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RUSSELL, GRICE, KRIPKE, Wittgensteina: TEORIA DELL'USO., catena…
RUSSELL
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parafrasare enunciati contenenti "il", che sostiene abbrevi una costruzione più complessa che comporta quelli che vengono chiamati quantificatori: l'autore di Weawerley era scozzese, almeno una persona è autore di Waverley, chiunque sia autore di Waverley è scozzese->ognuno vero x iniziale.
4 puzzle elaborati da Frege precedentemente sui termini singolari:
problema del riferimento apparente ai non esistenti
il problema degli esistenziali negativi
il puzzle di Frege sull'identità
il problema della sostitutività
- Miliano:nulla dal punto di vista semantico che implica essere designatore rigido.
- nomi propri: sorta di descrizioni definite.
- secondo teoria del nome, indipendente da quella delle descrizioni: nomi propri non realmente nomi, ma equivalenti alle descrizioni definite. Obiezioni:
GRICE
IDEA DI BASE: enunciati sono tipi di segni e suoni che persone produco per scopi, solitamente quello della comunicazione.
Preso fatti come base della Teoria del significato. Sua costruzione del significato di un enunciato presenta 4 ostacoli:
- Distingue proferimenti strutturati, che ha parti dotate di senso, da quelli non e che è espressione singola o gesto verbale.
SPIEGAZIONE 'UN ENUNCIATO IN TERMINI PSICOLOGICI:
1° stato->si tenta di ridurre il significato del parlante
2° stato->tentativo di ridurre significato del parlante a un complesso di stati psicologici.
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KRIPKE
proferimento di un nome: anello più vicino alla catena storico causale, stabilita in virtù della mia appartenenza a una comunità linguistica che ha passato il nome da persona a persona.
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con Putnam: estensione della teoria a termini di genere naturale, sono rigidi perchè ciascuno fa riferimento allo stesso genere naturale.
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catena storico-causale
nome a più di una persona: ambiguo, che permette di disambiguare il nome in una particolare occasione.
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obiezioni:
1: avviene il riferimento ai non esistenti.
2: Evans fa notare come i nomi possano cambiare riferimento accidentalmente e che la teoria non ne tenga conto.
3: possiamo identificare erroneamente oggetto in una cerimonia di battesimo.
4: persojenpossono essere in errore circa le proprie convinzioni sul referente.
FREGE
4 puzzle, in seguito a cui vengono applicati ai nomi propri.
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Sellars: entità di linguaggio e di regole di uscita del linguaggio che governano quello prodotto dalle inferenze.
obiezione:
1: ruolo delle espressioni non è esaurito dal ruolo delle espressioni di gioco linguistico.
2: problema dai nomi propri per teorico dell'uso.
3: nostra capacità di comprensione su enunciati lunghi o nuovi non essere prodotto del fatto che conosciamo delle convenzioni riguardanti quei proderimenti.
4: si potrebbe conoscere uso di un espressione ed utilizzarla anche senza comprenderla davvero.
5: attività sociali che non sono rette da regole e non comportano in modo rilevante tipo di significato delle espressioni linguistiche.