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Disegni a misure ripetute (cap. 8) - Coggle Diagram
Disegni a misure ripetute (cap. 8)
Disegni intra-soggetto o within subjects
I soggetti partecipano sia alla condizione di controllo che alla condizione sperimentale
Perchè usarlo
Quando vi sono pochi partecipanti
Condurre l’esperimento in maniera più efficiente
Aumentare la sensibilità dell’esperimento
Abilità nel rilevare l’effetto della variabile indipendente anche quando questo è piccolo
L’esperimento è sensibile quando vi è meno variabilità nelle risposte dei partecipanti all’interno di una condizione dell’esperimento (meno
varianza d’errore
)
In questo tipo di disegno i partecipanti variano di meno, relativamente a se stessi, per il periodo della durata dell’esperimento, di quando i partecipanti a un disegno a gruppi casuali varino degli altri (c’è più varianza tra le persone che all’interno delle persone)
Studiare i cambiamenti nel comportamento dei partecipanti
Adatti per studiare cambiamenti di comportamento nel corso del tempo (perciò quando i partecipanti devono confrontare tra di loro due o più stimoli)
Psicofisica (rilevamento della luce) o scaling (valutazione della bellezza)
Il ruolo degli effetti dell’ordine
Le variabili inerenti alle differenze individuali non rappresentano un fattore confondente perchè i soggetti partecipano a ogni condizione (livello) della variabile indipendente
Minacce alla validità interna
Modifica del comportamento nel periodo in cui i partecipanti si sottopongono alle condizioni dell’esperimento
Effetto dell’ordine
Si presenta quando le diverse condizioni della variabile indipendente sono presentate nello stesso ordine a tutti i partecipanti
Disegno completo
Somministrazione delle varie condizioni a ogni partecipante utilizzando ogni volta ordini diversi
Bilanciamento degli effetti dell’ordine
Randomizzazione a blocchi
Tutte le condizioni dell’esperimento (blocco) sono ordinate casualmente ogni volta che vengono presentate
Il numero di blocchi è uguale a quante volte ogni condizione viene presentata, la loro grandezza è uguale al numero di condizioni
Sommare i numeri delle prove in cui appare ogni condizione e dividerli per il numero di volte in cui si è presentata ogni condizione
Si ottiene l’indicazione sommaria del bilanciamento degli effetti dell’ordine
Ogni condizione deve essere ripetuta varie volte prima che ci si possa aspettare che gli effetti dell’ordine siano distribuiti mediamente
Controbilanciamento AB-BA
Sequenza di tutte le condizioni seguita dalla sequenza inversa
Solo quando gli effetti sono lineari (all’aumentare della ripetizione delle prove aumenta anche l’effetto dovuto alla pratica in maniera proporzionale)
Lo stesso numero di effetti dell’ordine viene aggiunto o sottratto alla prestazione di ogni prova successiva
Applicabile a qualsiasi numero di condizioni, ma deve esserci un numero uguale di ripetizioni
Si preferisce la randomizzazione quando
Effetti dell’anticipazione (aspettative su quale condizione potrebbe presentarsi successivamente nella sequenza)
Interazione tra effetti dell’ordine e della sequenza
Effetti dell’ordine non sono lineari (ci vogliono molte prove prima che si stabilizzino, es bruschi cambiamenti iniziali seguiti da piccoli cambiamenti successivi)
Per avere un'idea dell’influenza degli effetti dell’ordine è possibile sommare i valori per ogni condizione
Bilancia gli effetti di ordine in maniera più efficace quando il numero di ripetizioni per ogni ciclo è elevato (anche se viene usato quando il numero di ondizioni e il numero di ripetizioni per ogni condizione sono relativamente piccoli)
Ogni trattamento viene somministrato ai partecipanti un numero di volte sufficiente a bilanciare gli effetti dell’ordine per ogni partecipante
Disegno incompleto
Ordine variato tra i partecipanti invece che per ogni partecipante
Ogni condizione viene somministrata al partecipante una sola volta
