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CAP 5: NEUROBIOLOGIA DELLA DECISIONE - Coggle Diagram
CAP 5: NEUROBIOLOGIA DELLA DECISIONE
Neuroeconomia: applica i modelli dell'economia neoclassica e cognitiva alle situazioni controllate tipiche delle neuroscienze al fine di colmare lo scarto esplicativo tra attività celebrale e varie forme di comportamento osservabile.
Studio dei neuroni della scimmia.
Sistemi celebrali dell'uomo grazie alla neuroimmagine.
Risonanza magnetica funzionale.
stimolazione magnetica transcranica.
Ruolo dei processi affettivi
Cognitive Reflection Test: misura la capacità di riflettere sui ragionamenti che mettiamo in atto quando risolviamo un problema comune.
Scelte Intertemporali: per esempio, scegliendo di aspettare per guadagnare di più, piuttosto che ricevere una ricompensa inferiore immediata.
Kahneman: 2 sistemi cognitivi.
S1: intuizione. Si basa sulla percezione e sulle inferenze su principi di semplificazione. Dà risposte preconfezionate.
S2: ragionamento. Grande sforzo cognitivo, lento, controllo.
Vernon Smith: i processi mentali deliberati sono dispendiosi in termini di costi/opportunità e implicitamente il nostro cervello sa, anche quando la mente non è consapevole, che non dobbiamo ricorrere a costi che superino i benefici.
Razionalità costruttiva: pianificazione e manipolazione.
Razionalità ecologica: risultato non intenzionale delle nostra azioni.
Smith parla anche, secondo Von Hayek dell'importanza della razionalità ecologica per la selezione d'istituzioni sociali efficienti. Implica un ordine emergente nella forma di pratiche e norme che in tali istituzioni si sono evolute come un sottoprodotto dell'interazione umana.
S1 si sviluppa istantaneamente una risposta al problema decisionale S2, che passa al vaglio questa risposta. S2 trasforma la risposta di S1 nella risposta finale nella maggioranza delle situazioni.
Se S2 rileva un disturbo, corregge il risultato di S1 e lo sostituisce, recuperando le regole più adatte.
Dall'interazione dei due sistemi, ricaviamo una sorta di Anatomia dell'errore.
Sbagliamo quando di fronte a un dato problema, si attiva un processo cognitivo S1 che nelle condizioni specifiche, genera una risposta scorretta; e S2, che dovrebbe esercitare un'azione di controllo, non controlla affatto e lascia passare la risposta corretta.
Ariel Rubinstein: registra i tempi di risposta di 5000 soggetti durante la risoluzione di giochi strategici online.
Scelta istintiva
Dominante nelle situazioni di incertezza, dura 20 secondi in meno della strategica.
La scelta istintiva è il prodotto di un processo automatico.
Scelta strategica
Mostra l'applicazione consapevole di una regola, ma anche la sua reteirazione (Ripetizione, nell'ambito di una serie di tentativi o di proposte).
I processi automatici coinvolgono principalmente i sistemi sottocorticali e le aree corticali posteriori. In particolare, gli stati affettivi coinvolgono le strutture associate al cosidetto sistema limbico. I processi controllati, di tipo liberato come risolvere un problema, coinvolgono soprattutto le regioni anteriori e dorsolaterali della corteccia parietale posteriore. L'area prefrontale agisce da direttore d'orchestra ricevendo e integrando informazioni provenienti da quasi tutte le aree del cervello.
Esperimento di Kuo: 20 soggetti posti dentro uno scanner fMRI e un compito strategico con 2 differenti modalità (gioco con dominanza vs modalità di coordinazione. Fase uno; due giocatori devono selezionare simultaneamente e senza comunicare un numero tra 0, 1, 2 e 3; l'obiettivo è quello di avvicinarsi più possibile al numero target delle istruzioni. Nel gioco a dominanza, i giocatori sono spinti verso la soluzione formale del gioco, ottenibile escludendo una alla volta le strategie dominate
Nei giochi a dominanza, si attivano le regioni frontali e parietali della corteccia, corrispondenti alle aree coinvolte in attività che richiedono attenzione, percezione conscia che impegna la memoria di lavoro.
Nei giochi di coordinazione spiccano aree come l'insula, coinvolta nella gestione delle emozioni e nella rappresentazione degli stati interni, e la corteccia anteriore del cingolo, che rappresenta un vero e proprio centro di monitoraggio dei conflitti cognitivi. Queste aree sono attive in molti paradigmi dal forte contenuto sociale o emotivo.
Ap Dijksterhuis: esempio scelta macchine. Volevano capire la teoria per cui situazioni decisionali complesse sono risolte in modo migliore da processi cognitivi inconsci.
Scelta di 4 automobili in due condizioni sperimentali diverse.
Condizione semplice: auto con 4 attributi.
Uso del pensiero conscio, scelta della macchina con attributi positivi.
Aspettare per 4 minuti prima di fare la scelta.
Condizione complessa: auto con 12 attributi.
I partecipanti sono distratti per 4 minuti diagrammi.
Nella condizione complessa, le probabilità di individuare l'auto migliore cresce grazie a processi cognitivi di tipo inconscio.
Attributi positivi o negativi, ogni macchina con quantità diversa di attributi.
John Lehrer: è necessario usare entrambe le parti della nostra mente. Gli ultimi esperimenti mostrano che la cognizione umana è il risultato sia di processi intuitivi sia di processi deliberati, i quali, insieme, concorrono alla rappresentazione del mondo e al modo in cui interagiamo con esso.
Benedetto De Martino: correlati anatomici dell'effetto incorniciamento su 20 studenti, fatto con fMRI.
Tutti con somma di 50 euro: scelta di certezza o di scommessa.
Certezza: 2 formulazioni, in termini di vincita o di perdita. Opzione Scommessa uguale.
Si attiva l'amigdala in tutti i soggetti causa effetto incorniciamento, specialmente nelle vittime (opzione certezza in termini di vincita e opzione scommessa in termini di perdita).
Si attiva la corteccia mediale e orbio-frontale (destra) e le scelte razionali.
Alcuni partecipanti all'esperimento hanno dichiarato che sapevano di compiere scelte sbagliate, ma che non potevano farci niente. Infatti, nei soggetti che hanno esibito un comportamento razionale, l'amigdala era attiva, ma essi hanno mostrato di saper gestire l'immediata reazione istintiva di fronte alla potenziale perdita in modo positivo.