Poco tempo dopo, tra luglio e agosto dello stesso anno, scoppiò una violenta rivolta nelle campagne. I contadini, appoggiati dall'Assemblea Costituente, volevano l’abolizione di tutti i privilegi feudali, l’eliminazione di servitù personali, delle corvèe e dei tributi: per ottenerlo, saccheggiarono e incendiarono i castelli dei loro signori.