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GEOGRAFIE DI GENERE - Coggle Diagram

- - - - La sessualità per Foucault è un dispositivo politico definito come rapporto tra potere e discorso sul sesso (discorso fa sembrare naturali alcuni aspetti della realtà e altri no). Quando la sessualità viene spazializzata funziona da regolatore sociale, una delle forme più efficaci di biopolitica. C'è il diritto di certi corpi e di alcune pratiche corporali di essere presenti in certi spazi, ma non in altri. Lo spazio quindi riflette e riproduce le distinzioni tra norma e deviazione; l'idea che lo spazio pubblico sia privo di connotazioni sessuali si deve al fatto che la norma di comportamento eterosessuale è stata naturalizzata tanto da un processo e discorso politico e culturale tanto da passare inosservata, scontata, ovvia. (Sono scontate, ovvie e passano inosservate le manifestazioni di eterosessualità negli spazi pubblici) Lo spazio vuole presentarsi come naturalmente spazio eterosessuale, che è lo spazio originale, reale, non artificiale, non prodotto, che le prospettive queer intendono ribaltare. Le prospettive queer mettono in discussione il binarismo di genere e l'eterosessualità normativa.
        
        questo accade anche attraverso la regolazione, la spazializzazione e la segregazione ai margini della città della prostituzione, l'"altro anomalo" che contribuisce a definire sia, in ottica di geografia morale, cosa in uno spazio è socialmente accettabile, sia il comportamento rispettabile e ordinato che dalla pratica della prostituzione è minacciato.