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DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - DISABILITÀ INTELLETTIVA - Coggle Diagram
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO - DISABILITÀ INTELLETTIVA
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
(ASD)
CENNI STORICI
1943 PRIMA DESCRIZIONE DI KANNER --> INQUADRAMENTO PATOLOGIA
1979 WING E GOULD INTRODUCONO CONCETTO DI SPETTRO
NUMEROSE RAPPRESENTAZIONI CLICNICHE E COMPORTAMENTALI ALL'INTERNO DI UN CONTINUUM AUTISTICO
LIVELLI DIVERSI DI GRAVITÀ
CLASSIFICAZIONE
DSM-IV-TR
DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO = DISTURBO AUTISTICO, DISTURBO PERVASIVO DELLO SVILUPPO NON ALTRIMENTI SPECIFICATO, SINDROME DI ASPERGER, SINDROME DI RETT E DISTURBO DISINTEGRATIVO DELLA FANCIULLEZZA
DSM-5
TUTTI I DISTURBI FANNO PARTE DEL DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO TRANNE LA SINDROME DI RETT
MAGGIORE ATTENZIONE AD ASPETTI CLINICI, CONSIDERA PIÙ FATTORI E INTRODUCE SPECIFICATORI
EVOLUZIONE MANUALE --> AUMENTO PROGRESSIVO DI CASI
CARATTERISTICHE
ALTERAZIONE DELLA RECIPROCITÀ SOCIALE, CAPACITÀ COMUNICATIVA E MODALITÀ RIPETITIVE E STEREOTIPATE DI COMPORTAMENTO
OSSERVABILE NELLA PRIMA INFANZIA
ISOLAMENTO
INDIFFERENZA AL CONTESTO RELAZIONALE
DIFFICOLTÀ A COMPRENDERE EMOZIONI E SENTIMENTI ALTRUI
ANOMALIE COMUNICAZIONE E INTERAZIONE
ATIPIE QUALITATIVE E QUANTITATIVE
COMPROMESSI LA RECIPROCITÀ SOCIALE ED EMOTIVA, COMUNICAZIONE NON VERBALE PER INTERAZIONE SOCIALE E INCAPACITÀ DI SVILUPPARE, MANTENERE E CAPIRE LE RELAZIONI CON GLI ALTRI
ALTERAZIONI LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE NON VERBALE
DIFFICOLTÀ AD INIZIARE O MANTENERE LA CONVERSAZIONE
TENDENZA ALLA RIPETITIVITÀ
INCAPACITÀ AD UTILIZZARE METAFORE O CONCETTI ASTRATTI
COMPRENDERNE IL SIGNIFICATO DI METAFORE O DOPPI SENSI
ATTIVITÀ STEREOTIPATE E COMPORTAMENTI RIPETITIVI
STEREOTIPIE MOTORIE, INTERESSI RISTRETTI, USO OGGETTI ANOMALO O POCO FUNZIONALE, RIGIDITÀ NELLE ABITUDINI DI VITA, COMPORTAMENTI AUTO-AGGRESSIVI
ALTRE CARATTERISTICHE
IPER O IPOREATTIVITÀ A STIMOLI SENSORIALI E DISTURBI DEL SONNO
IPOTESI PATOGENETICHE
TEORIA DELLA MENTE = NEI ASD INCAPACITÀ DI COMPRENDERE STATI MENTALI
FUNZIONI ESECUTIVE = NEI ASD RIDOTTA CAPACITÀ DI ORGANIZZARE INFO E PROGRAMMARE AZIONI
COERENZA CENTRALE = NEI ASD ECCESSIVA ATTENZIONE AI PARTICOLARI E INCAPACITÀ DI COGLIERE LE SITUAZIONI NEL LORO INSIEME
ANOMALIE CEREBRALI
RIDOTTA CONNETTIVITÀ FUNZIONALE CORTICALE TRA IL GIRO E IL SOLCO TEMPORALE SUPERIORE
DIMINUITE CONNESSIONI CON CORTECCIA PREFRONTALE VENTROMEDIALE
FATTORI GENETICI ED EPIGENETICI
FAMILIARITÀ ELEVATA
FRATELLI DI SOGGETTI CON ASD = ELEVATA % DISTURBI DEL LINGUAGGIO
GENITORI DI BAMBINI CON ASD = ANOMALIE PSICOLOGUCICHE E NEUROPSICOLOGICHE
IPOTESI E STUDI RECENTI
IPOTESI = ASD RISULTATO DI ALTERAZIONI IMMUNITARIE E METABOLICHE CHE DANNEGGIANO IL CERVELLO
ESPOSIZIONE MATERNA A SOSTANZE CHIMICHE = FATTORE DI RISCHIO ELEVATO
ASD CAUSATO DA
ATIPICA CONNETTIVITÀ NEURALE
