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LA SOCIETA' DI MASSA E L'IMPERIALISMO - Coggle Diagram
LA SOCIETA' DI MASSA E L'IMPERIALISMO
le caratteristiche della società di massa:
l'istruzione non era più un bene "elitario"
MA una
massa alfabetizzata e istruita
rappresentava una minaccia per le classi privilegiate, perché assumeva
consapevolezza della propria condizione e criticità di approccio al mondo
la MANIPOLAZIONE DELLE MASSE era meno facile
infatti in tutti i regimi totalitaristici si ricorse alla manipolazione dell'istruzione per diffondere e affermare l'ideologia di pensiero
partiti politici di massa e nascono i sindacati
organizzazioni politiche che si sviluppano, quando si assiste al fenomeno dell'estensione del diritto di voto, come forma di partecipazione popolare all'organizzazione politica dello stato.
MASS MEDIA
rendono la "
comunicazione di massa
" grazie alle novità tecnologiche (come ila stampa e i quotidiani) che determinano
una maggiore diffusione dell'informazione e un allargamento dell'opinione pubblica
il NUOVO CONTESTO CULTURALE è segnato dalle filosofie di Bergson, di Nietzsche e di Freud
concezione del tempo:
Bergson scardina la concezione lineare del tempo e afferma la concezione del "tempo come durata" (dove non sono distinguibili passato, presente, futuro), e lo distingue dal tempo spazializzato della scienza
Nietzsche propone la "teoria dell'eterno ritorno dell'uguale" e una visione ciclica del mondo
Nietzsche propone un modello di umanità (l'oltreuomo) capace di andare oltre un vecchio modo di pensare e di fondare nuovi valori
Freud fonda la psicanalisi; rivela l'irrazionalità dell'io e la personalità come difficile equilibro tra pulsioni inconsce e irrazionali e norme sociali
la CRISI DI FINE SECOLO (di fine '800)
I PRIMI ANNI DEL '900
il Novecento inizia all'insegna del progresso scientifico e tecnologico e dell'ottimismo, ma rimane una questione sociale/operaia di rilevanza
le masse rivendicano maggiori diritti e partecipazione alla vita politica: rivendicazione del DIRITTTO DI VOTO E del SUFFRAGIO UNIVERSALE
NAZIONALISMO
i movimenti nazionalistici, che si sviluppano nei primi anni del '900, sono il frutto di tensioni internazionali e rappresentano un modo di impostare i rapporti tra le nazioni in senso conflittuale ed emogenico
valori:
l'amore per la propria nazione, considerata superiore alle altre
la convinzione che la guida del paese dovesse essere affidata a "uomini forti"
la forza militare
antisocialismo e antidemocrazia
i movimenti nazionalistici sono contro la massificazione della società
è la base ideologica e la chiave di comprensione dei totalitarismi
NAZIONALISMO ITALIANO:
esponenti:
Papini, Corradini, Federzoni
valori:
disprezzo per la democrazia e le masse proletarie
condanna del suffragio universale
avversione per ogni conquista sociale
recupero di una forte identità nazionale
politica estera aggressiva esaltazione della forza e del coraggio estremo
definito un "misto di autoritarismo, imperialismo e irredentismo austriaco"
LA BELLE EPOQUE:
epoca caratterizzata da profonde contraddizioni
lo sviluppo industriale aveva determinato luci e ombre: progresso, ma anche violenti squilibri sociali tra borghesi e operai