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I rischi dell'infosfera - Coggle Diagram
I rischi dell'infosfera
in meno di 60 anni => l'informatica ha cambiato il mondo, abbattendosi sulla società ad una velocità superiore al suo adattamento => esponendo la popolazione a RISCHI NOTEVOLI (> per chi non ha un'alfabetizzazionbe informatica
rischio =>
- dipendere da sistemi così complessi senza conoscerli
- considerarli infallibili quando sono fallibili (prodotto umano)
- complessità => difficoltà manutenzione (dipendere da qualcosa che non si sa riparare => vulnerabilità)
- SOVRACCARICO COGNITIVO (informarion overload) => troppe info, ne se parla in 2 circostanze
1) nel piccolo, causato da interfacce grafiche o siti web malprogettati => incapacità di discernere cosa è importante a causa della mole di dati
2) esiste anche una dimensione patologica => utente passa il tempo navigando compulsivamente da un sito all'altro (continui aggioramenti ricerca percepiti come dovere necessità)
La società moderna è plasmata dall'informazione e dalle tecnologie informatiche => estende concetto di cittadinanza => si tratta di un lavoro di aggiornamento legislativo e culturale => l'informatica stessa propone nuovi paradigmi come LA RADICALIZZAZIONE DEL PRINCIPIO DI TRASPARENZA e LIBERO ACCESSO AI DATI => è uno degli aspetti caratterizzanti la cultura OPEN SOURCE e l'ETICA HACKER
Il calcolatore ha davvero funzione strategica, per questo => l'infrastruttura va difesa MA SENZA che vengano minate la libertà e privacy dei singoli (es. attraverso introduzione di politiche di priorità di alcuni dati rispetto ad altri => comprometterebbero neutralità rete)
I singoli/utenti => responsabilità legate a sicurezza del sistema e diffusione informazioni
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CLICK FARM
Esistono fornitori di servizi illegali a cui si appoggiano gli interessati alla diffusione di contenuti malevoli
Queste società forniscono 2 tipi di prodotti
1. click ,
centinaia di agenti fisici e virtuali, che passano il tempo cliccando e visuallizzando i contenuti del cliente per > artificialmente il numero di interazioni con il pubblico => ingannando algoritmi e > diffusione
- fake account
- venduti account di social network per impersonificare una tipologia di persona => vettore per influenzare l'opinione pubblica riguardo temi specifici con commenti e provocazioni (troll)
- questi accounti confezionati così bene => da sembrare reali (foto; stroia; rete di amici) spesso creati partendo da un furto di credenziali
Come forma di difesa molti social network stanno creando ALGORITMI in grado di riconoscere comportamenti INautentici (ma molti riescono cmq a superare le maglie di sicurezza)
Quando si vede una notizia condivisa bisognerebbe essere SCETTICI
- non fermarsi al titolo (leggerlo per intero)
- valutare la credibilità della fonte (chi)
- qualità notizia (prova)
- riferimenti ; link a fonti ufficiali
COME è PRESENTATA LA NOTIZIA?
- uso click-bait *(esche per click)* => domande nel titolo; presenza di elenchi "10 cose che la scienza dice"
- grande mole di pubblicità
- errori grossolani nel testo e anomalie tipografiche
- artcoli privi di data e non firmati
Tuttavia se la fake news è ben confezionata, e le testate giornalistiche hanno creduto alla notizia, questi segnali potrebbero essere eliminati => a quel punto, IL FACT CHECKING (lavoro di accertamento) è l'unico modo per capire
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Truffe e altri rischi simili
quando non si ha una grande dimestichezza con la fenomenologia del linguaggio testuale e visuale di internet,
i rischi che si incontrano sono
- SPAM, insistenti pubblicità non richieste
- SCAM, tentativi di truffa perpetrati per via telematica
- PHISHING, furto credenziali per mezzo di false comunicazioni ufficiali
quasi tutti i sistemi incorporano algoritmi antispam/scam/phishing (tuttavia le minacce riescono a superare i controlli)
elementi di scarsa attendibilità sono
- mitente sconosciuto; mittente noto (contenuto atipico)
- messaggi che fanno leva su vincite
- errori nel testo
- collegamenti portano a link da non cliccare mai
- allegati sospetti e non richiesti
quando puntiamo il puntatore su un link senza cliccare dovrebbe esserci l'indirizzo della pagina di destinazione