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MALATTIE DELLA CORNEA - Coggle Diagram
MALATTIE DELLA CORNEA
TRAUMA
OSTETRICO
- Forcipe
- Rottura da compressione della Descement con edema cornale che si risolve in tempi brevi. Permane deformazione della cornea --> astigmatismo ed ambliopia.
ABRASIONI CORNEALI
- Perdita di sostanza che interessa l'epitelio e parte superficiale dello stroma per unghiate, foglio di carta, foglie, rami...
- Sintomi: dolore, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione, fotofobia e blefarospasmo.
- Trattamento: se limitate all'epitelio si riparano in poche ore, coadiuvando con lubrificanti e lacrime artificiali, se più profonde antibiotici e FANS (no corticosteroidi che sfavoriscono la riepitelizzazione)
FERITE CORNEALI
- Da punta o da taglio, parziale o a tutto spessore.
- Sintomi e segni: dolore e lacrimazione copiosa, se a tutto spessore abbassamento della camera anteriore con prolasso dell'iride.
LESIONI CHIMICHE
Trattamento: risciacquo con abbondante fisiologica, acqua distillata, zuccherata o anche solo acqua normale. Trattamento con lacrime artificiali, collirio con acetilcisteina ed inibitori delle collagenasi che sono responsabili della perforazione)
DA ALCALI (ammoniaca, idrossidi di sodio, calce viva...)
Ischemia, necrosi e distruzione della corna per autodigestione.
DA ACIDI
Degenerazione proteica che causano va a tappare i tessuti dell'occhio impedendo all'acido di andare a ledere in profondità.
USTIONI
Per eccessiva esposizione ai raggi solari, alle radiazioni UV, alle lampade abbronzanti --> cheratocongiuntivite attinica.
CORNEA
STRUTTURA
Tessuto pluristratificato (da esterno a interno):
- Epitelio: superficie liscia e regolare, permette corretta rifrazione raggi luminosi.
- Membrana di Bowman: stroma maturo, perenne.
- Stroma: cheratociti e lamelle collagene che si dispongono in fasci per permettere corretto passaggio dei raggi luminosi.
- Membrana di Descement
- Endotelio: monostrato di cellule in strutture esagonali, perenne ma cellule che lo compongono vanno in contro a morte frequentemente (alla nascita abbiamo densità cellulare molto maggiore di quella sufficiente per funzionamento della cornea, quindi anche se perdiamo continuamente cellule che non possono essere sostituite non è un problema). Funzione: impedire passaggio di acqua negli strati più interni della cornea (attirata da p oncotica delle proteine dello stroma, se entrasse distanze delle lamelle di collagene esagerata ed irregolare --> no corretto passaggio dei raggi luminosi).
CARATTERISITCHE
- Flessibile
- Anelastica
- Trasparente
- Resistente
- Sensibile
TRAPIANTO DI CORNEA
Quando la struttura è compromessa, soprattutto per:
- Degenerazione (cheratocono)
- Opacità (ferite, causticazioni...)
- Edema corneale
- Infezioni
A TUTTO SPESSORE
Con sega circolare ottengo disco della cornea danneggiata che sostituisco con disco delle stessi dimensioni ottenuto dalla cornea del donatore. Sutura centrale a tutto spessore con filo in nylon 10 zeri.
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POSSIBILI COMPLICANZE
- A 5 anni successo del 90% a meno che non ci siano altre condizioni (neovascolarizzazione profonda e superficiale con danno della superficie oculare molto esteso, epitelio dell'ospite molto danneggiato che non si riforma --> tessuto nuovo destinato ad opacizzare e/o perforarsi)
- Rigetto --> sintomi: fastidio ed alterazione della funzione visiva. Trattamento: colliri cortisonici con molecole potenti, raramente immunosoppressione sistemica o collirio con ciclosporine.
DEGENERAZIONI CORNEALI
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GERONTOXON
- Più di 80 aa
- Semilune o lesioni circolari biancastre nella cornea periferica dovuta a depositi lipidici nelle membrane di Bowman e di Descement.
- No significato patologico a meno che non si verifichi in soggetti < 40 aa (iperlipemia) o unilaterale (possibile malattia carotidea occlusiva)
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CHERATOCONO
COSA
Deformazione conica della cornea dovuta ad assottigliamento della porzione paracentrale con sua protrusione. Assottigliamento dovuto a degenerazione fibrillare e rottura della membrana di Bowman.
SEGNI
- Segno di Rizzuti: triangolo luminoso sull'iride quando si focalizza una luce sulla cornea.
- Anello di Kaiser-Flesischer per depositi ferrosi alla base del cono.
- Segno di Munson: deformazione della palpebra inferiore quando si porta lo sguardo verso il basso.
TERAPIA
Lenti a contatto rigide gaspermeabili per correggere difetto visivo e rallentare la deformazione.
INFEZIONI CORNEALI
CHERATITE ERPETICA DA HVZ1
- Congiuntivite, vescicole palpebrali e cheratite epiteliale puntata. Prima causa di ulcera corneale con caratteristico aspetto ad alberello (ulcera dendritica, alla lampada a fessura aspetto caratteristico a rametto con gemme dove gemme = vescicole sulle terminazioni nervose centrali). Ulcera in genere regredisce nel giro di alcuni giorni, può allargarsi ed assumere forma a carta geografica in caso di uso di colliri con cortisonici.
- Sintomi: paucisintomatica, in genere sensazione costante di corpo estraneo, ipoestesia perchè virus neurotropo.
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CHERATITI BATTERICHE
- Agenti eziologici principali: S. Aureus, Pseudomonas, H. Influenzae, M. Catharralis --> invadono la cornea in presenza di condizioni predisponenti come traumi, uso di lenti a contatto, iposecrezioni lacrimali...
- Agenti eziologici meno frequenti: neisserie, difterite e listerie possono invadere la corne aanche attraverso ep integro.
I sintomi comprendono dolore, secrezione, lacrimazione, fotofobia, abbassamento del visus, arrossamento. All'EO:
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- edema corneale e ulcera corneale biancastra (il difetto epiteliale è colorabile con fluoresceina) che può evolvere ad ascesso
- pieghe della m. di Descemet ed essudazione in camera anteriore
- la perforazione è possibile ma non frequente, a questa segue una diffusione dell'infezione, con endoftalmite
- complicanza più frequente è la comparsa di opacità corneali in sede di guarigione, dette nubecole.
Tp: l’occhio non deve mai essere bendato per non provocare ipossia corneale; può essere utile l'ospedalizzazione se
l'infiltrato e l'ulcere risultano di grandi dimensioni. Antibiotici a largo spettro inizialmente, specifici post-ABG. In caso di
perforazione e endoftalmite si tratta l'infiammazione con cicloplegici e FANS localmente e per via sistemica.