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La misurazione (cap.3) - Coggle Diagram

- - - - studiare il costrutto attraverso l'individuazione di aspetti osservabili e misurabili
        
        es. ansia: individuare le variabili che permettono di osservarla, e dopo misurare le variabili
    - - termine-ombrello: raggruppamento di un'infinita di concetti psicologici che possono essere studiati in una ricerca
    - - analisi della letteratura sull'argomento (non sempre le definizioni date in letteratura sono le stesse)
  - - - il significato di un concetto è dato dall'insieme delle delle operazioni e dei processi mediante i quali esso è applicato alla realtà
        
        i concetti teorici vengono formulati attraverso delle operazioni di misurazione
    - - selezionare due tipi di indicatori
        
        indicatori riflettivi: riflettono il contenuto, cioè sono manifestazioni osservabili del costrutto stesso (es. sorriso per il costrutto di felicità)
        
        indicatori formativi: l'indicatore osservabile definisce il costrutto stesso (es. perdita del lavoro può determinare stress in una persona)
- - - - nominale
        
        livello più basso di misura
        
        categorizzazione di un evento in uno dei numeri delle categorie discrete
        
        le uniche operazioni consentite sui dati nominali riguardano le relazioni uguale/disuguale
        
        sintetizzare e analizzare i dati misurati su una scala nominale può risultare limitato
        
        un modo comune di sintetizzare i dati nominali è riportare la frequenza sotto forma di proporzione o percentuale di casi in ognuna delle diverse categorie
      - ordinale
        
        ordina o classifica gli eventi che devono essere misurati
        
        aggiunge le relazioni aritmetiche maggiore di/minore di al processo di misura
        
        es. il risultati di una gara è a scala ordinale
      - a intervalli equivalenti
        
        richiede di specificare quanto siano lontani due eventi su una data dimensione
        
        la differenza tra un evento classificato come primo e un evento classificato come terzo non è necessariamente uguale alla differenza di un evento classificato come terzo e un evento classificato come quinto
        
        le differenze della stessa misura numerica sui valori della scala sono uguali
        
        la differenza tra 50 e 70 risposte corrette di un test è uguale alla differenza tra 70 e 90 risposte corrette
        
        manca un punto zero significativo
        
        es. scala Celsius (0 gradi non significa che non c'è assolutamente temperatura, e non ha senso dire che 100 gradi sono il doppio di 50 gradi)
        
        è possibile usare operazioni come moltiplicazione, sottrazione, divisione, addizione
        
        usate spesso dagli psicologi
      - a rapporti equivalenti
        
        stesse proprietà di una scala a rapporti equivalenti, ma ha un punto zero assoluto
        
        il punto zero assoluto rende significativo il rapporto dei valori della scala
        
        es. scala Kelvin; le scale fisiche che misurano ad esempio peso e la distanza possono essere in genere considerate come scale a rapporti equivalenti (quindi ad esempio il peso di 100 kg è il doppio rispetto a 50 kg)
  - - - il punteggio X riportato dal soggetto è la somma di V (il punteggio vero, la quantità effettiva di caratteristica nel soggetto) e di E (errore)
        
        X= V+ E
        
        c'è sempre un errore che determina la differenza tra il punteggio vero e quello ottenuto al test
        
        due tipi di errore (differiscono per l'effetto che hanno sulla misura)
        
        errore sistematico: è sempre lo stesso per tutte le misurazioni possibili e influenzerà allo stesso modo tutti i punteggi osservati, influenza l'accuratezza della misura
        
        se lo strumento è costruito bene l'errore sistematico sarà pari a 0, oppure avremo uno scostamento costante del punteggio osservato da quello vero
        
        errore casuale: varia in ogni misurazione, ripetendo la misurazione un numero elevato di volte, gli errori si compenseranno
        
        può essere dovuto a cause non controllabili
        
        se si misura una caratteristica un numero infinito di volte, l'errore casuale tende a 0
        
        se incide molto sulla misurazione avremo una variazione più ampia e quindi una più alta deviazione standard dei punteggi osservati attorno al punteggio centrale
      - assunto di base: se si misura una certa caratteristica un numero infinito di volte il punteggio non sarà sempre uguale (dato che l'errore casuale agisce sempre in modo diverso) ma varierà attorno a un valore centrale considerato il punteggio vero
        
        la distribuzione di tali punteggi assume una forma a campana (distribuzione normale o curva gaussiana) e la sua media corrisponde al punteggio vero
        
        deviazione standard: varianza di errore che abbiamo
        
        in questo contesto viene chiamata errore standard di misurazione (calcolo: radice quadrata della varianza di errore della misurazione)
        
        variazione di errore della misurazione: rapporto tra la sommatoria degli scarti dei punteggi osservati dalla media al quadrato e il numero di misurazioni
    - - chiamata anche teoria di risposta all'item
      - integrazione di due modelli
        
        modello dell'ogiva normale a uno e a due parametri
        
        modello logistico a un parametro
      - calcolo della probabilità che un soggetto risponda correttamente a un item / stabilire la probabilità che un soggetto ha di rispondere, ad esempio, 4 su una scala da 1 a 10
        
        la probabilità di risposta corretta è data dal livello di abilità del soggetto (il livello che ha del costrutto) e dalle caratteristiche della domanda o item
        
        abilità=tratto latente
        
        caratteristiche della domanda/item possono essere di tre tipi
        
        livello di difficoltà della domanda (livello di abilità che occorre avere sul tratto latente per rispondere correttamente alla domanda)
        
        livello di discriminazione della domanda (se la domanda permette di discriminare tra soggetti con livelli diversi del tratto latente)
        
