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RIFORMA DELLA COMMEDIA - Coggle Diagram
RIFORMA DELLA COMMEDIA
Goldoni assunse atteggiamenti polemici riguardo la commedia dell'Arte (maschere tradizionali, come Arlecchino o Brighella, presenza di un sommario canovaccio e improvvisazione)
i motivi del rifiuto erano: la volgarità buffonesca, la rigidezza stereotipata dei tipi umani, la ripetitività della recitazione degli attori e di schemi, la costruzione incoerente degli intrecci, la loro inverosimiglianza
il bisogno di una riforma si originava nella cultura arcadica e razionalistica, che mira ad incidere sullo spettacolo e nei suoi rapporti con la vita sociale
dichiara di essersi ispirato a due "libri" su cui a studiato, il MONDO (principalmente Venezia) e il TEATRO, cioè la realtà vissuta e la scena viva
da un lato vuole produrre testi che piacciono al pubblico, dall'altro egli ispira ad una commedia verisimile, che rifletta la società contemporanea
no maschere, ma caratteri colti nella loro individualità, irripetibili e inconfondibili
afferma che i caratteri sono in numero finito in quanto al genere (l'avaro, il geloso, il bugiardo), ma infiniti nella specie, ovvero ci sono infiniti modi di essere avari, gelosi, bugiardi, a seconda degli individui e dell'ambiente sociale
è alla ricerca dell'individuale concreto che nasce da una visione borghese (derivante dalla sua estrazione sociale e dal contesto veneziano in cui ha vissuto)---> si esprime un individualismo
nascita di una commedia realistica intesa a mettere in scena caratteri reali e problemi del costume temporaneo
il mercante veneziano ha un rilievo centrale nei suoi copioni---> una sorta di dramma borghese
i caratteri goldoniani sono collocati in un conteso sociale concreto e delineato, che incide sulla loro conformazione psicologica
sentimenti, vizi, virtù assumono una diversa fisionomia a seconda dell'ambiente sociale corrispondente
le commedie si dividono in
COMMEDIE DI CARATTERE, intese a delineare una figura
COMMEDIE D'AMBIENTE, intese a delineare un particolare ceto sociale
possono essere al tempo stesso entrambi, in quanto i due poli sono strettamente collegati
le commedie propongono un rapporto più vivo e immediato con la realtà, colta nei suoi aspetti più comuni e quotidiani, resa con un linguaggio aulico e colloquiale (usa molto spesso il veneziano)
la commedia dell'Arte e quella di Goldoni sono due tipi diversi di teatro, rispondenti a due diverse civiltà
Goldoni mise in atto una riforma graduale, che gli consentì di vincere le resistenze, sia degli attori (non abituati ad imparare le battute a memoria) sia del pubblico (abituato alle commedie dell'Arte) sia degli impresari
iniziò a stendere per intero la parte del protagonista, lasciando all'improvvisazione tutto il resto (MOMMOLO CORTESAN)
commedia in cui tutte le parti erano scritte, ma rimangono le maschere (LA DONNA DI GARBO)
sotto la maschera cominciò a delinarsi una carattere individuale; la macchinosità dell'intreccio scompare lasciando il posto a vicende più lineari
al termine, anche le maschere vennero eliminate
un ostacolo fu la situazione oligarchica della repubblica di Venezia, in quanto Goldoni voleva rappresentare i vizi della nobiltà--- > fu quindi costretto ad ambientare le commedie in altre città