici
Ipertesi
FATTORI DI RISCHIO
Locali: soprattutto glaucoma (arteria e vena centrale retinica passano attraverso lamina cribrosa. Nel corso degli anni alterazioni a carico delle pareti vascolari con indebolimento evidente soprattutto a lv venoso. Queste alterazioni sono soprattutto con glaucoma). Probabilità che sia occlusione di tipo ischemico è tanto maggiore quanto più vicina è l'occlusione alla lamina cribrosa.
Sistemici: pat che alterano pareti vascolari (ipertensione, diabete, sarcoidosi...)
Ematologici: aumento viscosità sanguigna, alterazione forma e numero GB e GR...
SINTOMI
Rapido e progressivo annebbiamento visivo
No dolore
QUADRO OFTALMOSCOPICO
In entrambe i casi retina edematosa in sede peripapillare con vene congeste e tortuose.
Per distinguerle fluoroangiografia che ci permette di valutare presenza ed estensione dell'area ischemica e di valutare eventuale neovascolarizzazione.
OCCLUSIONE NON ISCHEMICA
Emorragie superficiali
OCCLUSIONE ISCHEMICA
Vaste placche emorragiche profonde con essudati cotonosi
A CARICO DI UNA DELLE QUATTRO BRANCHE
EZIOLOGIA
Da compressione: nel punto di incrocio in cui arteria e vena condividono l'avventizia l'arteria comprime la vena, in genere in risposta di vasocostrizione del circolo arterioso.
EMICENTRALE
10-15% della popolazione --> residua una seconda vena retinica che non si chiude dopo la nascita. Se uno dei due rami si dovesse chiudere occlusione emicentrale che interessa emiretina superiore o inferiore.
IN BASE ALL'ESITO
ISCHEMICA
Porta neovascolarizzazione che può coinvolgere anche parte anteriore del bulbo oculare. Se coinvolge angolo irido-corneale possibile glaucoma neovascolare.
NON ISCHEMICA
Riduzione dell'acuità visiva ma non rischio di neovascolarizzazione.