        guessing (probabilità che ha il soggetto di rispondere correttamente se risponde a caso alla domanda)
      - è possibile allineare sia il livello di abilità del soggetto sia il livello di difficoltà delle domande
        
        se l'abilità del soggetto è collocata, andando da sinistra a destra, dopo la difficoltà di una domanda significherà che il soggetto avrà più del 50% di probabilità di rispondere correttamente alla domanda
      - poco usata, almeno in ambito italiano
  - - - norme di un test= punteggi ottenuti alle varie dimensioni di un test da parte delle persone che compongono il campione normativo
      - deve essere ampio e rappresentativo di una popolazione di persone a cui siamo interessati
      - dopo la norma di un test bisogna ottenere i punteggi standardizzati
- - - - somministrazioni dello stesso strumento a persone diverse, o in tempi d luoghi diversi
      - somministrazioni di forme simili dello stesso strumento alle stesse persone
      - calcolo della convergenza (misurazioni diverse dello stesso costrutto danno risultati simili) attraverso degli indici di correlazione
        
        convergenza= consistenza interna (coerenza)
      - le misurazioni possono riguardare sia misure self-report, sia osservazioni, sia altri tipi di misurazioni
    - - teoria classica dei test: coefficiente di attendibilità
        
        coefficiente di attendibilità split-half
        
        dividere a metà gli item di uno strumento; è rappresentato dalla correlazione dei punteggi totali delle due metà
        
        alfa di Cronbach
        
        si parte dai singoli item che compongono lo strumento (self-report)
        
        n è il numero degli item, si2 è la varianza di ciascun item, st2 è la varianza totale del test
        
        il valore va da 0 a 1
        
        il test è sufficientemente attendibile se si ottiene un valore tra 0,60 e 0,70
        
        attendibilità discreta: tra 0,70 e 0,80
        
        buono se compreso tra 0,80 e 0,90
        
        ottimo se alfa è maggiore di 0,90
        
        risente del numero di item (es se una scala self report ha molti item otterrà a parità di condizioni un coefficiente di alfa di Cronbach più alto rispetto a una con pochi item)
        
        se il test è troppo lungo potrebbe stancare le persone che rispondono e produrre punteggi con un grande margine di errore
        
        il test deve avere un buon numero di item diversificati tra loro e che misurino tutti gli aspetti del costrutto, e deve essere somministrato a un campione diversificato di soggetti (ampio ed eterogeneo)
        
        se la popolazione è omogenea si ottiene invece una bassa variabilità (varianza) nelle risposte date agli item e ciò influenzerebbe la misura dell'attendibilità dello strumento
        
        K di Cohen
        
        compilazione di una griglia osservativa (checklist)
        
        la griglia osservativa delle essere compilata da almeno due osservatori indipendenti che osservino gli stessi comportamenti
        
        calcolo dell'accordo tra i giudizi compilando una matrice di accordo e calcolando la percentuale di accordo delle risposte degli osservatori indipendenti
        
        varia da 0 a 1
        
        buona= k maggiore di 0,60/0,70
        
        k= poa-poo/1-pa
        
        al numeratore si sottrae la proporzione di accordo osservato alla proporzione di accordo atteso, al denominatore la proporzione di di accordo atteso viene sottratta al valore di 1
    - - coefficiente di correlazione test-retest
        
        si somministra lo strumenti in due tempi diversi a un campione ampio e diversificato di persone, e si calcola la correlazione tra punteggi delle due somministrazioni
        
        maggiore di almeno 0,70: lo strumento viene considerato sufficientemente stabile nel tempo
  - - - non considerata dagli esperti come un tipi vero di validità ma è importante perchè più un test appare serio più verrà compilato seriamente e porterà a informazioni attendibili
    - - le variabili devono essere un campione rappresentativo (rappresentare tutte le possibili manifestazioni osservabili del costrutto) e rilevante (appropriato per la valutazione del costrutto) dell'universo di comportamenti (dominio di contenuto) implicato nella definizione del costrutto; viene valutata da esperti
    - - validità di criterio
        
        grado di associazione tra un criterio stabilito (misure di comportamenti o altre variabili non psicometriche) e la misurazione del costrutto tramite lo strumento
        
        es. valutare la validità di uno strumento che misuri la depressione, si può usare come criterio per la validità concorrente la diagnosi effettuata tramite i sintomi classificati nel DSM-5; i soggetti con diagnosi di depressione dovrebbero ottenere punteggi più alti al test rispetto a quelli diagnosticati come non depressi
        
        se si correlano i punteggi allo strumento con un criterio che viene misurato in un momento successivo stiamo valutando la validità predittiva di tale strumento
        
        la validità è predittiva perchè lo strumento è in grado di predire il criterio che viene misurato in un momento successivo
        
        es. somministrazione di uno strumento che misura la competenze linguistica in inglese a un gruppo di studenti, dopo un mese viene verificato quanti di loro superano l'esame di inglese: se lo strumento è valido gli studenti con punteggi più alti hanno più probabilità si superare l'esame
        
        Campbell e Fiske: matrice multi-tratto multi-metodo
        
        correlazione dei punteggi ottenuti dagli stessi strumenti (metodo) che misurano costrutti diversi (tratti) e i punteggi ottenuti da strumenti diversi che misurano lo stesso costrutto
        
        valutazione di quanto uno strumento stia misurando bene il costrutto
    - - occorre affrontare il processo di validazione: costruzione di una teoria complessiva che possa spiegare la variazione dei punteggi che i soggetti ottengono a un test