ANOMALIE RIGUARDO VOLUME DI ALCUNE STRUTTURE CEREBRALI
COINVOLGIMENTO SISTEMI ORMONALI COME OSSITOCINA E VASOPRESSINA
CONDIZIONI MEDICHE ASSOCIATE
70% ANOMALIE MEDICHE E PSICHIATRICHE
MALATTIE METABOLICHE
MALATTIE INFETTIVE
SINDROMI GENETICHE
ALTRI PROBLEMI CLINICI
EPILESSIA (20-30%)
DISTURBI GASTROINTESTINALI (9-70%)
ASPETTI FAMILIARI
PASSATO = SI ATTRIBUIVA ALLA MADRE
ATTUALMENTE = DINAMICHE FAMILIARI INFLUENZATE DA PRESENZA DI UN BAMBINO CON ASD
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
ALLA BASE C'È LA VALUTAZIONE CLINICA
VALUTAZIONE AREA DELLO SVILUPPO SCOIALE, DELLE COMPETENZE COMUNICATIVE E LINGUAGGIO E INTERESSI RISTRETTI E COMPORTAMENTI RIPETITIVI
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
SINDROME DI ASPERGER
ASSENZA RITARDO COGNITIVO
SVILUPPO LINGUAGGIO ADEGUATO
LIMITATA DISPONIBILITÀ ALL'INTERAZIONE SOCIALE, SCARSA EMPATIA, ISOLAMENTO, RITMO CONVERSAZIONE NON RISPETTATO, COMPONENTI PRAGMATICHE ALTERATE CON PROSODIA E TONO MONOTONI
DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE PRAGMATICA
DIFFICOLTÀ NELL'USARE LINGUAGGIO PER SCOPI SOCIALI
NON IN GRADO DI SEGUIRE TURNI E REGOLE DELLA COMUNICAZIONE
NO COMPRENSIONE LINGUAGGIO NON LETTERALE
TERAPIA
SOLLECITARE INTERAZIONE SOCIALE, COMUNICAZIONE VERBALE E NON, TAPPE DI ACQUISIZIONE DELLO SVILUPPO
RIDURRE COMPONENTI RIPETITIVE E STEREOTIPATE
CONTRASTARE COMPORTAMENTI DISADATTIVI
SOSTENERE E AIUTARE LA FAMIGLIA NELL'IMPOSTARE PIANO TERAPEUTICO
INTERVENTO SU 3 LIVELLI
FARMACOLOGICA PER IPERATTIVITÀ, AUTOAGGRESSIVITÀ E CRISI D'ANSIA
EVOLUZIONE E PROGNOSI
10% = AUTONOMIA SOCIALE
50% = ASSENZA DI LINGUAGGIO
DISABILITÀ INTELLETTIVA
(DI)
CATEGORIA PSICOPATOLOGICA AD ESORDIO PRECOCE CONCOMITANTE CON ALTRI DISTURBI DI ORIGINE GENETICA, AMBIENTALE O DI EZIOLOGIA SCONOSCIUTA --> DISABILITÁ COGNITIVE E DEFIT NELLE AUTONOMIE
RITARDO MENTALE INDICA UNA CONDIZIONE CHE NEL TEMPO PUÒ ARRIVARE ALLA NORMALITÀ
CENNI STORICI
PRIME DESCRIZIONI RISALGONO ALL'ANTICO EGITTO
FINE 1700 = RITARDO MENTALE COME PROBLEMA DI INTERESSE MEDICO
METÀ 1800 SÈGUIN IDENTIFICA IL RM COME DEFICIT NELL'ACQUISIZIONE DEI PROCESSI EVOLUTIVI
NEGLI USA BAMBNI RICOVERATI IN ISTITUTI CON L'IDEA DI CURARLI
PRIMA METÀ 1900 = CONCETTO DI QUOZIENTE INTELLETTIVO
INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO
INTELLIGENZA
COMPONENTE COGNITIVA-ASTRATTA
COMPONENTE PRATICA
CLASSIFICAZIONE
DSM-IV E ICD-10
CRITERIO A = QI < 70
CRITERIO B = COMPROMISSIONE ABILITÀ ADATTIVE
CRITERIO C = DEFICIT COGNITIVO APPARE PRIMA DEI 18 ANNI
DSM-5
CRITERIO A = DEFICIT DELLE FUNZIONI INTELLETTIVE
CRITERIO B = DEFICIT DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO
CRITERIO C = INSORGENZA DEFICIT INTELLETTIVO E ADATTIVO PRIMA DI 18 ANNI
LIVELLI DI GRAVITÀ DEFINITI IN BASE AL GRADO DI COMPROMISSIONE DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO
LIVELLI
LIEVE = QI 50-69
MEDIO = QI 35-49
GRAVE = QI 25-40
PROFONDO = QI < 25
RITARDO MENTALE DI GRAVITÀ NON SPECIFICATA
EPIDEMIOLOGIA = 2-3% POPOLAZIONE MONDIALE (1,4 MASCHI : 1 FEMMINE)