Gli effetti dell’ordine risultano essere mediamente distribuiti quando vengono messi insieme i risultati di tutti i partecipanti
Bilanciamento dell’effetto di ordine
Variazione dell’ordine di presentazione delle condizioni
Ogni condizione deve apparire con la stessa frequenza in ogni posizione ordinale (prima, seconda…)
Uso di tutti gli ordini possibili delle condizioni
Il numero degli ordini aumenta all’aumentare delle condizioni
Il numero degli ordini selezionati sarà un multiplo del numero di condizioni dell’esperimento (es. variabile indipendente di 7 livelli: 7, 14, 21, 28 ordini)
Selezione degli ordini: quadrato latino e l’ordine di inizio casuale con rotazione
Ordine di inizio casuale con rotazione: cosÌ facendo la posizione viene spostata sempre più verso sinistra; la rotazione sistematica delle sequenze fa sì che ogni condizione segua sempre e sempre preceda le stesse altre condizioni; è semplice, applicabile, soprattutto agli esperimenti con più di 4 condizioni
Ci sono N ordini possibili con N condizioni
Limitato a esperimenti con quattro o meno condizioni, altrimenti si dovrebbe avere un numero troppo elevato di partecipanti, in quanto aumenterebbero anche gli ordini (i partecipanti devono essere tanti quanto gli ordini possibili)
Almeno un partecipante deve essere esaminato con ognuno degli ordini possibili
Uso di solo alcuni degli ordini possibili quando l’uso di tutti gli ordini possibili non è praticabile (es. troppi partecipanti da impiegare)
Le sequenza delle condizioni dovrebbero essere stabilite completamente prima di esaminare il primo partecipante, e i partecipanti dovrebbero essere assegnati casualmente a ogni sequenza
Analisi dei dati
Descrizione dei risultati
Calcolo del punteggio riassuntivo (media o mediana) per ogni partecipante in ogni condizione
Uso della statistica descrittiva per riassumere la prestazione di tutti i partecipanti per ogni condizione della variabile indipendente
Conferma dei risultati
Verifica dell’ipotesi nulla e intervalli di confidenza (procedura e logica è la stessa di quella usata per disegni a gruppi casuali) per decidere se la variabile indipendente abbia prodotto un effetto sul comportamento
Stima della varianza dell’errore
Le differenze tra partecipanti vengono eliminate dall’analisi
Più sensibilità rispetto ai disegni a gruppi casuali (in questi le differenze individuali tra i partecipanti all’interno dei gruppi forniscono una stima della varianza dell’errore)
Fonte di variazione dell’errore: differenze nei modi in cui le condizioni si ripercuotono sui diversi partecipanti
Problema dell’effetto della sequenza
Gli effetti di una condizione persistono e influenzano la prestazione nelle condizioni successive
Minaccia alla validità interna (diventa impossibile determinare se vi siano differenze tra le condizioni)
Le variabili che potrebbero portare a questo effetto dovrebbero essere esaminate usando un disegno a gruppi casuali, e contemporaneamente un disegno a misure ripetute
Nel disegno a gruppi casuali l’effetto ha meno probabilità di verificarsi perchè ogni partecipante viene esaminato in una sola condizione
Se l’esperimento a misure ripetute mostra lo stesso effetto della variabile indipendente mostrato nell’esperimento a gruppi casuali, probabilmente non c’è stato un effetto della sequenza
Se i due disegni mostrano effetti diversi per la stessa variabile indipendente allora è probabile che l’effetto della sequenza sia responsabile di questa differenza
I risultati del disegno a gruppi casuali dovrebbero essere usati per fornire la migliore descrizione dell’effetto della variabile indipendente
Si verifica abbastanza spesso quando sono impartite istruzioni diverse
Necessitano di tecniche di controbilanciamento (grazie a questi gli effetti di ordine non si confondono con la variabile indipendente e i risultati dell’esperimento sono interpretabili)