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Civiltà cavalleresca, Paragrafo 1, Paragrafo 7, Paragrafo 8, Paragrafo 4,…
Civiltà cavalleresca
Il feudatario o signore diventò anche castellano e la sua potenza non dipendeva solo dalla vastità del feudo , ma anche dalla resistenza del castello agli attacchi. Nel castello vivevano : il signore, la sposa e i loro tanti figli. le femmine a 12-13 anni si sposavano e si trasferirono nel castello del marito, dei maschi rimaneva il maggiore e gli altri che erano i cadetti a 8 anni dovevano lasciare il castello e cercare protezione da altri feudatari. Questo rispettava la legge del maggiorascato.
Nella società feudale, la donna nobile (dame) diventa una figura importante istruita rispetto agli uomini e sostituiva il signore gestendo lei il castello.
La caccia era una delle attività preferite dai signori e dai loro cavalieri. C’erano due tipi di caccia: quella a cavallo e con il falcone copiato dagli Unni. Le attività prevalenti erano la caccia e la guerra
I contadini erano i soggetti che ci rimettevano più di tutti perché venivano solo sfruttati dal signore e cominciarono a reagire attaccando il castello e i cavalieri difendevano il castello.
Con la creazione dei castelli si creano queste figure che sono i poeti che venivano ospitati provvisoriamente nei castelli e venivano ascoltati come passatempo. In Francia li chiamarono trovatori e trovieri. L’amor cortese nasce all’interno della corte signorile in cui sboccia l’amore tra la castellana e il cavaliere.
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I cavalieri sono entrati nella leggenda, ma non erano leali come la storia li descrive. Visto che non c’era più niente da conquistare erano arrivati ad attaccare anche le chiese che ricevevano più doni.
La chiesa cercò di limitare la crescente violenza trasformando la cerimonia dell’investitura in una cerimonia sacra nel quale venivano insegnati valori morali e religiosi da seguire negli scontri, ma nonostante questo i cavalieri continuarono ad essere violenti.
I tornei erano l’evento più interessante a cui partecipavano i contadini come spettatori. Perché i combattimenti venivano svolti tra signori o tra cavalieri.
I primi castelli furono costruiti in legno per il poco tempo a disposizione per la costruzione, ma poi furono costruiti in pietra. Avevano le mura, le torri, il fossato e il pozzo. La ricerca della falda acquifera determinava il posto su cui costruire il castello
I figli minori, gli orfani e i giovani di un castello sconfitto, diventavano cavalieri quindi guerrieri a cavallo. Il beneficio di guerra non esisteva più perché le terre erano già state assegnate. Il cavaliere aveva fama e prestigio, se non aveva il padrone cadeva in miseria. Finite le seconde invasioni combatterono solo con gli altri feudi o a mantenere l’ordine nel feudo. Ogni esercito del signore aveva la propria bandiera. Le spese per mantenere l’esercito erano altissime e non c’era più nulla da rubare e l’unica fonte di reddito era la terra.
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