SVILUPPO E PROGNOSI
ESORDIO IN INFANZIA E RIMANE STABILE FINO ALL'ETÀ ADULTA
VALORE QI MISURATO IN PRIMA INFANZIA NON È PREDITTORE DEL QI MISURATO ANNI DOPO
PIÙ È PRECOCE L'ETÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEL TEST MENO SIGNIFICATIVA È LA CORRELAIZONE CON VALUTAZIONI SUCCESIVE
EZIOLOGIA
1845 ESQUIROL LA RITENEVA LA CONSEGUENZA SULLO SVILUPPO DI DIVERSI PROCESSI PATOGENETICI
SINDROME DI DOWN, SINDROME DEL X FRAGILE, SINDROME FETOALCOLICA E 40% SCONOSCIUTA
MODELLO TWO-GROUP APPROACH
GRUPPO ORGANICO
GRUPPO AD EZIOLOGIA SCONOSCIUTA
FATTORI EZIOLOGICI
PRENATALI
PATOLOGIE GENETICHE
MALFORMAZIONI CONGENITE
ESPOSIZIONE A INFEZIONI MATERNE, TERATOGENESI, INSUFFICIENZA PLACENTARE
PERINATALI
INFEZIONI
PROBLEMI NEL PARTO
POSTNATALI
INFEZIONI
TOSSICITÀ
PROBLEMI PSICOSOCIALI
CARATTERISTICHE CLINICHE E LIVELLI DI GRAVITÀ
RM LIEVE
0-6 ANNI = RITARDO SENSOMOTORIO E DEL LINGUAGGIO LIEVI
6-18 ANNI = APPRENDIMENTO SCOLASTICO DISCRETO IM SCUOLA PRIMARIA, DIFFICOLTÀ APPRENDIMENTO CLASSI SECONDARIE ED AUTONOMIA SUFFICIENTE
ADULTO = ARRESTO ALLA FASE DI INTELLIGENZA OPERATORIA CONCRETA (9-11 ANNI), CAPACITÀ DI ADATTAMENTO SOCIALE E PROFESSIONALE DISCRETE, BISOGNO DI AIUTO IN SITUAZIONI DIFFICILI
RM MEDIO
0-6 ANNI = SVILUPPO MOTORIO SUFFICIENTE, LINGUAGGIO E FUNZIONI SIMBOLICHE POVERE
6-18 ANNI = ACQUISIZIONI SCOLASTICHE INIZIALI, PERSISTENZA IMMATURITÀ ESPRESSIVA E AUTONOMIA SUFFICIENTE
ADULTO = ARRESTO FASE OPERAZIONI CONCRETE SEMPLICI (7-9 ANNI), APPRENDIMENTO LAVORO ELEMENTARE, DISCRETA AUTONOMIA E NECESSITÀ DI AIUTO IN SITUAZIONI DIFFICILI
RM GRAVE
0-6 ANNI = SVILUPPO MOTORIO ELEMENTARE, LINGUAGGIO MOLTO RIDOTTO
6-18 ANNI = ACQUISIZIONE ABITUDINI ELEMENTATI SENZA APPRENDIMENTI SCOLASTICI, LIMITATA COMUNICAZIONE VERBALE, QUALCHE INTERESSE AFFETTIVO E RELAZIONALE
ADULTO = ARRESTO ALLA FASE DELL'INTELLIGENZA RAPPRESENTATIVA PRE-OPERATORIA (2-6 ANNI), AUTONOMIA PARZIALE E NECESSITÀ DI AMBIENTE PROTETTO
RM PROFONDO
0-6 ANNI = RITARDO MOTORIO GRAVE, NESSUNO SVILUPPO DELLE FUNZIONI SIMBOLICHE E NESSUNO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
6-18 ANNI = SVILUPPO SENSO MOTORIO LIMITATA, ASSENZA DEL LINGUAGGIO RELAZIONALE E NESSUNA AUTONOMIA
ADULTO = ARRESTO ALLA FASE DELL'INTELLIGENZA SENSOMOTORIA (0-2 ANNI) E NECESSITÀ DI ASSISTENZA E SORVEGLIANZA
FUNZIONAMENTO COGNITIVO DI TIPO BORDERLINE
QI TOTALE COMPRESO TRA 71 E 84
ASSENTE-LIEVE RITARDO ACQUISIZIONE TAPPE DI SVILUPPO
1° CICLO ELEMENTARE = RITARDO APPRENDIMENTO LETTO-SCRITTURA E CALCOLO
2° CICLO ELEMENTARE E SCUOLA MEDIA = DISTURBO DELL'APPRENDIMENTO, DIFFICOLTÀ INTEGRAZIONE LOGICO-LINGUISTICA, DIFFICOLTÀ COMPRENSIONE DEL TESTO E ORALE, DIFFICOLTÀ DI RISOLUZIONE DI PROBLEMI LOGICO-MATEMATICI
COMORBIDITÀ
EPILESSIA, PARALISI CEREBRALE, DISTURBI ANSIA, DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO E DISTURBO PERVASIVO DELLO SVILUPPO
RELAZIONE CON ASD
INTERVENTO
PAZIENTE, FAMIGLIA, AMICI E SCUOLA
TRATTAMENTO
PROGRAMMAZIONE INTERVENTI E APPROCCIO INTERDISCIPLINARE